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Ogni 27 Gennaio ricorre il giorno della memoria in ricordo della Shoa. Questa poesia, a suo modo, ricorda quel giorno. La parola Adorno è un aggettivo ma anche il cognome di un filosofo ebreo/tedesco che, in contrasto con Paul Celan, affermava che dopo Auschwitz non si poteva più scrivere poesia. Sono dalla parte di Celan. Uso la terribile frase tedesca - Arbeit macht frei-, vergogna per un popolo, ma anche in tedesco -Alle Menschen werden Bruder- verso di F. Schiller redenzione di un popolo e dell'umanità. Ripreso da Beethoven nell'Inno alla Gioia. Ora Inno Europeo. |
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Adorno di orrori il mondo nega la parola alla poesia
alla vita, incenerita, che cerca la verità nel cielo;
dietro quel cancello scuro, dietro quelle scure parole:
-Arbeit macht frei- il lavoro vi rende liberi, si maschera
ingannevole la morte; in fumo la vita disprezzata
numerata nella banalità del male; negato il nome,
lasciata ogni speranza: bambini in prima fila cantano
nell’assurdo gioco che uccide; un bimbo che ride è lirica,
un bimbo spaventato poesia epica: che poesia è la vita!
Adorno di barbarie il continente brucia libri e persone
stupra e tortura parole nella lingua di nobili poeti e
quanti, filosofi e musicisti, si rivoltano nelle tombe
cercano una torre alta e giù da lì verso il cielo di fumo;
dies irae, dies illae! da dove verrà il giorno che ci liberi
dal male? Suoneranno le trombe che scoperchieranno
le pesanti lapidi dei celesti cimiteri, e ritorneranno i nomi
come libere parole, quelle parole che liberano dal male
-Alle Menschen werden Bruder- tutti i nati siano fratelli
la voce fraterna di Friedrich Schiller s’alza negli stessi cieli
che berranno fuoco e fiamme e il latte nero della morte;
prima che il fratello poeta Paul Celan in solitudine cosmica
trovi un ponte alto sulla Senna da dove possa a piene mani
lanciare versi e vedere fiorire e passare la rosa di nessuno
che è negli occhi di tutti: come vera poesia che vive! |
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