Visitatori in 24 ore: 8’456
929 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 928
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’345Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
L’inferme piogge cadono, e gli abeti
d’acque si coprono, e muor l’amaranto,
e come rivi scorrono i pineti
colmi di gocciole, e l’iris affranto
giovin s’infiora, e ne inonda i roseti,
e di rugiada la dalia n’ha ‘l manto,
e i mirti e i larici e i pioppi irrequieti
lenti si destano e tremuli, e intanto
lagrima d’acque piovane l’agave,
e agli arboscelli i germogli d’un faggio
gocciolan gelidi un’onda soäve
d’un’ansia Vera oracolo di maggio;
e l’aër fresco s’infuria e par grave,
e soffia altèr su’i campi e in sul foraggio,
e al verno fa un omaggio,
e quest’è un’ora... un dì primaverile,
è marzo in cielo, ma in sogno aprile.
È carnevale, e una maschera danza,
occhio di pizzo, e di seta i guanciali,
e negra e d’oro ai sorrisi fatali
ascolta timida un’alma romanza.
Un cavalier n’ha un cimiero, e un bicchiere
alza festoso tra’i blandi convìti,
e stolti e infami sen vanno a godere
i libertini ingannatori e arditi,
e un uom tremante a una dama s’avanza,
e mascherato n’accenna un inchino,
ed ella ride - crudele membranza! -
al cor del misero in preda al Destino.
È carnevale, e una maschera danza,
occhio di pizzo, e di seta i guanciali,
e come ‘l Sol ne illumina i mortali,
pallida cera in una negra stanza.
Di donna ell’è sembianza:
al labbro ‘l sangue d’un bacio al veleno,
e un fazzoletto bianco al casto seno.
La pioggia cade e si maschera ignota,
e va tra’i sterpi, e i rovi e le ninfee,
e d’almi fanghi si copre una gota,
e d’orbi petali e bell’orchidee,
e va e saltella, e a volte scende immota,
e sona l’arpe alle dolci azalee,
e più di fior, di pollini si dota,
e di mughetti, e di gigli e d’altee,
e in un rigagnolo or nasce un giacinto,
e un negro bulbo sorge - un tulipano -
e ‘l suo bocciòlo d’un nuvolo è pinto
che mugge gocce da un cielo lontano,
e una calendula e un gelso discinto
nascono freschi sotto un fior d’ontàno;
ma tra quest’acque un vano
gaudio si schiude, e stanno i crisantemi,
calle di Morte, furor d’anatemi.
Dolce è ‘l danzar di questo carnevale,
e i vini impazzano, e i giuri e i diletti,
e tra le maschere, e i balli e i confetti
un cupo dòmino or gira ferale.
Tiene nascosta una spada che spera
se non l’oltraggio d’un bieco duëllo,
e fuor su’ un ramo - trista Primavera -
de’i moritur si lamenta l’augello;
e l’uom beffardo - ner di funerale -
scruta in affanni un giovin libertino,
in mano ‘l brando, iracondi l’assale
mentre quest’ultimo assapora un vino.
Dolce è ‘l danzar di questo carnevale,
e i vini impazzano, e i giuri e i diletti;
e in tra le furie d’insani sospetti
spira nel sangue una larva infernale.
Il ballo più non cale:
stan pella sala i tormenti e ‘l Destino,
un uom fuggente, incognito assassino.
In ciel un nuvolo attinge i lamenti,
e l’orizzonte si colma di nero,
e burrascosi lampeggiano i venti,
e poscia grandina al cor d’un sentiero,
e l’alte fronde in su’ questi torneamenti
ansie si scuotono, e ‘l ghiaccio è foriero
della beltade e de’i pii sentimenti
del temporal terribile e primiero,
e lungi un monte lampeggia e s’accende,
e grida l’eco del primo fragore,
e un’ima valle affannosa n’attende
un lampeggiar di precoce fulgore,
e la pianura dalla vette prende
della tempesta ‘l truce tenebrore;
e la Natura muore,
e giace vergine e colma di gigli,
inerme e morta in su’i freddi giacigli.
Piagne una maschera al core trafitto,
ed è una dama che tanto l’amava,
e non le cale se quei l’ingannava,
il viso è tremulo, e ‘l labbro sta zitto.
Trema ‘l suo seno incipriato di doglie,
suda la fronte che v’ha impallidita,
dal crudel pianto la maschera toglie,
prega a colui che perdeva la Vita,
e ‘l ferro osceno in sul miser confitto
osserva, e in lagrime e in bave si sviene,
e l’omicida sen resta ben ritto
sulle recise e insanguinate vene.
Piagne una maschera al core trafitto,
ed è una dama che tanto l’amava;
ed or quel miser che ansioso spirava
della sua tomba ne insegue al tragitto.
L’Amore fia sconfitto,
e d’una dama ‘l core intenerito
geme perduto a un libertino ardito.
La Primavera s’infuria, e si cola
la fredda pioggia d’un’aspra burrasca,
e sorge rorida al prato la viola,
e l’acqua terge d’un pruno la frasca,
e una betulla ne canta una fola,
la rondinella vien da vetta basca,
e un fior di zinnia all’ignoto s’invola,
e lungi infiora pria che ‘l capro ‘l pasca.
Ma questo dì che di marzo è l’inizio
toglie la larva dal guardo mortale,
e riede infame l’orribile vizio -
la grigia neve - d’istante invernale,
e quest’è ‘l mesto, e nostalgico indizio
che tutt’è indarno, e fuggente e fatale.
È solo Carnevale!
E la Natura si maschera e quieta
finché non giunge la sera s’allieta.
Ma un’alma sta irrequieta,
e in sulla Vera canta...
canta piangente su’ un sogno di seta,
e d’una primula ancora s’ammanta;
e quest’è un madrigale,
un pianto d’usignuolo.
Eppur sovvienmi che anco a Carnevale
l’essere umano è ricolmo di duolo.
Contemplo ‘l cielo, e solo
il ritornar delle pie rondinelle
ora m’annunzia stagioni più belle. |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|