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Responsabilità sociale
Considerazione dell'autore
«Solo la pace nel cuore Può produrre la pace Nel mondo Oggi 25 aprile Festa della Liberazione Dopo il ventennio della Dittatura fascista ancora oggi davanti agli occhi sangue innocente di guerre senza senso Mettete dei fiori nei vostri cannoni era scritto in un cartello sulla schiena di ragazzi che senza conoscersi, di città diverse, socialmente differenti in giro per le strade della loro città cantavano la loro proposta.»
Inserita il 25/04/2009
P a c e
Sociale
La speranza si perde
Ricordi dolorosi
Tra una bomba e
L'altra
Un mondo colmo
Di odio
Bambini
Correte correte
Mettetevi al riparo
Sfuggite alla
Crudeltà.
Pochi sorrisi
Pochi giochi
Paura nei loro
Occhi smarriti
Si alzano nel vento
Parole orribili
Macchiate di sangue
innocenti
Labbra serrate che
Vorrebbero
pronunciare
Una sola parola
P A C E
Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
«E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
(Salvatore Quasimodo)»
Commenti di altri autori:
«Quando non non c'è la pace è difficile vivere la semplice vita di tutti i giorni per adulti e bambini. Sentimenti e desideri assumono altre sembianze e diventano solo un cercare di sopravvivere cosa che non sempre e non a tutti è possibile. Grande amarezza in questi versi che scandagliano un problema spaventoso di cui non si siesce neppure ad intravedere un minimo accenno di soluzione.»
«Ovunque ci giriamo, attorno a noi è tutto un susseguirsi di parole che sembrano poter lenire le ferite che il mondo vive e che invece "rendiamoci conto"sono solo illusioni. E' difficile oggi, vedere un futuro colmo di Pace. Molto molto sentita.»
«"...senti le campane, che meraviglioso suon di Pace" vorremmo un giorno udirlo! o quantomeno vorremmo che fossero i nostri figli con tutti gli altri bambini del mondo a sentirlo... suonino le campane su questo mondo pieno ancora di brutture, su questo mondo infame! Molto, molto sentita e condivisa.»
«Dolci parole a ricordare quest'oggi... anche se immaginar un mondo senza guerre rimarrà sempre un'utopia ricordare che esiste questa piccola grande parola... serve!»
«L'orrore delle guerre è sempre vivo nella mente dei sani... la pace unico mezzo a fermare gli eccidi di ogni causa... Un agiusta e bella poesia in questa data!»
«La guerra è giocata da un numero sparuto di belve umane assetate di potere e sangue, capaci di asservire alla loro volontà interi popoli con ingannevoli pretesti sulla necessità di difendere la patria o di conquistare nuovi confini. Ogni volta che viene dichiarata una guerra bisognerebbe avere il coraggio della disobbedienza civile.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.