Visitatori in 24 ore: 8’348
1113 persone sono online
Lettori online: 1113
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Ondeggia e nuota,
scalpita e brilla
l'alba scintilla
d'un tempo che fu.
Affoga e spira,
risale e rema
senza più tema
l'immenso mister.
Oceano immenso!
Dischiude il Tutto
senza più lutto
la santa Virtù.
Un'ombra scorre,
l'imago fugge,
un grido rugge
e implora favor.
Sulla materia
degli astri ardenti
volan ridenti
i lumi del dì.
Tutto riposa,
il Sole tace,
piange la Pace
sul nostro cammin.
Muore una rosa,
cadon gli stami,
destini infami
le porgon dolor.
Dal corpo spento
la polve nasce,
giace e si pasce
d'un fiero destin.
Su quel cenere
cade una speme,
si posa un seme
d'un àltero fior.
Ah, ciclo orrendo!
Cosa succede?
Ancor si vede
un fiore morir.
Sempre più stami,
si bea il giardino,
ma pur meschino
è questo ròtar.
Semina i cicli
l'egro bovaro,
giova il comparo
con sorsi di vin.
Sparge prudente
con gran perizia,
sparge nequizia
gettando dolor.
Volgar Dimonio!
Rozzo patrigno,
volto sì arcigno
che nulla sa dir!
Parti di parti,
ferri e tenaglie,
leggi canaglie
d'un folle voler!
La trama intreccia,
l'ordito traccia
quest'egra faccia
di ninfa crudel.
Ricama e cuce,
la stoffa osserva
la cruda serva
che piega l'orror.
Ogni catena
ha le sue parti,
molti son sarti
di questa viltà.
Naufragio beato!
Nel tempo eterno
coglie il Superno
un spiro d'Amor.
Lento e leggero,
soave e sottile
viene il gentile
sogno che gridò.
Forte e veloce,
santo e sorgivo
folle e giulivo
un mare d'ardor!
Non è in natura
quest'alta Legge.
Là non si vegge
nient'altro che duol.
Placa il pensiero
l'onda raggiante,
placa l'ansante
tra i nembi, lassù.
Ascesi! Canta,
sclama contenta
l'alma redenta
dal giusto Signor.
Ah, subir giammai
le stelle brute,
luci sperdute
in pallido ciel,
ma dominar sempre
i cicli e i corsi
senza più porsi
e dubbi e terror.
Nunzio sì lieto,
profezia rara
la Vita è cara
sul lungo sentier.
Il mar s'espande,
s'infuria e dice
fiero predice
col Sol nuovo dì.
Lui che semina
su campi giusti
senza più gusti
né crude passion
le ròte e i cicli
domina e tiene
s'eleva e viene
al vero baglior.
Libero e santo
senza più voce
bacia la croce
simbolo d'Amor. |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|