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«Faccio questa considerazione relativamente alla prima poesia da me pubblicata in (parziale) dialetto pesarese, ma essa vale anche per le altre. Sono contento che queste semplici poesie abbiano avuto un numero di lettori superiore a quello che immaginavo (il mio intento era essenzialmente quello di rendere omaggio a mia nonna, ricordando alcune sue frasi particolari) . Vuol dire che c'è ancora chi è interessato alle parlate italiche ormai in via di estinzione. Il dialetto pesarese si caratterizza per la sua essenzialità ed efficacia (le parole sono in generale alquanto più contratte delle equivalenti italiane ed anche di quelle di altri dialetti neolatini della penisola) . Il dialetto pesarese è uno degli esempi più meridionali delle parlate galloromanze d' Italia, che si caratterizzano soprattutto per alcuni tratti fonetici, come la preferenza data alla vocale "e" rispetto alla "a" (basta osservare, a tal proposito, il titolo di questa poesia) . Che io sappia, il poeta in dialetto pesarese più conosciuto è stato "Pasqualòn" (Odoardo Giansanti, 1852- 1932), un uomo cieco che viveva ai margini della società e che trovava un modesto sostentamento solo attraverso le letture pubbliche (per le strade) della sua opera. Ringrazio fin d'ora i lettori che vorranno dedicare un po' d'attenzione a queste mie semplici considerazioni.» |
Inserita il 14/04/2012 |
"En s’trova mèi pèc
sa tutt quél ch’c’è da fè,
tutt i piatt da lavè,
ch’et pièc o ch’en te pièc".
Ed invece la pace l’ha trovata:
la tomba non è male disegnata,
da fiori finti sempre è adornata,
ed il suo nome è lì sulla facciata.
(La s’trova, la s’trova la pèc,
la pèc ch’l’an pièc.) |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«In ricordo della mia nonna pesarese (Doria Ronconi, 1893- 1973)
Traduzione in italiano dei versi in dialetto pesarese: Non si trova mai pace con tutto quello che c’è da fare, tutti i piatti da lavare, ti piaccia o non ti piaccia... Si trova, si trova la pace, la pace che non piace.» |
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