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«Ricordo che un nostro grande Presidente, il ligure Sandro Pertini, era molto fiero di avere come segretario l'avellinese Antonio Maccanico, perché, disse una volta, gli Irpini sono di origine ligure. Qualche tempo fa ho infatti trovato, in "Wikipedia", alla voce "Liguri" , un dato: nel 180 a. C . i Romani deportarono ben 40000 Liguri (un po' ribelli) nelle attuali province di Avellino e di Benevento; essi, naturalmente, in quei luoghi si moltiplicarono (mescolandosi alle popolazioni locali) nel corso dei secoli. Sono nato ed abito in una cittadina a 15 chilometri ad est di Napoli, che guarda più agli schivi monti dell'Avellinese che alle sdolcinate bellezze partenopee. Ho sempre amato, fin da piccolo, quella verde Irpinia e, da adolescente, anche la lontana Genova. Secolo dopo secolo, tanta gente è scesa dalle montagne irpine, e molte persone si sono fermate in pianura, senza arrivare a Napoli; probabilmente alcuni miei antenati (del ramo paterno) erano di origine avellinese e, di conseguenza, ligure. Ciò spiegherebbe in parte anche il mio carattere (riservato e un po' scontroso, ma anche tendente alla ricerca di qualche vagheggiata perfezione e dell'impegno serio), molto simile a quello degli Irpini e dei Liguri.» |
Inserita il 15/01/2014 |
Dalla pianura dove il sole batte
e che il vicino mare non lambisce,
a te leviamo, verde Irpinia, gli occhi,
come a santa che grazie ci elargisce.
Quando vogliamo conservare intatte
le parole che un dio ci suggerisce,
se nella piana abbiamo troppi intoppi,
i monti tuoi il cuore concupisce.
Tu sola sai trovare frasi adatte
per chi la piatta terra rincupisce;
sai dare il paradiso: io lo conobbi,
e quando ti rivedo rifiorisce. |
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