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| «Il 1971 fu un anno molto montaliano per me: lessi con attenzione tutte le poesie degli "Ossi", delle "Occasioni" e della "Bufera" (anche per un esame universitario), e poi comprai "Satura" . Pur apprezzando molto la finezza della stesura dei primi tre volumi, penai alquanto a cercare di dare un significato certo a tante poesie (senz'altro per una mia deficienza) . Mi ero convinto ormai che quello stile fosse connaturato in Montale, ma quando lessi la raccolta completa di "Satura" mi resi conto che il nostro grande poeta era capace (in età avanzata) di essere molto più semplice, ed accessibile anche ai giovanotti di vent'anni privi di un acutissimo comprendonio. Maturai la convinzione (credo sbagliata, ma comunque mia) che il Maestro scrivesse in quel modo (durante il fascismo) un po' per necessità e un po' per moda, lasciando trapelare la sua più genuina natura (come più volte accade) solo in vecchiaia.» |
| Inserita il 10/01/2014 |
"Molti con gli ‘Ossi’ preser confidenza,
e tanti con ‘Bufera’ ed ‘Occasioni‘,
ma forse pochi sanno che i più buoni
versi feci con ‘Satura’: pazienza!
Passato quel periodo in cui per forza
dovetti dare prova d’Ermetismo,
celando dietro apposito snobismo
i miei pensieri che la rude scorza
di quel regime egemone, il fascismo,
reprimer pretendeva con la forza
(e nascondersi era giocoforza)
io potei ritornare al mio realismo.
E nacquero dei versi finalmente
semplici e chiari che davvero tutti,
sia pure preservando i miei costrutti,
intendere potesser veramente." | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Da inesperto dell’Ermetismo quale sono, la raccolta poetica di Montale da me preferita è l’ultima, "Satura". Naturalmente, tutti possono, stavo quasi per dire devono, non essere d’accordo con me!
Per i pochi che non avessero mai letto "Satura", eccone un brevissimo esempio, "Xenia 9", dedicata alla moglie morta da poco:
"Ascoltare era il solo tuo modo di vedere.
Il conto del telefono s’è ridotto a ben poco".» |
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«Appartengo alla generazione che ha letto Montale e Quasimodo e Ungaretti e, tra gli scrittori... Pavese... Ondata di emozione grandissima, che mi fa ritrovare i miei maestri... di vita.»
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