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Responsabilità sociale
La Suicida
Morte
Non c'è motivo perché io resti
non v'è ragione per cui vivere
Altrove dirigo i passi
volgo lo sguardo all'orizzonte,
lascio alle spalle un passato
che ha lacerato l'anima,
quest'anima che solo
amore chiedeva
ma mai ha ricevuto
Ora,
Non aggrappatevi alla mia veste,
lasciatemi andare
oltre il mare
Non fatemi santa
voi che mi avete ignorata,
non riempitevi gli occhi
di false lacrime
e la bocca di parole
prive di senso
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Il suicidio è un dramma per chi lo vive ma anche per le persone che restano e si pongono mille domande davanti ad una scelta così disperata. Ci si chiede in che cosa si sia sbagliato a come non si sia riusciti a captare i segnali di un'anima disperata. Commovente e tristissima.»
«"Non aggrappatevi alla mia veste... ma lasciatemi andare..." un grido contro l'ipocrisia di coloro che ci hanno ignorato e solo quando non ci saremo più ci piangeranno... Intensa parole dense di significato.»
«Lampi di dolore nella notte della disperazione... che la vita troppo spesso ignora. L'anima, ferita morte, non vede via d'uscita che non l'illusione del totale oblio... Ma la vita è un dono unico e irripetibile che non può e non deve essere gettato via per colpa dell'indifferenza e della falsità...vivere, a dispetto di tutto,è sempre la miglior rivincita. Versi che gridano dolore, intensi e commoventi, sentiti e apprezzati infinitamente.»
«è una bella poesia ma avrei dato un barlume di speranza, una speranza che anche in questi tragici eventi deve esserci per dare ancora possibilità di vita. Nella sua grande tristezza resta una bella poesia»
«Quella ipocrisia... quella falsità...quella indifferenza... che porta a lasciarsi andare... Ci si accorge sempre dopo del dramma degli altri... ma intanto val sempre la pena di ammirare i colori della vita... qualunque essa sia... Molto bella.»
«sì... struggenti e duri versi, ma anche tristi! di chi non è accettato quel che è chi più volte è criticato per quel che è chi è a lungo dimenticato per quel che è chi... purtroppo ha deciso che è... il momento di non più essere! Molto bella.»
«Mi sembra una denuncia all'indifferenza che spesso ci circonda questa tua... lascaitemi andare... chissà perché ho sempre creduto che debbano accadere le tragedie per render comprensibili i nostri segnali... Molto bella!»
«Dolore. disperazione, angoscia... per un dramma che si consuma nel cuore e talvolta finisce in tragedia... Ma credo che la vita è un dono che dobbiamo amare con forza e coraggio... nonostante tutto!»
«E' l'ultimo grido disperato di chi forse morire non vuole veramente ma vuole semplicemente far sentire che c'è... che esiste... che vive anche se tutto intorno pare ignorare quel suo essere... Così ho voluto leggere questi versi estremamente drammatici...»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.