Un velo bianco semina le stelle nella notte
le nove ancelle guardiane
della porta della morte
le nove sorelle dal candido petto
ognuna concede una goccia di cristallo
sette sfere ruotano sull'asse del fato
tre sigilli scritti col sangue rosso corallo.
Dita d'argento trasfigurano il mare
il dorso delle montagne brune
si vestono d'ombre e quiete
l'anima raccoglie il filo dal gomitolo divino
una fila, l'altra dispensa, l'ultima taglia
nel filatoio della luna.
Guardala come danza
silenziosa sulla fiamma di una candela
avvolta da spirali diafane d'incenso
come scie ipnotiche
nel firmamento.
I tori dagl'occhi fieri
pascolano nei crateri del silenzio
dolce compagno degli spiriti affamati di verità
disseta poeti, musici e filosofi
note d'oro escono dalla bocca
cadendo in quella dei mistici
quando la carne desidera il balsamo che lenisce il dolore
le ferite cercano risposte sepolte nella confusione
tra i detriti dell'esistenza e dell'illusione.
Silenzio, silenzio
muto viaggio di splendore
vent'otto gradini salgono e discendono l'arco d'avorio
nel mistero della notte brucia il fuoco del tempo senza fine
sul tuo viso non lascia segni
ma solo versi d'amore.