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Cammino per le strade
e vedo gente che va
gente che viene
gente che passa indaffarata
e qualcuno se ne sta
col suo telefonino
fuori dal bar
Che fastidio
e quanto mi disturba
questo fatto
e vorrei che non ci fosse
tanta folla
o non ci fosse almeno
questa confusione
che mi frastorna
Mi vien da dire:
Ehi gente
ehi cari cittadini
che avete fretta
perché non ve ne state
a casa vostra?
Questo mi vien da dire
ma poi penso
guardando il mio riflesso
dentro il vetro
della vetrina di una vineria
che forse
anch'io son gente
E se non sbaglio
ma può darsi
anch'io giovanni d
ingombro
e son felice
il suo metro quadrato
di universo. |
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«Continuo il mio gioco imitativo. Prendendo ispirazione da Queneau, da Eco e da Michele Serra, senza troppo impegno, e scrivo ogni tanto una poesia "alla moda di...", tentando di imitare per puro divertimento i modi di poetare degli amici di "Scrivere". Lo faccio NON per prenderli in giro ma per rivisitare ironicamente i loro temi e stilemi poetici, il lessico, i vezzi, le atmosfere,...
Dopo Giorgia Spurio, tocca a Giovanni D. La poesia ovviamente, la dedico a lui che mi ha cortesemente concesso il permesso di pubblicarla.» |
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