Visitatori in 24 ore: 8’446
962 persone sono online
Lettori online: 962
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
| Quandu pensu a 'chista vita mia,
e jorna janchi e niri chi passaru,
i festi, i lutti, 'ncuntrati 'nda via,
mi fazzu sempri u sang'amaru.
Volivu stari 'ssettatu cu 'ttia,
vicinu o mari, i notti, 'nda stati,
cuntandu nu mundu i fantasia
chi fa sognari i 'nnamurati.
Volivu usari tutta a me paccia,
mi ti 'mbarcu 'ndo motorinu
senza fari, stringiuta a 'mia,
mi ti fuju a notti, fin'o matinu.
Volivu 'chjanarti a Santu'lia,
supra l'urmi ru riavulu, 'nniricati,
e 'mmaginari ca na seggiovia
'ndi cala fino a mari, 'mbrazzati.
Volivu rassari, comu delfini, na scia,
natandu a nura, toccanduti a pej.
'nventari puru na srana magia:
mi ti pozzu viriri quandu non ci sei.
Tuttu sembra sulu na litania,
i nu vecchju chi non voli campari,
chi si crogiola 'nda nostalgia,
ca vita vera non sapi 'ffruntari.
Inveci, quandu scrivu na poesia,
voju recuperari u tempu perdutu,
non sapendu apriri l'anima mia
e cu li fimmini restavu mutu.
Amore dolce.
Quando penso a questa vita mia,
ai giorni belli e brutti che sono passati,
le feste, i lutti, incontrati nella via,
mi faccio sempre il sangue amaro.
Volevo stare seduto con te,
vicino al mare, le notti, in estate,
raccontando un mondo di fantasia,
che fa sognare gli innamorati.
Volevo usare tutta la mia follia,
per farti salire sul motorino,
senza fari, stretta a me,
per correre la notte, fino al mattino.
Volevo portarti a sant'Elia,
sopra le orme del diavolo, annerite,
e immaginare che una seggiovia
ci fa scendere fino a mare, abbracciati.
Volevo lasciare, come delfini, una scia,
nuotando nudi, toccandoti la pelle,
inventare pure una strana magia:
di poterti vedere anche quando non ci sei.
Tutto sembra solo una litania,
di un vecchio che no vuole campare,
che si crogiola nella nostalgia,
perché la vita vera no sa affrontare.
Invece, quando scrivo una poesia,
voglio recuperare il tempo perduto,
non sapevo aprire l'anima mia
e con le femmine restavo muto. |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
«Santu'lia è una località collinare dove c'è un masso a precipizio sul mare, scavato in più punti e anneriti dal tempo, che sembrano impronte . Si racconta che il diavolo li ha lasciati quando il Santo Elia con un calcio lo ha scagliato nel mare dove ha dato origine alle isole Eolie.» |
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|