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Vidi una dama sorridere ai nuvoli
bianchi del cielo; ed ella pur bianca
qui si posava... e l’esile e stanca
guancia di porpora m’innamorò.
Era distesa sull’erbe incorrotte,
bella e pur giovine e cesia di vesti
come la Luna che brilla di Notte
tra i foschi nembi che in cielo van lesti.
Era un miraggio nell’ermo de’i prati;
e come in vento le formide frecce
vincon il prode, le bionde sue trecce
vinsêr me stesso... e ‘l cor esultò.
Allor ignaro del nome suo vero
lei Treccia Bionda contento chiamai;
e ben nascosto qual molle mistero
al ciel degl’avi quel nome gridai.
Vidi una dama posarsi alle sponde
fresche del fiume; ed ella pur fresca
qui si sopiva... e l’alta e donnesca
fronte di neve l’Amore ispirò.
Cheto scorrevo le posse del rivo
ed ero ascoso dall’alte betulle;
e in petto ‘l core, nel palpito vivo
d’un sogno, amava quel fior di fanciulle.
Ella mi scorse; e stetti sì immoto
nell’ansia imbelle d’un guardo innocente.
Era la figlia d’un conte possente
che i miei compari a morte dannò.
Allor mi scosse un segno di Morte,
nobile istinto di Patria e valor...
e la mia pelle che rossa sta e forte
mesta mi disse «Rinunzia all’Amor!».
Vidi una dama resistere ai fulmini
rei del mio core... ed ella ignorava
ch’un figlio d’India qui sempre l’amava
e che per sempre nemico l’amò.
Ora vò in guerra al soldo de’i bianchi,
questa colonia coll’arme difendo...
Ma quest’ardori di guerra son stanchi,
ed io all’Amore furtivo protendo.
Oh Treccia Bionda che un giorno ti vidi,
abbi pietade d’un fulvo sorriso...
Oh Treccia Bionda non scordo ‘l tuo viso
ch’era la Luna che cesia brillò!
Allor ti prego nell’agile supplica
che porta ‘l vento soltanto per me...
vieni... su, vieni; e l’eco pur duplica
questa preghiera che vive per te.
Veggo una dama che piagne scontenta
dall’egra cella, tra ferri e catene...
muore di fame... per me, pel suo bene...
e morta, o Treccia, il cor ti trovò. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«qui si è ritenuto opportuno considerare come un’unica guerra ciò che la Storia ci tramanda come Campagna di Russia (1812) e ciò che vien comunemente detta Seconda Guerra d’Indipendenza degli Stati Uniti (1812- 1814), anche perché quest’ultima fu potenzialmente dannosa anche per l’Impero di Russia stesso. Del resto, gli USA - sebbene ufficialmente neutrali - ufficiosamente erano in buonissimi rapporti con l’Impero di Buonaparte, tant’è vero che è un dato di fatto che il presidente Th. Jefferson, con l’acquisto della Louisiana, finanziò volente o nolente la Campagna di Russia.» |
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