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Superatu Carzoli senza 'ntoppi
quanno alle Vicenne so arrivatu,
appena sope le veteche e li pioppi,
lu vedo su la Vena rengriccatu.
Alla vista se spampana lu core
e sento lavorà li campanari,
me vedo già assettatu all'Arefore
a mezzu alle commari e li compari.
Più passa tempu e più me faccio vecchiu
e più revaio arreto co la mente
e me recordo quanno co lu sicchiu
se ea a coglie l'acqua gliò a la fonte.
Co lu canestru sope la capoccia
eanu a zappà ioppe lu quartu,
na crosta e pane aventro alla saccoccia,
allo magnà non se facea lu scartu.
E suppe la sallita de Cannitu
correanu a scapicollu li monelli.
Allora, mo che pare sia finitu,
chi è che gioca più a buscarelli?
Dolce paese meu, retrovatu,
più spissu mo revengo pe l'estate,
te trovo n criu più bellu e 'nfiorettatu
candi le case e sulle balconate.
E' signu che la gente te ò bene:
ognunu qui da te troa se stessu
e sente sangue nou ne le vene!
E allora vaffanculu lu progressu.
*
Superato "Carsoli" senza intoppi
quando alle "Vicenne" sono arrivato
appena sopra i salici e i pioppi
lo vedo sulla "Vena" (grande masso) riposato.
Alla vista mi si allarga il cuore
e sento gran suonare di campane
m'immagino seduto all'"Arefore" (piazza principale)
insieme alle comari e i compari.
Più passa il tempo e più divengo vecchio
e più ritorno indietro con la mente
e mi ricordo quando con il secchio
s'andava a coglier l'acqua giù alla fonte.
Con il cesto tenuto sulla testa (le donne)
andavano a zappare nei campi
con solo poco pane nella tasca
del desinare non restavano avanzi.
Lungo la salita di "Cannitu"
correvano a rompicollo i ragazzini
invece adesso che tutto è finito
nessuno gioca più a nascondino.
Dolce paese mio ritrovato
più spesso adesso torno per l'estate,
ti trovo un po' più bello, infiorato,
accanto alle case e sulle balconate.
E' segno che la gente ti vuol bene
ognuno qui da te trova se stesso
e sente sangue nuovo nelle vene:
e allora vada a quel paese il progresso. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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