Quante cose succedono a Genova
e i cantanti han già pronto il leggìo
perché ognuno vorrà fare il suo pezzo
e stavolta provo a farlo anche io
Sarà il nome, ma è un dato di fatto
che a cantarlo fa sempre il suo effetto;
da alla voce quel timbro importante
che distingue dall'artista qualunque
Guarda il volto di chi canta “Genova”
come adesso, se guardi nel mio,
vedi gli occhi che in modo automatico
si restringono a puntar verso Dio
Perché pure se vivi in America
a Milano, a Berlino o in Perù,
ogni volta che nomini Genova
trovi un mare ad unire i due blu
Certo, ai grandi che son nati a Genova,
io m’ inchino e gli stringo le mani:
mi han lasciato le più belle pagine
che conservo geloso nel cuore
Ma agli abusi e agli opportunismi,
ai passati per caso di lì,
io rispondo cantando il mio sdegno,
io che Genova la vivo da un TIR
Ed ho letto sui muri e nei bagni,
di notturni o chiassosi autogrill:
“Giuliani vive” e “Stato Assassino”
“Doria Merda” e “Genoa in B”
E ho pensato che potesse bastare
per poter fare la mia canzone;
così adesso che ho scritto di Genova
già mi sento un po’ più cantautore