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«Grazie a tutti. Per Pasquino: er fatto è ch'er popolo nunn'era a pregà perché nun je restava antro, anzi, pregava e puro sinceramente pe' scelta (era più povero ma più contento) . Oggi è 'n po' più difficile che succeda.» |
Inserita il 11/12/2008 |
Pur'io si m'aricordo mo ve dico
de quanno chierichetto la matina
servivo Messa ar parroco D'Errico
durante la novena matutina.
A le cinque sonava la campana
la prima vorta, e nonno me svejiava.
Carzoni corti, giubbetto de lana
e scarpe d'a Pirelli. Io m'inzognava
d'avècce armeno 'n tappo purchessìa
e scarpe co la sola: " Avemmaria"
pregavo, " vorebbe ave' a Natale
'n ber majione ". E doppo stavo male
pe li geloni ai piedi e er raffreddore.
In chiesa poi cessava ogni dolore
e m'incantavo a sènte quel'ardore
ch'er parroco metteva predicanno
quanno diceva che l'Immacolata
era la mamma del tereno affanno
che nove mesi doppo "Addolorata"
pe corpa nostra sarebb' addiventata.
E mentre don D'Errico predicava,
Pisciacquasanta, moje der marchese,
co la vicina sua se confidava
parrannole co' tono assai cortese:
" Còrpa? E che còrpa cciò Madonna Santa?
Er parroco se sbajia certamente!
Prego e de carità ne faccio tanta,
che còrpe nun ce n'ho sicuramente!".
Mi nonno l'ha sentita e a casa, doppo,
parlanno co' mi nonna ha confermato:
Pisciacquasanta, poracrista, è troppo
scema, troppo cretina per avè peccato! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Tappo = cappotto
Scarpe d'a Pirelli: scarpe risuolate con pezzi di gomma ritagliati da vecchi copertoni.
Pisciacquasanta = bigotta
Tutti i nomi e i soprannomi contenuti nel testo sono di pura fantasia» |
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