Taranta, lu rusciu de lu mare di Dany Blasi (Dialettali)

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Considerazione dell'autore

«Amo questi versi in vernacolo e canti popolari... intrisi di passione, tradizione, amore!»

Inserita il 14/04/2011

Taranta, lu rusciu de lu mare

Dialettali

Na sira
ieu passai
de le padule
e 'ntisi
le ranocchiule
cantare...
Cumu cantane
belle, a una a una
pariane lu rusciu
de lu mare...

Arde
dentro il ventre
il morso
che penetra
la mente...

Danza,
danza,
danza,
la figlia del re
vertiginosamente,
tutto avvolge
e prende...

E vola, vola, vola,
palomba, vola
e vola, vola, vola
palomba mia...
ca ieu lu core
meu te l'aggiu dare...

Vibrano
corde
assordanti,
nell'anima
arsa,
incalzanti
ritmi,
di dolore
e amore...

Lu rusciu de lu mare
è mutu forte
la fiija de lu re
se dà alla morte...

Dany Blasi

01/10/2010 06:13 10| 4814

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Nota dell'autore:

«La Taranta appartiene alla tradizione popolare e folkloristica delle regioni meridionali e alla cultura etnica... musica accattivante e ripetitiva... In particolare questa versione alla musica popolare del Salento e alla Grecia Salentina... Racconta del morso della taranta, che porta a danzare per amore fino alla morte... Alcuni versi del testo originale della canzone, sono qua alternati con miei versi di poesia... pensando di dare un ritmo ancora più originale e diverso al testo integrale...»

Commenti di altri autori:

«Particolari ed espressivi versi in vernacolo, di cui si nota la scorrevolezza e l'intensa originalità...piaciutissimi»

Silvia De Angelis (01/10/2010)

«Spesso ho partecipato alle notti della taranta in salento... adoro il salento e mi piace tantissimo la pizzica, danza ancestrale dietro la quale c'è tutta una storia ed è bellissimo ripristinare queste tradizioni popolari in modo che non si dimentichi mai quello che i nostri avi hanno costruito
Versi bellissimi che me la fanno ricordare»

Shelly Nicole Del Santo (01/10/2010)

«Bellissimo il video, mi sfinisco ballando questa musica... sono salentina e amo sia la danza della pizzica che le sue origini dionisiache... tra l'altro vivo nel paese in cui le "tarantate" venivano portate per essere guarite... mia nonna raccontava sempre di queste donne, qui se ne vedevano più che dovunque altro. Piaciutissimo il ritmo che hai reso tra canzone e poesia, grazie... ah, se posso dare un consiglio, metterei alla fine della poesia la traduzione dei versi della canzone, per chi non è salentino...»

Meteorite (01/10/2010)

«prima strofa e ultima sono prese da questa stupenda canzone pari pari...
in corsivo citazioni no?
'Na sira 'nde passai de le padule
e 'ntisi le ranocchiule cantare
comu cantànu belle ad una ad una
paréanu lu rusciu de lu mare.
Lu rusciu de lu mare è troppu forte
la figghia de lu re se dai la morte
iddha se dai la morte e jeu la vita
la figghia de lu re sta se marita.
Iddha sta se marita e jeu me 'nzuru
la figghia de lu re me dai nu fiuru.
Iddha me dai nu fiuru e jeu na parma
la figghia de lu re se 'ndia alla Spagna
iddha se 'ndia alla Spagna e jeu in Turchia
la figghia de lu re la zita mia.
E vola vola vola palomma vola
e vola vola vola palomma mia
ca jeu lu core meu te l'aggiu datu
perché senza de tia no 'sse po' sta»

Matteo Cotugno (01/10/2010)

«c'è tutto il calore del Sud in questa poesia, tutta la passione, la voglia di riscattarsi di chi non ha avuto che briciole...
bellissima poesia, che conservo tra le più belle.
suggestiva e profonda.»

Salvatore Ferranti (01/10/2010)

«Amo il Sud, profondamente. Sono affascinata e conquistata dal calore delle sue tradizioni e della sua cultura, che seppur sopravvivano con non poca fatica, hanno per questo un valore ancora più alto. Adoro il suo folklore con le sue musiche e le sue danze travolgenti. Grazie Dany per questa rigenerante boccata d'aria salentina!»

Kiaraluna (01/10/2010)

«da uomo del nord non posso che applaudire a questa ché la vita del sud
dove si scopre tuto il folklore e il calore passionale della gente locale, ammiro e stimo molto il sud, adoro le tradizioni e la sua arte grande Dany»

Moreno il Duca (01/10/2010)

«Suggestione di versi che si leggono con lo stesso ritmo incalzante di questa musica del folclore italiano che affonda le sue radici nel passato ancestrale della nostra terra.
Dobbiamo assolutamente conservare e tramandare come preziosi gioielli tutte le tradizioni del nostro Paese!»

Nemesis Marina Perozzi (02/10/2010)

«in dialetto sei strepitosa, la taranta del salento, particolare manifestazione, ben descritta da te, sei super»

Citarei Loretta Margherita (14/04/2011)

«la terra che ci unisce, tra gioie e dolori, rimane una delle più belle, complimenti, mma' piaciuta»

Emanuele Martina (14/04/2011)

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