Ha due occhi tristi,
il pazzo.
Guarda il mondo
e si accorge
di tutto quello che non va.

Vede l'amore umiliato dall'odio
ed attraverso le lacrime
se ne chiede il perchè.

Stringe il suo cuore forte
per paura
che qualcuno glielo porti via.
Si nasconde sempre
per sfuggire agli abbracci freddi
della malinconia.

Scrive poesie d'amore,
il pazzo.
Sogna e non smette
di farsi del male.

Annega dentro bolle d'illusioni
e si aggrappa a scogliere
troppo dure.

Non guardarlo in faccia;
la sua tristezza è una marea
che sommerge anche la luna.

Si lega due foglie dietro la schiena
e con la fantasia
crede di volare.

Ha due occhi freddi,
il pazzo,
alza muri di ghiaccio
tra la gente.

Tra le tempeste dell'ipocrisia,
le sue parole sono
come il vento nella notte.

Ha tracciato un cerchio col sale
credendo di intrappolare
tutti i mali del mondo.

Vorrebbe tanto che crescesse un fiore
in mezzo ai cuori induriti
dalla falsità e dall'inganno.

Ma la vita premia gli audaci,
i giocolieri e gli astuti
che cambiano maschera
continuamente.

Così se ne sta da solo
in compagnia
di un foglio bianco.

Non si guarda mai allo specchio,
il pazzo.
Ha paura di vedere
un altro se stesso.

Per questo preferisce la notte
che lo invita a ballare
tra le stelle ed il buio.