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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Purtroppo ci son donne che per amore rinnegano se stesse, la loro libertà di essere donna. Quante donne vengono picchiate, torturate psicologicamente dai loro uomini ed esse continuano ad amarli nonostante tutto...»
Commenti di altri autori:
«Intensa questa poesia che ci parla di un volto nero delle donne. Ben interpretato il tema, chiusa ad effetto.»
«Sono tante, quelle donne, più di quante possiamo immaginare. Vivono nel silenzio per paura, per vergogna, perché pensano sia giusto così. Credono di meritarsela, quella vita da strofinacci, come cani alla catena, lasciati tutto il giorno con una ciotola di acqua stantia e cibo putrefatto in attesa del padrone, che, tra una bastonata e l'altra, magari, distrattamente, allunga loro una carezza... Ah! Potessimo rinascere tutte tigri del Bengala...!»
«Quello non è Amore, ma porta un nome ben preciso: malattia. L'Amore è un'altra storia. Peccato che quelle donne non se ne rendano conto, o se si, fanno finta di non capire e non sapere. Bella e vera, come al solito ti meriti un applauso infinito.»
«terribilmente forte, terribilmente dura... e anche terribilmente bella... La donna ama... un amore sconfinato, un amore anche cieco... persino i pugni sono considerati come carezze... "picchiami se vuoi ma non lasciarmi" solo questi due versi si imprimono nella mente, imprimono il ritratto di donna, di un'anima fragile che accetta le botte, che accetta ogni cosa... che accetta un amore che non è...
è una poesia che entra nella psicologia delle donne che non vogliono sentirsi abbandonate... tanto che accettano anche il pugno ferreo dell'uomo...
«La violenza sulle donne, psicologica e non, è sempre indice di pura vigliaccheria. Questi bellissimi versi scuotono la coscienza e infondono quella sensazione di rabbia difficile da gestire quando si toccano temi di una certa rilevanza, dove la dignità umana viene ridotta ai minimi termini. Poesia da conservare.»
«Nulla giustifica la violenza sulle donne, niente è lecito se fatto con brutalità; la sottomissione femminile purtroppo è ancora molto frequente e questi versi forti, toccanti, intensi lo mettono in risalto in una poesia molto bella nella sua intensità e veridicità. Apprezzata nella sua stesura poetica.»
«Iniziando a leggere questi versi ho pensato, per un attimo, che fossi stata pervasa da un istinto masochista poi... mi sono resa conto che facevi il quadro di situazioni difficili e penose che abbiamo tutti i giorni davanti agli occhi. La famosa sindrome di Stoccolma colpisce donne che amano in modo distorto il loro " carceriere". Bella Poesia.»
«Mirabile descrizione di una realtà di fatto ancora esistente, anche se tristissima.
L'autrice si sofferma su questo argomento delicato abilmente, dando, come sempre dimostrazione, d'intensa ecletticità e profondo spirito d'osservazione
Apprezzatissima lirica»
«Una tristezza inimmaginabile in questa poesia ove la donna per amore è costretta a sottomettersi – sono piene le nostre case, ma solo pochi casi escono all'aria aperta. Molto molto sentita.»
«L'atto più abbietto che un uomo possa compiere e purtroppo donne che subiscono senza trovare né forza né coraggio per ribellarsi al sopruso. Poesia denuncia molto vera e molto forte. Bellissima.»
«in questa poesia si affronta il tema della cosiddetta "Sindrome di Stoccolma" è patologia, purtroppo inconsapevole, sono persone che andrebbero aiutate ... brava Rosy!»
«poesia molto forte, ma molto vera. io penso che le donne non dovrebbero ma rinunciare ad essere se stesse, nemmeno per amore... ma la realtà è molto diversa. apprezzatissima.»
«Ahimè, esiste ancora, purtroppo, questa assurda realtà. La donna spesso oggetto dei capricci maschili. Riscattarsi, per loro, sembra utopia. Bellissima poesia dai toni forti e profondi.»
«Purtroppo è una realtà, donne picchiate, maltrattate che però per amore si sottomettono... Poesia che mi fa pensare molto, anche perché anche io ho scritto molte poesie simili... Grazie per avermi donato la tua poesia, perché questa serve a tutti noi a ricordare ciò che succede e non scordarlo mai... Sei tu ...»
