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Responsabilità sociale
Non dimenticheremo
Sociale
Suona, suona il tuo pianoforte,
musicista, non fermarti mai,
la tua gente non deve ricordare
alzatevi tutti, danzate
Versate del nulla nei
calici colmi di lacrime
saziatevi con la forza dei ricordi
Non smettere pianista
suona, suona veloce
alza le note
che non si abbia a sentire
il fragore delle pallottole
perforare i costati di chi,
la sola colpa è essere ebreo
Le tue note arrivano al cielo
suona pianista, tra le macerie
di Varsavia, non fermarti mai
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Vedendo il film il "Pianista" sono nati questi versi...»
Commenti di altri autori:
«Suona pianista di Varsavia non fermarti. Suona affinché la tua musica copra il rumore delle pallottole che uccidono i tuoi fratelli colpevoli solo di essere ebrei. Continua a suonare non dimenticheremo. Molto intensa ed apprezzata. Stupenda.»
«Come si può dimenticare tanto orrore... impensabile...
ma le persone spesso tendono a negare simili eventi storici anche davanti all'evidenza ... come è successo ultimamente da parte di "eccellenti eminenze "...
beh ma io queste nn le chiamerei neppure persone...
«Versi in cui si percepisce tutto il dolore che il ricordo di quella immane tragedia porta con se. Come dimenticare? Nulla può far dimenticare gli orrori perpetrati, le note come un sudario ... Stupenda»
«Non dimenticheremo, non potremmo mai dimenticare quei volti che milioni di documentari ci hanno mostrato, quelle montagne umane create dal disprezzo di altri uomini, quei bimbi la cui espressione era una sola domanda: "perché?" Bellissima, intensa, profonda, vi si legge il tuo dolore tra le note del pianista»
«il triste suono del crepitio delle pallottole... il sinistro fischio alle orecchie ed il tonfo sordo d'esse che solcano la pelle affondando nella carne... solo il suono del pianoforte in contrapposizione e quelle malinconiche note a volte stridule a coprire i ricordi a coprire singhiozzi... urla e lamenti... ma tutto é scritto! ...nel libro della memoria... stupenda!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.