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Un tempo, ormai lontano, si diceva:
“A da veni’ Baffone ... e cambia tutto! ”
Ma nell’attesa, intanto, si viveva ...
e ci “scappava” ... il vino col prosciutto!
...Poi venne il tempo della “borsa nera”,
eppure nonostante i sacrifici,
la vita era tranquilla, perché c’era
la Lira che elargiva i benefici!
...Purtroppo, oggi, con “l’altra moneta”,
sì l’Euro, ... è un’immensa fregatura,
si deve stare quasi sempre a dieta,
perché s’è svalutato e fa paura!
...Ridatemi la Lira per favore,
con l’Euro non riesco a risparmiare,
lavoro sempre fino a dodici ore
al giorno senza mai poter comprare
la casa, oppure farmi una vacanza!
Il sogno d’una splendida crociera
s’è spento per questioni di finanza,
perché alla fine è proprio una chimera
se lo stipendio se ne va in pareggio,
purtroppo non si arriva a fine mese
e più il tempo passa e più è peggio,
perché ogni giorno aumentano le spese!
Ridatemi la Lira per piacere,
con l’Euro sto scendendo a precipizio,
ho smesso di mangiare e pur di bere,
compreso qualche piccolo stravizio!
La macchina oramai sta giù in cortile,
non posso pagar l’assicurazione
ed ho venduto pure il mio fucile,
non c’era in canna alcuna munizione!
Al tempo della Lira tutto questo
non succedeva mai, ci sentivamo
sicuri della vita e nel contesto
s’andava al mare e ci divertivamo
con le ragazze, perché con la Lira,
l’Italia sorrideva a tutto il mondo,
invece, adesso, gira e poi rigira,
andiamo tutti i giorni sempre a fondo!
E’ inutile star qui a reclamare
intanto non ci ascolta mai nessuno,
lo Stato non fa altro che tassare,
ci vuole far morire ad uno ad uno!
... Tra poco la politica nostrana
ci chiederà di dargli ancora il voto,
non ha per niente la coscienza umana,
non vede che ci spinge verso il vuoto?
Con l’Euro sempre più in recessione
che fa crollare i ponti del futuro
mostrandoci un domani di passione,
ancor più nero e sempre malsicuro,
non resta che rimpiangere la Lira
che ci aiutava a sostener le spese,
invece, l’Euro, ci trasmette l’ira,
...è ora di mandarlo “a quel paese”!
Ridateci la Lira, siamo stanchi
di lavorare senza un giovamento,
sembriamo tanti folli saltimbanchi ...
che cadon senza fare alcun lamento!
Non ne possiamo più, siamo arrivati
ad una fase invero terminale,
con l’Euro siamo tutti disperati,
è lui che ci ha ridotti proprio male!
Ai tempi nostri con la Lira in mano
il cuore sussultava dalla gioia,
con l’Euro, ch’è davvero disumano,
tra poco andremo tutti in paranoia!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Il tempo vola, ma nessuno parla. La gente si suicida per la crisi finanziaria, però restiamo tutti zitti e per di più continuiamo a dargli il voto! Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, ma neppure questo ci scuote, la mia lirica è solo una panoramica di quello che sta succedendo senza renderci conto della verità quotidiana che fa da specchio alla drammatica situazione. E allora restiamo a guardare il disfacimento della realtà ai nostri danni senza intervenire, poi un giorno faremo un "mea culpa" che non servirà a nulla. In tutto questo l'Euro è parte interessata e colpevole.» |
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