«Stupendi versi che cantano con dolcezza un amore che si vuole a tutti i costi. Purtroppo non condiviso il pensiero di queste donne e ce ne sono tante, che credo siano innamorate non della persona ma del pensiero dell'amore, nel desiderio di non perdere quella persona e sono disposte a tutto, a sacrificare se stesse, i figli, la propria vita, la propria identità, il proprio orgoglio. Ora dico, è questo l'amore? Certo che no, ci si innamora di ciò che un uomo ci da e non per quello che non ci da. Stupende le tue riflessioni e la sensibilità con cui abilmente scrivi. Sempre con immensa e sentita stima, appalusi da me e da tutti. Sei nel cuore Rosy»
«Una riflessione che darebbe adito a d aprire un gran dibattito... le donne hanno anche questa capacità di amare estremo... donano se stesse per l'uomo che amano... e spesso soccombono alla loro padronanza. Ma in fin dei conti cosa sarebbe l'uomo senza una donna... ma la donna piu' sognatrice ma anche realista saì affrontare la vita nelle sue emotività spesso anche le piu' segrete. Un aspett sociale che andrebbe analizzato... ma condivido il tuo pensare e trovo questa poesia molto molto bella. Apprezzata moltissimo»
«Amore sottomesso ovvero masochismo femminile, questo è il fenomeno, niente affatto inusuale, che la nostra poetessa, sempre attenta al sociale, esamina con la consueta maestria. Lirica che si pone su due piani con versi ora di una dolcezza infinita, ad indicare l'amore assoluto di schiava, ora aspri e crudi come la violenza di cui è succube la protagonista. Struggente questo caracollare tra amore e perdizione, dolore e desiderio di amore in attesa della agognata punizione. Drammaticamente originale e dolorosamente bella. E' il tuo anticonformismo che ti rende grande, Rosy.»
«Sì, purtroppo ci sono donne che purtroppo per amore subiscono tutte le violenze senza reagire e purtroppo ci sono uomini che trattano con violenza le donne approfittando del loro amore. Intensamente profonda. Stupenda.»
«donne che per immenso amore, o a tal punto deboli soggiogate da vivere l'inferno, bellissima poesia che tocca il cuore espressa come sempre di elevata sensibilità inchini ROSY la conservo»
«cara rosy in questa poesia vedo il volto delle molte donne che subiscono la furia di mariti, uomini della peggior specie neanche le bestie e gli animali arrivano a tanto, le molte donne che si piegano alla forza che non parlano ma subiscono in silenzio queste assurdità bestiali e mantengono il loro posto in silenzio nascondendo le lacrime poesia commovente, piaciuta»
«Con abile maestria la nostra autrice ha affrontato un aspetto dell'amore che potrebbe aprire benissimo un ampio dibattito per la sua cruda realtà... versi intensi che fanno molto riflettere sugli aspetti estremi dell'amore che poi in fondo amor non è...Meravigliosa Rosy, come sempre.»
«...e qui ne avrei cose da dire donne trattate come bestie insultate picchiate amore? non si possono amare uomini simili sono da denunciare poesia sensibile che tocca un tasto molto delicato profonda e bella»
«Non penso che si possa continuare ad amare il proprio carnefice. Forse molte donne non possono cambiare la propria vita perché non ne hanno i mezzi... forse si illudono che tutto vada bene, anche se invece tutto va a rotoli... chissà...forse non vogliono aprire gli occhi... il fatto è che è assurdo pensare di compiacere in tutto e per tutto chi effettivamente neanche t'ama. Profonda riflessione in poesia.»
«Un amore che, costretto ad amare da un cuore che non vuole sapere ragioni, riesce anche a farsi fare male, molto male, pur di allontanarsi da un sentimento che, altro non è, che prigionia. Purtroppo, come ben descrive l'argomento l'autrice, quando si è innamorati davvero, è difficile accorgersi del male che si fa alla stessa vita e quando ci si accorge... è troppo tardi. Tardi per riprendere quella strada che, pur con fatica, appare ed è sempre più luminosa del passato. Versi che scivolano intensi e colmi di rabbia quanto di malinconica rassegnazione, quando nel momento in cui si potrebbe capire che non è amore, si finisce invece, col soccombere a questo sentimento meraviglioso quanto distruttivo. Splendida!»
«Tossicosi d'amore... un tempo si era sottomesse perché lo imponevano le convenzioni sociali, oggi ci si può sottomettere solo per amore... un sentimento profondo che lega indissolubilmente l'uno all'altra, creando una dipendenza che non conosce i confini della sofferenza. Versi sempre molto umani e capaci di suscitare riflessioni profonde.»
«Purtroppo nella realtà succede spesso che rapporti come quelli descritti dalla poetessa, durino una vita. Ma si sa anche tra la vittima ed il carnefice nasce un rapporto indissolubile perché non può esistere l'uno senza l'altra. L'incapacità di prendere in mano la propria vita si manifesta con la scusa "ma io lo amo".»
«indubbiamente una poesia dai toni forti, duri ma imploranti, versi che lasciano che chi legge tocchi con mano quasi una realtà, e dico tocchi con mano proprio perché la poetessa riesce ad esprimere talmente bene che il lettore assiste come se fosse assiso in prima fila alla scena... bellissima»
«Versi duri, penetranti, direi estremi per connotare un legame di radici antiche, soffertamente vissuto pur di conservarne il profondo significato. Originale l'espressività dell'autrice che anche in questa lirica nulla mai concede a facili e banali plausi. Bella»
«incredibilmente vera nella sua cruda realtà...quell'aspetto femminile che fa cedere ad ogni tortura in nome di un amore... l'incapacità di staccarsi dal proprio uomo donandogli anche la propria anima. Bellissima.»
«E' vero... non ne posono fare a meno... sono come invischiate nel loro sentimento... tra paure... che tutto possa cessare... tutto abbia un punto di non ritorno... e allora continuano nella loro sottomissione... cara Rosy... troppo vera la tua riflessione...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.