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Quando che scenno giù a Santa Lucia
sarà fatale,...me se ‘llarga er core
sarà che tocco ‘n ramo, sfioro ‘n fiore,
sarà che so’ stregato da la via.
Guardo la “Scala der Diavolo” da sotto
e penso a quanno che da ragazzini
ce scennevamo ‘n silenzio, chini, chini
trattenendo er fiato dentro ar petto.
Guardo le canne e l’orti su le ripe
che ‘na volta curavano li vecchi
belli, puliti, ordinati, specchi,
gonfi de zucche, pomodori e rape.
Ripenso a Giulio Bonimelli
che la sera sopra lo somaro
co’ li bigonzi zeppi come ‘n coro
saliva e, su la strada, li munelli.
Ripenso a Luigi Piersanti
che l’orto ce ‘lleva un po’ più basso:
cantava Giggi, c’eva er core rosso,
sputava sangue e componeva canti.
Guardo le rovine de la Cchiesa
la pena che me fanno i pochi resti,
consunti, rattristati, mesti, mesti,
e la Santa spersa e senza casa.
Omini e donne co’ li loro affanni
se so’ ‘n ginocchiati a quell’altare
mattino e sera, tutti pe’ pregare
Santa Lucia pe’ mille e mille anni.
Guardo Monte Jemmere, sur colle
Le Castagneta, Le Fughe, I Cappuccini
e sento mille spiriti vicini
che me sorridono da dietro le spalle.
(traduzione)
Quando che scendo giù a Santa Lucia
sarà fatale,...mi si allarga il cuore
sarà che tocco un ramo, sfioro un fiore,
sarà che mi strega un po’ la via.
Guardo la “Scala del Diavolo” da sotto
e penso a quando che da ragazzini
ci scendevamo in silenzio, chini, chini
trattenendo il fiato dentro al petto.
Guardo le canne e gli orti sulle rupi
che una volta curavano gli anziani
belli, puliti, ordinati, sani,
gonfi di zucche, pomodori e rape.
Ripenso a Giulio Bonimelli
che la sera sopra al suo somaro
con le bigonce zeppe come un coro
saliva e, sulla via tanti monelli.
Ripenso a Luigi Piersanti
che l’orto l’aveva un po’ più in basso:
cantava Giggi, aveva il cuore rosso,
sputava sangue e componeva canti.
Guardo le rovine della Chiesa
la pena che mi fanno i pochi resti,
consunti, rattristati, mesti, mesti,
e la Santa persa e senza casa.
Uomini e donne con i loro affanni
si sono inginocchiati a quell’altare
mattino e sera, tutti per pregare
Santa Lucia per mille e mille anni.
Guardo Monte Jemmere, sul colle
Le Castagneta, Le Fughe, I Cappuccini
e sento mille spiriti vicini
che mi sorridono da dietro le spalle. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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