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Giorno di neve, bianca, come l'anima di un fanciullo,
essenza di vita, come l'acqua, trasparente di un ruscello,
sospiro silenzioso, come un lungo ondeggiante pensiero,
ricordi che affiorano alla mente, come tortuoso sentiero,
come un aquilone che, vola e viaggia nel tempo lontano,
passato inerme che, riesco quasi a toccare con mano.
Ricordi, ricordi senza un futuro, certo come il passato,
non c'è più niente di pulito, neanche nell'essere amato.
Il falso e l'odio regnano sovrani in questo vile mondo,
hanno escluso l'amore, stanno ora toccando il fondo.
Rovina e distruzione, senza senso, senza più rimpianto,
aver nel cuore l'odio, oggi, è solo una follia, un vanto.
Neve bianca e pura, anche te ora mai hanno sporcato,
nell'ipocrisia e senza alcun ritegno, ti hanno pur lavato,
tu che pensieri d'amore, suscitavi nel cadere così soave,
ora ondeggi tra onde tempestose, come una fragile nave.
Mi domando se qualche cosa in futuro forse cambierà,
infondo ne sono certo, c'è ancora una piccola possibilità. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Solito argomento... si stava meglio quando si stava peggio.
Queste rime sono state scritte ne 1979, le cose vanno sempre peggio.» |
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