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| Avvicinati e dimmi tra quali passi
agli inverni, tracci quel respiro Bambina mia
Avvicinati e parlami di quel grido triste
non sai con quante carezze l'amai
Tieni la mano, da sempre, sulle tue amarezze
malate di un vuoto d'Anima che da sola non puoi volere
Per non confidarmi il tuo dolore, hai mutato la pelle alle tue parole
Non vuoi macchiare dei giorni grigi il cielo
per non dar voce alle tue solitudini
Nel tuo vento desolato, ho chiuso il Paradiso
tu credi che questo Amore non possa essere eternità nei tuoi occhi
del tuo eco di dolore, io ne sono l'ombra
Sei migrata così lontano da me, come un lamento ti ho sentito nel vento
un cucciolo smarrito che non ha più casa nel Mondo
a cui ho ridato l'azzurro del suo stesso limpido sguardo
Sei della vita che ricordo, l'unico senso che nessuno potrà portarmi via
e quel respiro, saprò proteggere finché in te vivrò
T'assenti dove c'è ancora amore
nelle braccia, racchiudi l'immenso che vorrei
nei tuoi giardini coperti di neve e fiabe, teneramente ti nascondi
eppure una volta vi entrai e fu emozione alle tue memorie
Ti mostrerò quello che non sai, di come i gigli e le rose bianche
piegano il vento tra le dita
Ti narrerò cosa può dare il calore d'un fiore
che neve non riesce a gelare
Non essere triste, dei miei giorni invecchiati
non inseguirmi dove i prati non sono più verdi
Accompagna ogni tua stella per mano alla sera
e assicurati che sia lì ad aspettarti, la notte dopo ancora
Ti sentirò al mio fianco, nei bagliori del cielo
nella neve, infinitamente dolce - ci sarai -
ti rivedrò leggiadra, posarti ai miei inverni
dove mi sei passata mille volte accanto nel buio
Per non invocare la pioggia, cerca sempre il sole
tra le ciglia, non impigliare le mie lacrime
ad aspettarmi
alle mie primavere
aspetterò che si sveglino tutti i fiori
Abbraccerò il silenzio
dove io e te
siamo fatti dello stesso respiro
che mi tiene ancora qui... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«bisognerebbe sempre trovare quello che è perso...
ma non sempre si ha questa scelta...
e allora ritorna a parlarci il vento... tra le foglie, così, inaspettatamente... e tu non vorresti fermarti ad ascoltare...» |
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