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Ecco il barroccio della processione:
gli stuoli, gli inni, le campane in festa;
gli ordini, i chiostri, l'interior tempesta-
-di gaudio, di una fede oltre ragione;
le odi, le trombe dell'onor, ciò pone
ogni poeta in quel laudar che resta;
madonna l'umiltà have il manto in testa,
nelle manier sacrali, le più buone.
Di spicco fu... la cavalleria sveva,
d'ottone le armatur, bianchi i destrieri,
Corrado avea regia corona in capo;
benignità per bear dal Sir volgeva,
ella, silente al Reame dal Re, ieri,
ecco, ci appaian Guido, Duccio, Lapo...
...santi, angeli, poeti, bardi, alfieri... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Bovi al barroccio con su il santo, la processione. Borgo Ognissanti in festa; mani giunte, nuvolette sotto ai piedi, aureole, angeli in tonache candide, cavalleria sveva nobilissima. Ci appariva presenziassero, viventi, la Cantiche ultime del Paradiso.» |
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