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Il Servitore di due Padroni

"Il servitore di due padroni", noto anche come "Arlecchino servitore di due padroni", è una delle (leggi...)
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Sorge il Sole ogni mattina di Alberto De Matteis
Minuzzoli di pane 2 di Berta Biagini
Sonetti Arcanici di Franco Scarpa
Un ‘emozione in volo di Rita Angelini

SpiegaPoesie riproposte
Vulesse da’ (Festa dei Gigli di Nola) di Peppe Cassese
Presunzione di Silvana Poccioni
Bob di Stefano Acierno
Esalazioni dimezzate di rosanna gazzaniga
Pioggia e nozze a Rocca- Morreale! di Giuseppe Vullo
Figlia Di Un Tempo Diverso! di Adele Vincenti
Sollievo di rosanna gazzaniga
Sono diventata assenza di rosanna gazzaniga
Aspettando il domani di Elena Artaserse
D’estate di Stefano Acierno

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Non chiedere Gianluca Regondi
Notte d'agosto Gentiana Marika

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 Poesie sulla decadenza sociale di Gianny Mirra(91 poesie)

Grazie Dio

Ribellione
Grazie Dio
Grazie Dio
per i bambini che muoiono ogni giorno,
grazie per le guerre
che scoppiano per stupidità
ed egoismo.
Grazie Dio,
grazie per le malattie
che divorano le nostre carni
il peccato originale è passato da millenni
e a te non è ancora andato giù
di essere stato tirato scemo da due decerebrati.
Grazie per i nostri governanti
sempre più cattivi,
sempre più sanguisughe
e grazie per i criminali
che si dissetano col sangue della povera gente
e a loro gli va bene comunque.
Grazie per la cosiddetta gente per bene,
i timorati di Dio
che prima vanno in chiesa per la benedizione
e poi vanno a tuffarsi
nell'oceano della loro ipocrisia
ed ignoranza,
razzismo,
perfidia.
I tuoi figli hanno la tolleranza dei porci
o parli e pensi come dicono loro
o sei blasfemo,
bestemmiatore, gay, pazzo
e con un cervello da scimmia
(come se loro fossero geni angelici).
Grazie per tutta la gente che muore di fame,
grazie per i nostri datori di lavoro
che ci tengono in nero,
ci fanno lavorare quindici ore al giorno,
dobbiamo tenere sempre sott'occhio il culo sennò ci sodomizzano
e ci lasciano a casa
perché non si son puliti per bene il loro deretano
sulla nostra faccia.
Grazie Dio,
per i miliardi spesi per le chiese e i monumenti
mentre la gente vive sotto le tende
ed il freddo e la pioggia
li fa morire.
Si dice sempre che la colpa è degli uomini,
si dice sempre che è colpa del libero arbitrio,
io dico che gli uomini li fai nascere tu
e se sono tuoi figli dovresti seguirli,
correggerli.
Si dice che l'uomo è imperfetto
si dice che è dibattuto tra il male ed il bene,
tu che cazzo ci stai a fare?
Non devi aspettare
che un asino cieco cerchi da solo la sua stalla,
ma dovresti condurcelo tu
perché è un tuo figlio
e lui non capisce dov'è la luce ed il buio.
Si dice che le leggi dell'uomo e tutto ciò che è nel mondo
siano molto diversi dal tuo regno,
allora non aspettarti che possiamo scegliere da soli
perché sbaglieremmo qualunque scelta sia fatta.
Grazie per averci dato la vecchiaia,
la degenerazione mentale, la pazzia,
la decrepitezza,
come succubi di un pagliaccio
che vuole ridere dei suoi giocattoli.
Basta con i dogmi che portano ignoranza,
basta con le superstizioni
che portano odio e razzismo,
tieniti pure le tue preghiere
che cantano le tue glorie infinite
come violini stonati
per gente che sale pulpiti d'arroganza.
Ricordi?
Hai fatto scendere il sonno sulle genti
per confondere loro le lingue,
beh allora che aspetti a farlo scendere anche ora
ed aggiustare i cervelli marci.
Grazie Dio
per aver creato il paradiso e l'inferno,
quando morirà il mio corpo
ti prego di far morire anche la mia anima con esso
perché se mai un giorno ti avrò di fronte
per te sarà l'ultimo.
Poesia in esclusiva
Poesia inserita in una raccolta
Gianny Mirra 13/12/2010 00:12 4| 3523

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.


