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La vita si divide in cinque fasi,
ognuna delle quali è un’esperienza
diversa dalle altre e la si ottiene
soltanto attraversando l’esistenza.
La prima fase: è zero- venti anni,
che sono quelli dell’età più bella,
in cui si scopre il mondo dell’amore
che fa soffrire e ... il cuore si ribella!
Però si vive senza alcun problema,
con alle spalle una famiglia onesta
che ci sostiene in ogni situazione
e che ci rende libera la testa.
Nella seconda fase, quella dura,
che va di venti sino ai quarant’anni,
c’è tutto un cambiamento naturale
con i doveri, i rischi e tanti affanni!
Si prova quella certa agitazione
dovuta ad un livello del sociale
che impone delle regole precise
per aspirare a un ruolo principale.
C’è poi la terza fase, più tranquilla,
dai quaranta ai sessanta e si è maturi,
ormai con l’esperienza già acquisita
si fanno dei progetti duraturi
che mirano alla casa, alla famiglia,
ai figli, ad un futuro più sereno,
il tutto in uno svolgersi di azioni
che rendono il legame a tempo pieno!
La quarta: dai sessanta agli ottant’anni,
è quella fase detta di ‘passaggio’,
ovvero s’è acquisito col lavoro
un certo appagamento, col vantaggio
di scivolare verso la pensione,
perché si è lavorato tanti anni,
ed è la fase in cui si è già nonni
e, a volte, si combatte coi malanni.
Dagli ottant’anni in su, si guarda il cielo,
s’invoca la Divina Provvidenza,
alfine di concederci la grazia
di prolungarci a lungo l’esistenza!
Ci son molti che arrivano a cent’anni
col fisico che accusa impedimenti
ed ogni volta ai loro compleanni
c’è un numero infinito di parenti!
E, poi, speriamo ... in una fase “alterna”,
che ci assecondi ... ad una vita eterna! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«La vita umana si è allungata di molto, ora i centenari non sono più una chimera ma superano le centinaia di persone solo il Italia, pertanto ben venga questo traguardo. La vita in generale riguarda trentamila giorni, ovvero intorno ai novant’anni, poi quel che viene è sempre bene accetto, ma l’esistenza lo sappiamo bene è condizionata, nessuno vive dei secoli, ho diviso la poesia in cinque settori nei quali quasi tutti arriviamo seppure in condizioni di estrema difficoltà, ma la vita è questa e bisogna accettarne anche i relativi disagi.» |
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