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Chi sei Dio? E ío chi sono? Come dàr
colori all'incolmàbile Mistero
che sta oltre ogni colore
e definizïòne?
Come chiamarlo, e chiamare anche me?
Come prendermi cura di un naufragio
in època irrequieta?...
Però qualcuno un giorno mi accoglieva,
mi regalò una culla, e lì iniziò
il Sogno della Vita. E lì sognai.
Quando mio padre e mia madre non c'èrano,
eri Tu, Dio, a dondolare la culla?
Eri Tu il vento dove spiccài il volo
dei primi passi?
Eri Tu quel destino che mi avvinse
ai primi amici, ai giochi, ai primi amori?
Sei Tu la mia giovinezza ridente?...
Vorrei che Tu mi rispondessi. Come?...
Ammira l'occhio della Provvidenza
nei più gementi ócchi dei tuoi mìseri
fratelli, sguardi che fùggono guerre,
verso i lontani lidi dell'Amore.
Che cosa mai dovrò fare? Accòglili
nùtrili, cùllali... per sempre, da ora!...
Ammira il cuore di chi muto chiede
ai cuori una carezza, un po' di affetto!
Non vedi nelle làcrime di un bimbo
orfanello e pròfugo,
che vuole suggere il latte di un tuo
sorriso, un'eco dell'indecifràbile
Infinito di Dio?
Va'! Con l'ìndice asciùgagli quel pianto,
sollèticagli il cuore e fallo rìdere.
Sei impacciato?... Non importa, se ride.
Ama! Impara ad amare,
a scrìvere, a gridare i dolci nomi
dei tuoi fratelli sulle eterne vette
delle montagne, nell'eco chiassosa
delle bufere!
Fa' Dio che io sia tua brezza,
brezza che ride contro ogni corrente,
quel po' di sole in mezzo alla tempesta
il silenzio di un bacio mentre grida
insano tuono!
E se sento ululare un lupo oscuro,
se famèlico mi viene qui incontro,
protèggimi Signore!
Se ascolto lieto la sua voce infame,
se allora bevo il suo inganno, il suo male,
se sono addormentato nel peccato,
perdònami Signore!
Abbi pietà di me!
Perché quando venisti a prènder cura
di noi, ínsanguinàto per Amore
sopra una croce,
hai destinato tutti noi a salvarci.
E dove non arrìvan le nostre Òpere,
fa' che sia annunciatrice di Salvezza
la nostra Fede.
(Perché ci vuole Fede quando credo,
Fede quando ti ignoro,
Fede quando ti dùbito.
Ma anche quando soltanto penso a un mondo
migliore, anche per un àttimo,
so che Tu esisti).
Vorrei ábbandonàrmi ciecamente
soltanto a Te! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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