Visitatori in 24 ore: 8’371
1081 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 1080
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’348Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Sto,
da questa parte del mondo,
addosso alla pagina
ipnotizzato di bianco.
Tra le dita,
malata d'inopia,
la bacchetta a sfera
persa di magia,
che invoca e implora
caserecci incantesimi
e trasparenze stese a seccare.
Poesia d'oggi,
dov'è il tuo calore di fango assolato?
La tua crudezza di polvere vetrosa?
La tua consolazione ubriaca?
Smarrita come una bambina
al primo viaggio.
Svanita, persa
tra stoviglie sbeccate,
ricordi impagliati,
pasti malsani,
cialtroneria di parole
e amici silenti.
Insisto a cercarti
tra una polvere
e un delirio,
dietro un libro
o sotto una frase.
Non fuggire,
alla nera attrazione crudele
che mi divora il cuore.
Un'assenza la tua,
opprimente e morbosa
da costruire presenza,
che non potrebbe vivere
senza la linfa secca
della mia malattia.
Continuerò a nascondermi
tra le creste
delle tue lenitive metafore.
A svenderti in neri mercati
di rabbiosa malinconia.
A perseguitare
la civetta e la lacrima,
i feticci e le ostalgie.
A tormentare
puri di cuore,
specchi da rompere
e angoli infetti.
A importunare
libertà a riposo,
tramonti sgangherati
e cosce di donna.
Sarà domani questo.
Stasera mi faccio largo
tra miei capelli annebbiati
e intuisco l'incombente
tra non molto del finire.
Sento già troppo impervio
il tuo monte di Venere,
per la povertà dei miei testicoli.
Mi sto morendo.
Nessuno se ne accorge,
eccetto
il pugno di mosche d'oro,
che mi hai regalato
e che tengo strette,
prigioniere nella mano per sempre. | |
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|