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“Che cosa ti succede, hai l’amante?
E’ un mese che ti neghi a far l’amore,
io m’avvicino, ma tu sei scostante,
c’è un’altra donna adesso nel tuo cuore?”
Vanessa per la rabbia prese un piatto
e lo scagliò in terra con violenza.
Roberto restò muto, esterrefatto,
non s’aspettava quella insofferenza.
Guardò la moglie e disse in tono affranto:
“In verità io non t’ho mai tradito,
la fedeltà è un dono sacrosanto
ch’è sempre la virtù di tuo marito!
Ma nella vita non c’è solo il sesso,
ci possono esser pure dei problemi
che premono e mi fan sentir depresso,
però non è la cosa che tu temi,
bensì è un argomento doloroso
che non volevo affatto riverlarti,
...ma visto quel tuo gesto assai nervoso,
non posso certamente più negarti!
...Son stato licenziato il mese scorso
in seguito alla crisi dell’azienda,
...non volevo iniziar questo discorso
per non farti soffrir, è una faccenda
che cerco di risolvere da solo.
Ho perso il mio impiego e sto cercando
un nuovo posto sempre nel mio ruolo,
ma non si trova niente, sto allo sbando!
In questi giorni ho fatto il manovale
in un cantiere fuori dal paese,
la sera mi sentivo tanto male,
ma non per la fatica ch’è palese,
bensì pel fatto d’esser declassato
dal ruolo d’un solerte ragioniere
a quello afflitto del disoccupato
costretto dalle spese e dal dovere
a provvedere ai membri familiari.
Secondo te che cosa dovrei fare?
I soldi sono troppo necessari!
...Tra poco devo andare a lavorare,
però non sono più un ragioniere
vestito sempre in modo raffinato,
adesso svolgo un ìmprobo mestiere
che mi rende ogni giorno inappagato!
Ed ora tu mi giudichi un fallito?
Ma non volevo confessarti il tutto,
per questo, a lungo andare, tuo marito
si sente il cuore sempre più distrutto!
In macchina ho la tuta insudiciata
di calce e pure un paio di scarponi,
coi quali mi guadagno la giornata.
La giacca, la camicia e i pantaloni
li chiudo a chiave dentro allo stipetto,
ormai mi adatto a fare quel mestiere,
son solo un manovale e son costretto
ad esser ... l’apprendista del cantiere!
Mi sono liberato di un gran peso,
però adesso ce l’hai tu nel cuore,
mi sento in colpa, è come se t’ho offeso,
ma ciò non riguardava il nostro amore! ”
Vanessa, nel frattempo, inebetita
da quella inaspettata confessione,
capì, purtroppo, che la loro vita
si stava avviando a dura recessione!
Baciò il marito con sincero affetto,
lo strinse in un abbraccio comprensivo,
si guardarono a lungo con rispetto
e con il cuor depresso ed apprensivo!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Quando un uomo viene licenziato si trova nell'impossibilità di trovare un altro lavoro decente per la sua qualifica, il mondo si trasforma in un inferno, non riesce ad essere sincero con la moglie alla quale non vorrebbe dare un dispiacere. La situazione d'oggi è anche questa, laddove le fabbriche chiudono e il personale tutto viene messo in mezzo alla strada e nessuno aiuta mai queste persone in cerca di occupazione.
NB.: I nomi e la vicenda sono di pura fantasia, pertanto ogni riferimento deve ritenersi del tutto casuale.» |
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