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Responsabilità sociale
I folli
Riflessioni
Vivon sè stessi, oltre,
i folli
appesi fuori
ai parapetti del coraggio
scavalcato
ad occhi chiusi
e pugni stretti
mentre la vita quotidiana corre
sui binari morti,
scommettono sui giorni
che non riescono a cambiare
facendo il pieno
di paure da nascondere
e ignorare,
funamboli, disfidano le nubi
a galleggiare
ché appar più facile
nutrirsi d'illusioni come pane
e bere fiele
vincere o perdere, l'interiore gravità
e morire
piuttosto che imparare
a camminare.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Siamo noi i folli, quando spendiamo tutte le energie per cercare di volare, sorvolando i problemi da cui dipende la nostra esistenza, rischiando di perdere l'occasione, anziché imaparare a camminare guardandoci negli occhi del cuore e cercare di cambiare quella realtà che non ci piace.»
Commenti di altri autori:
«non riesco a camminare... mi fermo sulle tue parole ed estasiato le guardo... semplici ma profonde... bellissima lirica tanto condivisa»
«Spesso mi sono chiesto se anch'io sono tra i folli... e la risposta è spesso stata positiva... ma il bello è che mi piace essere tra i folli, tra quelli che vivono per volare...»
«certo, per chi vive così, è tutto bello perché costruiscono il mondo illusorio dove vorrebbero essere e lo propinano al prossimo... ma se tutti i "savi" diventassero "folli", e mentre di seguire i binari morti della vita, fatta di sudore e fatica, seguissero le leggi gravitazionali della fantasia... che accadrebbe al mondo? stile molto personale e originale, complimenti...»
«In realtà i cosidetti folli sono stati e saranno sempre quelli che ricchi di articonformismo riescono a cambiare il mondo. Il cuore deve sempre prevalere sulla ragione ed è necessario non aver paura, mai!»
«siamo tutti un po' folle e questa follia è parte dell'esistenza umana... sorvolare i problemi, ma ogni tanto anche cercare di camminare... bisogna alternare le due cose bilanciandole... bellissima poesia»
«Nella loro follia trovano quel senso di vivere... Chiusi a veder scorrere una vita non più loro, osservano quello che dentro gli macera l'anima, quelle paure represse nelle quali hanno trovato un rifugio sicuro... Sapere che non c'è più da mettersi in gioco con gli altri perché, nella solitudine di se stessi stanno bene... Perché cominciare a camminare... Quelli siamo anche noi e tutto quello che facciamo per isolarci dal mondo... Stupenda sentita e condivisa in pieno. Un inchino poetessa e la conservo!»
«Nel tempo s'impara a camminare in quell'accidentato percorso, che propone la vita, esaltandone i pregi, e, in quel caso, volando, ed accettando di buon cuore ciò che proprio non piace... solo così si evitano profondi malesseri interiori, pericolosi per l'organismo... Lirica originalissima, molto apprezzata»
«Un po' di sana follia, voglia di volare sopra le righe della vita quotidiana, energie spese senza intelligenza... sono fattori devianti... forse con l'esperienza si impara anche a camminare... e capire la giusta dimensione delle cose. Molto bella questa tua riflessione che ho apprezzato tantissimo.»
«Verissimo: ci nascondiamo dietro false realtà e vogliamo convincerci che tutto è possibile senza renderci conto che bisogna fermarsi per camminare. Profondissima ed apprezzata lirica.»
«Sempre intense e bellissime le tue liriche. E quanto le condivido! Noi siamo i folli, vogliamo troppo, vogliamo volare sopra il cielo, perdendoci dentro un bicchiere, senza far nulla per cambiare. Stile inconfondibile, trasudano emozioni vivide e sentite. Un abbraccio Anna!»
«Camminare come dici tu è vera crescita ma difficile è il cammino. Volare come pensano di fare alcuni e superare le difficoltà con l'illusione è menzogna... Molto vera e bella!»
«molto bella ma noi siamo sul palco della vita e quindi dobbiamo ballare, anche se alcune volte sarebbe meglio tenere i piedi per terra e guardarci negli occhi, complimenti»
«Sì, è vero, spesso ho provato anch'io a volare... oltre, per non affrontare la realtà. Ho corso tanto, sono arrivata sull'orlo del precipizio, mi sono lanciata allargando le braccia convinta di avere le ali e... sono sprofondata nel precipizio a testa in giù.
Ora, seppur con le stampelle, sto imparando lentamente a camminare. Le ferite fanno ancora male, ma ce la farò...»
«Se stessimo dietro a tutto quanto invade la nostra mente, perderemo la strada per tornare a casa – bisogna invece accontentarci di quello che abbiamo – ho l'impressione che più uno ha e più ne cerca.»
«Forse i folli sono rassegnati, cercano di non immergersi nei problemi e di "volare alto" per cercare di allenire un dolore di cui sono ben consapevoli. Forse la realtà dei fatti è difficile da cambiare. Lirica quanto mai sentita e condivisa. Piaciutissima!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.