Mi chiamano con ogni locuzione,
m'additano per ipocrita o banale
e come se fossi una legione,
mi attribuiscono ogni male;
eppure son figlia di ogni madre
e sono il seme di ogni padre.

Vi guardo dalla vostra forza assopita
e m'incanto nel vedermi così prostrata,
quando mi accorgo di essere innamorata,
eppure ogni cosa sgorga dalla mia linfa;
io sono la forza che c'è in ogni vita,
la bellezza di una dolce ninfa.

Sono tutto ciò che guardi, quando mi guardi,
sono tutto ciò che senti, quando mi senti,
io rendo possibile tutti i traguardi,
io posso dare vita ai tuoi sentimenti,
farti smuovere mari e far cadere monti,
portarti ovunque verso nuovi orizzonti.

Rifletto la bellezza dentro e la esalto,
do una forma a cio' che non ha forma,
nella bellezza di un tenebroso sguardo,
nella passione che vola sempre in alto,
che non lascia al suolo nessun'orma,
che porta la scia del sensuale maliardo.

E quando siete nelle mie mani assopiti,
vi guardo così teneri ed impauriti,
miseri esseri, inutili, finiti!
Potrete odiarmi e criticarmi anche stavolta,
ma finirete nelle mie grinfie come ogni volta!