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«Questo sonetto si ispira ad un proverbio locale che dice: "Fatti nòmana e vinni acitu"(fatti la nomea e vendi aceto). Considerando i tempi che corrono, possiamo dire che questo detto è ancora valido, dato che si verificano casi in cui un truffatore si avvale della sua nomea per poter imbrogliare la gente che inconsapevolmente si fida di lui. La sirma finale è la conferma di quanto detto nella fronte del sonetto e cioè: un vinaio di una certa fama può permettersi di vendere aceto al posto del vino, in quanto nessuno sospetta di lui.» |
Inserita il 27/07/2017 |
A vvoti quantu pari no' èti veru,
in quantu si pó avì' 'na fricatura,
comu pi ddiri, a poshta ti lu mieru
ni ponnu 'nfinucchià' cu 'na mishtura.
Surtantu 'nu crishtianu ca è sinceru
pó dimushtrà' ca teni tanta cura,
cá faci 'nu favori tuttu 'nteru
usannu sempri totta la primura.
La nòmana s'la faci ci èti fiaccu,
cá si cumporta sempri comu voli
e metti tutti l'atri 'nta lu saccu.
Mai nienti faci quannu shta lu soli,
ma sulu quann'è scuru dà 'nu paccu
cu lli cravuni e senza li brascioli.
No' sservunu li scoli.
Ci quarchitunu 'ncora no' è capitu,
la nòmana hav'avì' pi vvenni' acitu.
Traduzione
La nomea
A volte quanto appare non è vero,
in quanto si può aver una fregatura,
come per dire, al posto del vino
possono imbrogliarci con una mistura.
Soltanto una persona che è sincera
può dimostrar che ha tanta cura,
ché fa un favore tutto intero
usando sempre tutta la premura.
La nomea si fa chi è cattivo,
ché si comporta sempre come vuole
e mette tutti gli altri nel sacco.
Non fa mai niente quando c'è il sole,
ma solo quand'è buio dà un pacco
con i carboni e senza le braciole.
Non occorrono le scuole.
Se qualcheduno ancora non ha capito,
la nomea deve aver per vender aceto (al posto del vino). |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto caudato in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDC/DCD, dEE.» |
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