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 | Quel serpente
antichissimo preesistente
all’uomo, per il mondo non è
stato mai un tesoro; nella vita di
tutti i giorni, ci vuole sempre
il perdono.
Quell’uomo
impacciato, non sapeva
decidere da solo ... nel ruolo
di favorito; la donna trovasi a
suo agio, entra nel mistero
dell’uomo saggio.
II matriarcato
profanò la discendenza,
per l’uomo timido e amoroso
fu solo una convenienza? Dio lo
personalizza e lui fa tutto ciò
che lei gli consiglia.
Iniziata alle
sue avance, non sa la
donna che mente? Mangiò
il pomo della conoscenza,
lo ha fatto solo per la sua
convenienza!
Un brutto
momento, quando si
incarnò l’uomo del tempo;
ci fu la sconfitta ... una vera
conseguenza, si accoppiò;
non è maldicenza.
Sola verso
l’occidente nasce un bel
bambino, lei gli riconosce
l’origine divino; è il figlio
del drago e lo chiama
Stelo.
Il bambino
si era alzato in piedi
e con la mano, prense uno
stelo di grano; una mente
penetrante, lo dona alla
madre ben pensante.
Quando
Dio interroga l’uomo,
lui non spartisce il peccato
con la donna; l’accusa subito
insieme al serpente, sicuro
che lui mente.
Non esiste
più peccato in quel giardino
fiorito, che ha dato tanti frutti;
rimane signore e padrone solo
Dio, avendo scacciato tutti
i corrotti.
Gioisce l’amore
di Dio che ci ha creato,
per porre fine al matriarcato;
fu nel Suo intento, farsi uomo
in Gesù Cristo per donarsi
al mondo. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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