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Nota dell'autore:
«Questo mio scritto incontrerà sicuramente riscontri negativi, ma non fa niente. Che mi si dia pure del blasfemo e dell'ignorante ma sinceramente questo è quello che penso e provo per Dio. Non ammetto che si dia tutta la colpa a noi uomini di tutti i disastri che succedono. Sicuramente è l'uomo a combinarli ma mi chiedo Lui che ci sta a fare? Ci sono persone valide e buone che devono per forza essere umiliate e uccise da altrettante persone stronze e cattive, e Lui? Sta a guardare il martirio in nome di cosa?
Del paradiso? Ma vada via al chiul!
»

Commenti sulla poesia Commenti di altri autori:

«Una vera e propria ribellione in questi versi. Chissà dove risiede la verità - chissà che è racchiuso nel mistero. Certo è che questi vesi sono un punto di partenza per una grande riflessione e molto ci sarebbe da dire a riguardo.
Ma forse, se non ci fosse l'idea di Dio, tutto sarebbe peggiore. Di sicuro ho orrore per ciò che è l'uomo e ciò a cui portano le sue azioni.»
Raggioluminoso (13/12/2010) Modifica questo commento

«Questi versi mi hanno commosso perché risuona in essi l'eco della mia rabbia
giovanile. Dio c'è e la dimostrazione è che ha creato gente in cazzata come te.
Purtroppo non sempre Dio guarda l'uomo, non è così scemo come lo si vorrebbe. Dio motore immobile? Non lo so; io so che di noi se ne frega ma se ogni tanto c'è una voce incazzata come la tua c'è ancora speranza.
Dio è morto nei campi di sterminio... ricordi?»
Luciano Tarabella (13/12/2010) Modifica questo commento

«Potrei averli scritti io, che sono in profonda collera con lui da quando, bambina, si prese mio padre... Mille e poi mille sono stati i miei perché e non ho mai ricevuto risposta, mille e mille le mie lacrime, ma non una è stata asciugata... e sono ancora qui, all'età di una nonna, a negarne, con tutta la rabbia che ho in corpo, l'esistenza... e poi mi accorgo della mia contraddizione, perché non si può litigare con chi non esiste. E penso a quel suo Figlio sulla Croce, il quale ha rivolto la stessa domanda: "Padre, perché mi hai abbandonato?"
Padre, perché ci hai abbandonati, se siamo tutti tuoi figli? Non lo so, se credo e in chi o che cosa credo... non lo so...»
Club ScrivereNemesis Marina Perozzi (13/12/2010) Modifica questo commento

«Un figlio che "vomita" la sua rabbia al padre, il suo odio ma anche il suo infinito amore sono questi versi in cui, ritengo, l'umanità tutta possa rispecchiarsi quando il dolore avvolge l'anima
Eh si a volte anche io ho parlato così con il Padre non riuscendo a comprendere i milioni di misteri della vita... e della morte
Ricordiamoci, però, che questo Padre ha fatto crocifiggere Suo figlio...! Dove sono le vere verità? Non certo in ciò che gli uomini di Chiesa ci hanno sempre raccontato!
Piaciuta molto e condivisa»
Rosy Marchettini (13/12/2010) Modifica questo commento

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Il tuo segreto (04/04/2010)

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Mamma (17/11/2012)

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Gianny Mirra ha 11 poesie nell'Albo d'oro.

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