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«Dagli anni sessanta già si notava l'abbandono del sonetto da parte di chi scrive poesie e ciò denota l'allontanamento dalle regole metriche che hanno sempre caratterizzato questa nobile espressione poetica sin da quando Jacopo da Lentini la inventò presso la Scuola Siciliana. Il sonetto ha ben precise regole riguardo alla metrica, alla struttura ed alla rima. Pare sia semplice, ma non basta una vita per impararlo come si deve, per cui chi si accinge ad usarlo deve attenersi scrupolosamente a quanto stabilito da Jacopo da Lentini e da successivi poeti come Dante, Petrarca ed altri.» |
Inserita il 12/09/2017 |
Cu llu sunettu si pó ddiri tuttu
toppu ca è comu 'na puisìa all'antica.
Puè ffa' 'nu cumplimentu bellu o bruttu
o sia 'na dèdaca a 'na bbedda amica.
Però, 'ttinzioni, ci tu vuè lu fruttu
ha' ffa' 'nu versu giushtu pi ogni rica
scrivennu quantu l'ànama t'è 'nnuttu
e ogni simenti t'hava dda' 'na spica.
Lu schema, già si sapi, è cuddu ca èti;
la cosa cchiù 'mpurtanti po' è la rima
e, mentri scrivi, tu l'hatà fa' vèti'
ca nu' scrivimu megghiu cchiù ti prima
e no' dda' retta a cuddu ca si creti
ca lu püèta havà avì' sulu shtima.
Hatà 'rrivà' alla cima,
cá è lu sunettu ca èti cchiù puisìa
ti quantu è scrittu mu' comu sia sia.
Traduzione
Il sonetto
Con il sonetto si può dire tutto
anche se è come una poesia all'antica.
Puoi far un complimento bello o brutto
o sia la dedica a una bell'amica.
Però, attenzione, se tu vuoi il frutto
devi far un verso giusto per ogni riga
scrivendo quanto l'anima ti ha suggerito
ed ogni seme ti darà una spiga.
Lo schema, già si sa, è quello che è;
la cosa più importante poi è la rima
e, mentre scrivi, tu devi far veder
che noi scriviamo ancor meglio di prima
e non dar retta a quello che crede
che il poeta deve aver solo stima.
Devi arrivar in cima,
ché è il sonetto ad esser più poesia
di quanto si scrive adesso a casaccio. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Sonetto caudato in vernacolo sanvitese (alto salentino) con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDC/DCD, dEE.» |
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