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La mia città
come la mia vita:
ogni volta, il contrario
di com'è definita...
Sono stanco del vivere
che è anche poi decidere
che è poi fare e disfare
e a volte, persino pensare...
Dai tuoi occhi e dal cuore
io mi aspetto parole,
uno sguardo che l'anima
trasferisce all'amore.
E so che spesso
arriva.
Dai miei cari e da lei,
c'è un pieno d'amore,
ma è la mente che è vuota,
che è stanca
di soffrire e di perdere...
Poi la testa mi gira
la storia continua
ed io,
cerco dentro di me,
ma la risposta si insinua
dietro a mille perché...
Il futuro,
il futuro già nasce
con un'ala tagliata,
in questa città tanto amata
e dannata ...
ed io penso da solo:
mi sa che non volo,
all'età mia, io più non volo...
Sai,
potrei dirti di me tanto,
farti carico di ricordi di ieri
ma non voglio per niente farlo
e sto qui, coi miei mille pensieri...
Gli orologi ormai affannano
a starmi dietro
e come un vetro bagnato...
i miei occhi spesso,
s'appannano.
Sono stanco di un posto
che mi succhia la linfa:
città dal cuore scomposto
come la mia vita...
Qui io,
sul dolore ci batto la lingua...
Figlio a me sempre caro
per te,
io domani vorrei
ed in questo ci spero,
una vita "adeguata",
senza più la paura
di una morte per strada
o di una brutta avventura...
E speranza domani è che:
la città dove tu vivrai,
sia come la tua vita:
corrispondente a come
da tutti, viene definita:
dall'aspetto più umano
e a misura d'uomo.
Perciò, ti prego di farlo,
se puoi, vola lontano
dove la vita non è un tarlo
né un vivere senza fiato...
Anche se poi per qualcuno,
ma non darci peso,
resterai tu per sempre:
un'anima con un conto in sospeso,
uno che ha "mollato"
"Un napoletano che se ne andato".
Ma dentro di te per sempre le tue radici
perché,
lei ti vive nel cuore e nei tuoi giorni felici... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Una città che amo e mi sta stretta nello stesso tempo, condizioni umane che non condivido presenti credo in tante grandi città, per me adesso, più dolore che gioie e la consapevolezza di aver sbagliato tanti anni fa a non andare via.
Almeno per lui, per un figlio, oggi forse avrebbe mille occasioni in più...
Ma adesso è tardi, è finita per me.
Ma non per un figlio che s'affaccia alla vita, caso mai un piccolo centro a misura d'uomo...
Andar via per star meglio, portando però, nel cuore per sempre le proprie origini e la propria città.
In ogni caso indimenticabili e sempre d'amare.» |
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