Dolci sospiri soffiati sul cuore
nel regno delle favole
muoveva i suoi passi danzando
Principessa delle stelle
raccoglieva i sogni nel tramonto
mentre gli innamorati aspettavano la luna
per bruciare baci sull'altare dell'amore.
Nannar il lucente usciva da dietro le montagne
col suo cocchio d'argento trainato da tori bianchi alati.
Silfyd saliva sulla torre
la più alta del castello
lanciava un velo di luce
fatto con le sue mani.
Brillanti cadevano sulla terra benedetta
attraverso una pioggia magica
la luna diventava piena
col volto candido ed unica
si posava come una falena
sul mantello della notte
chiara e limpida.
Ma l'Invidia nascosta nella nube dell'odio
volle rubare la felicità a tutti gli amanti
si trasformò in un drago dalle mille teste
ed ingoiò Nannar mentre passava lì davanti.
Passarono i mesi e la luna non appariva
le fiabe piansero insieme ai folletti
gli elfi pregarono e le fate fecero i fioretti
ma della luna non si vide
neanche l'ombra di un raggio.
La Principessa Silfyd sognò l'accaduto
si sedette su una stella e fece uno starnuto
atterrò sulla nube mentre l'invidia dormiva
con due pizzichi di zolfo
glieli soffiò nel naso
una smorfia di disgusto le sfigurò il viso
e l'Invidia tossì vomitando la luna.
Nannar la colpì con una bacchetta di cristallo
Silfyd la scaraventò giù dal suo perfido piedistallo
la megera cadde in una voragine
gli costo cara la sbadataggine
risucchiandola in un inferno di lava e zolfo fetente.
Amor dolce amore
la luna torna al suo posto
ogni fiaba ha un lieto fine
ed ogni Principessa un animo casto
Nannar la volle come Gran Dama
nel Palazzo dell'Arcobaleno
dove ogni desiderio fa felice chi ama
ed ogni cuore diventa sereno.