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Quel profumo del pane
ch’era appena sfornato
stuzzicava la voglia
di mangiarlo sul posto ...
Quel campetto di sassi
ch’era a fianco alla scuola
incitava i ragazzi
a giocare a pallone ...
Quella macchina bianca
acquistata da poco
è rimasta schiacciata
dalle pietre cadute ...
Quella verde panchina
appoggiata a una casa
ospitava un vecchietto
per poter riposare ...
La chiesetta di pietre
del vicino ospedale
permetteva alle donne
d’ascoltare la messa ...
Il baretto centrale
situato in piazza
era il solo ritrovo
per giocare a biliardo ...
Quell’edicola in ferro,
proprio incontro al Comune,
era l’unico punto
per comprare il giornale ...
Quel negozio nascosto
dove c’era un anziano
che aggiustava le scarpe
di ragazzi ed adulti ...
...... ... ... ... ... ... ...
Tutto questo purtroppo,
un mattino d’ottobre,
per un sisma violento
è sparito nel nulla.
Il negozio del pane,
il campetto di sassi,
quella macchina bianca,
la panchina del vecchio,
la chiesetta di pietre,
il baretto centrale,
con l’edicola in ferro
e il negozio nascosto
sono stati sepolti
da macerie infinite,
per un sisma crudele
c’ha sconvolto il paese!
Una grande sciagura!
Quel minuto d’inferno
ha distrutto ogni cosa
col dolore nel cuore.
Ci son tanti ricordi
sotto quelle macerie,
episodi di vita
calpestati dal sisma.
Amicizie sincere
coltivate nel tempo,
sono andate disperse
in quel truce disastro.
Le famiglie che prima
si riunivan felici,
ora stanno in alberghi,
ma divise e lontane!
...Un boato tremendo!
Un mattino di ottobre
...è bastato un minuto
per distruggere tutto!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«La terra ha tremato nuovamente lasciando una visione di distruzione totale. Un panorama spaventoso si è presentato agli occhi dei soccorritori, case distrutte, ponti crollati, chiese diroccate, il tutto in un clima di assoluta catastrofe. E' il terzo terremoto dal 24 agosto, sono seguiti quello del 26 ottobre ed ora questo del 30 ottobre di intensità 6. 5 che ha fatto tremare la terra in tutto il centro Italia, una vera calamità nazionale, ora non resta che rimboccarci le maniche e ricostruire quelle bellissime zone montagnose dove tutto si svolgeva in un oasi paradisiaca.» |
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