Visitatori in 24 ore: 8’364
1093 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 1092
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Oh Notti, oh foglie... oh Luna mendace,
oh selve inquiete... oh rorido rovo
che siete ‘l solo - l’impavido covo -
di noi che l’opime spoglie prediam,
oh stelle oscure tra’i liberi nuvoli,
oh fresche brezze... oh monti confusi,
forza! danzate... drizzateci i musi
vêr gl’alti rami da’i quali pendiam!
Siam gl’impiccati che strangola ‘l boja,
furie terribili e ràpine e furti;
e siam i prodi ch’al cappio poi assurti
tra’i plausi e i sibili andiamo a morir...
e de’i banditi... estrema è la gioja
appena l’ugola esala ‘l respir.
V’era un bandito ch’amava una dama,
ed era questa dinnanzi a un bel rivo;
ma era la figlia d’un prode balivo
che la masnada raggiunse e colpì.
Eppur quel nostro dal livido assalto
fuggiva illeso... e ancora campò;
e nella Notte nascosto e nel malto
la bella dama focoso assediò.
Ahi, fu sorpreso... fu addotto in sul carcere,
e stava pallido presso la sorte;
e ‘l suo verdetto per forza fu morte,
e più non vide colei che rapì.
Corsêr due notti... Fu messo al patibolo,
ed era mesto e cinto d’un’orda
di sgherri infami... Baciava la corda,
come un’amata... e poscia morì.
Oh lupi, oh nottole... fosche rapaci,
oh cieche nebbie... oh ruvide tombe
che siete ‘l pegno di lui che soccombe
ne’i baldi assalti che noi progettiam,
oh rivi ansanti tra’i rapidi venti,
oh sangue e ossa... oh ferrei pugnali
forza! cantate... toglieteci i mali,
e i duri cappi da’i quali saltiam!
Siam gl’irredenti che schiaccia la Legge,
belve feroci... e stragi... e rovine
e siam le rose che volgon le spine
al proprio core che vuole dormir;
e dianzi al trono del Ciel che ci vegge
sembraci eterno pur anco ‘l morir. |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|