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«Da ragazzo mi divertivo, sfogliando con piacere e interesse il mio amato atlante geografico, a dare una forma (geometrica, o di qualche oggetto) alle città, alle regioni e alle nazioni. Ecco che, sotto i miei occhi, la Sicilia si trasformava in un triangolo e la Francia in un esagono, Parigi in un cerchio, Venezia in una sirena, Genova e Napoli diventavano dei cappelli (a larghe tese quello genovese, più a cupola quello napoletano), e la Sardegna e molti Stati degli U . S . A . dei rettangoli... Ma alla Campania come un orecchio non avevo mai pensato; mi è successo soltanto poco prima di ideare questo sonetto, scrivendo il quale poi mi sono accorto che il mio lavoro poteva diventare un po’ più di un gioco: partendo dalla forma dell’orecchio ho ricavato una poesia di carattere sociale, evidenziando la presenza di spirito dei Campani ("Accà nisciuno è fesso! ", si dice - certamente esagerando! - a Napoli), ma anche il loro timore di esporsi, il loro pensare alla propria tranquillità e al proprio tornaconto prima di accettare qualche cambiamento potenzialmente foriero di eventuali danni (ma forse questo vale per tutti i popoli della terra...)» |
Inserita il 15/06/2019 |
La Campania ha la forma di un orecchio,
e sa bene ascoltare ciò che altrove
dice codesto mondo; come specchio
ne riflette tendenze, che rimuove,
perché un po’ tutto, nel suo mondo vecchio,
a essa si piega: anche le idee nuove
sono spesso inglobate, e pur parecchio,
in tradizione che ben poco smuove.
Ogni tanto, però, qualche abitante
della regione, lungo la sua storia,
l’orecchio drizza in modo stimolante,
dandole vanto, dando ad essa gloria
per secoli a venire, nonostante
di tanti finti sordi vanagloria. |
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«Si dice che l’Italia è uno stivale e che la Sicilia ha la forma di un triangolo, ma non so quanti abbiano notato che la Campania ha quasi quella di un orecchio. Ed i Campani ci sentono molto bene, anche se spesso fanno finta di non sentire... Ho voluto omaggiare, nelle terzine di questo sonetto, le grandi personalità campane che non hanno mai fatto orecchi da mercante; ne cito solo tre (quasi a caso): Lucrezio Caro (forse di Pompei), Giordano Bruno (di Nola) e Raffaele Viviani (di Castellammare di Stabia) .» |
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Bellissima, sempre originale (Paola Riccio)
Bellissima, sempre originale (Paola Riccio)
particolare ...ma bella,,,,,, (vinfra47)
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