Visitatori in 24 ore: 8’357
1082 persone sono online
Lettori online: 1082
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Oh Ciel, miravi e in ira i neri eccessi
e di lei le menzogne e ‘l reo peccato,
e virtù ne lagnavi a’ seni oppressi,
e piagnevi repente e sconsolato,
e i baci infausti e i detti e i folli sessi
ne sprezzavi e l’orrendo e cieco Fato,
ed ella stava quieta, e nel sospetto
de’ sposi altrui n’aveva Iddio ‘l diletto.
Grondavan gli oli dolci in sul suo seno
e d’incensi odorava ‘l ventre audace,
e ‘l labbro suo spargea e come un veleno
i giuri folli e indarni e senza Pace,
e al piacer le s’apriva ‘l cor osceno,
oh voluttà di carne e sì fugace,
e ai capei ancor disciolti e al ciglio amaro
dell’uom improbo affisse ‘l gran danaro.
Ma n’udiva parlar d’un Uomo santo,
e nel piacer sovente avea dolore,
e giacendo corriva all’occhio un pianto
nascosto ne scendea di vero Amore,
e udì lo spirto insano e inquieto e affranto
aver desir sincero e del Signore,
e in questa speme ascosta e pia e divina
godea fremendo e urlando la sgualdrina.
Eppur più forte urlava l’alma, e ‘l Male
e tristo e crudo e infame l’assaliva,
ma costei ne bramava un Ideäle
‘ve in sogno un Uom d’Iddio ancor la guariva,
e van comprese e bruto ‘l lieto frale,
e un pio sentir nel petto la feriva,
ma ‘l folle e iroso e stolto e gran giudeo
a morte ne dannava ‘l corpo reo.
E venne Notte e in ciel fûr fredde l’etre,
e al Tempio sacro un’ombra in prece stava,
e questa donna stretta in mani tetre
tremante e ansante e tanto ne gridava.
«La primiera tra queste e insane pietre
ne scagli ‘l puro, oh crudi!» egli implorava,
e questa ninfa insana i farisei
lasciâr all’Unto e al Nume, e in gloria Dei.
Andati via i crudeli, ‘la piagneva
e ‘l Cristo alzando chiese di sue pene,
ed ella ansiosa e prona si doleva
e disse: «I sessi son le mie catene!»
e pianse: «E Tu pietade!» n’aggiungeva
ricolma di dolori e pur di spene,
e caduta in sul suol n’ungeva i piedi
del Signore col pianto e colle Fedi;
e Gesù la prendeva e poi l’alzava
e allor sclamava: «N’ami tanto ‘l Vero!»
e in nom di Questi poi la perdonava:
«Donna va’; e lungi lascia ‘l Male altèro!»,
ed ella pura e sacra camminava
e Testimone fu del Veritiero,
ed ora in Cielo e casta giace e santa
e di nubi e di stelle ancor s’ammanta;
e fu la prima affranta
che d’eterna e dolente e pia Passione
n’aveva ‘l pegno ambito: Redenzione! |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|