Sei la mia soglia del dolore
l'ispirazione muta che non lascia traccia dell'amore
una nota acuta risuonata
la falce lunare invano afferrata

Sei un sogno per chi lo vuole cogliere
nel giorno esatto in cui ti vuoi far scegliere
del tuo essere sei la traduzione chiara da interpretare
con la corona da regina ad un passo dall'altare

Giuseppina imperatrice di Francia
invaghita dallo splendore sul potere si lancia
nella piaga di chi sta morendo
e per te sta soffrendo

Sei di Bach le sonate in crescendo
mentre il pubblico sta applaudendo
sei vento caldo e freddo al tempo stesso
che tace simulando l'amplesso

Vorrei tenerti in una mano
senza farti soffocare
ma sarebbe un tentativo vano
sei nata libera per volare

Non sei il mio rimpianto
ne il fantasma di notti insonni e tumultuose
sei la bellezza che ho adorato tanto
tu donna dalle passioni virtuose

Le mie poesie per te cantano
mentre i tasti del cuore sfiorano
neri capelli, labbra audaci
nel mio mondo immerso dai tuoi baci