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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’251Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Mi tocca quasi sempre d’essere
anche quando non vorrei
e mi tocca amare
per disperdermi nel vuoto
e colmare il vuoto
tra l’inizio e la mia fine.
E allora amami
per quel che non sono
per quello che oggi siamo
nell’attimo che resterà.
E allora
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Torniamo, dicesti
alle cose più vere
ai conflitti interiori della povera gente.
Snoccioliamo il patema dell’anima
le assenze private
sull’inventario dei natali Negati.
Eh no, amico mio caro
le cose più vere, si commuovono sulle sedie che
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scompariremo
sì - la verità ci attende
spariremo alla vista
per essere altro: forse
vaghezza di nuvola o
sorriso di fiori
saremo
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All’ombra d’un raggio sfuggito al sole
giace dondolandosi un tenero fiore
si infrange nell’assoluto silenzio
donando al cielo il suo muto evidenzio.
La realtà giace nell’angolo, in attesa
osserva, quasi inerte, l’apatico respiro
nulla scalfisce
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Quel flash di vitalità
sovente riesce ad elargire un amaro sorriso
arrampicandosi sugli specchi
pur di ritrovare quell’attimo tremendo
che oggi può soltanto dipingere in bianco e nero
quella parete dove una volta le risate si sprecavano
in quel
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Deluso dagli approdi scelti noti
che sicuri ritenevo nel passato
questi ultimi miei pochi desideri
ad una nave anonima senza nocchiero
ho da oggi per il futuro qui imbarcato
lasciando così all’onde al mare al caso
quella sua ignota a me
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Si rannicchia in modo compulsivo
nella latrina d’efferatezza
colui
che demoniaco
del male soggioga arte
Si leva una
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“Signori, io mi trovo all’Altro Mondo!
Vi giuro che si sta davvero bene,
si vive in modo splendido e giocondo
lontani dai problemi e dalle pene!
Quaggiù non c’è politica infingarda,
né scioperi, ne truffe regionali,
nessuna tassa, equanime o
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Parole
mute
gridate al cielo
dicono tremori
di un tuo sguardo...
Avvinghiato
alla tua anima,
recito speranze
e verità irreali...
Follie respiro
dinanzi ai tuoi occhi
e cuori si straziano
per tanta luce riflessa...
Le tue labbra
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| Quando sei volto nel vuoto né cuore né occhi né parole
e scrivi a toccare la morte sfiorando il nulla col nulla
come uno sbocciare lento di fiore nella gelida notte.
Sei la tristezza di questa strana sorte al brillare delle stelle
Sei quello che non
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Quanti chef ai fornelli che si alternano sui canali
per grandi sfide culinarie a stuzzicare gli appetiti
ma chi non ha niente in cassa con l’immagine poco ingrassa.
Son ricette da appuntare con le dosi consigliate
e allor pronti a partire accendiamo
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Per lo più ripetuti attacchi
assoluti forsennati tentativi
di paritetici intimi soliloqui
è così che adunchi s’arriva
a
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Se i soffi, le onde, le bufere di parole
possono essere confusi per semplici suoni
assordante è ciò che oggi proponi,
questo silenzio attonito, sconvolgente
pieno di tutte le contemporanee lacerazioni,
un replay, che passa come immagine fugace
che,
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| Ladra di luce,
che speravi?
Raggi di sole
contro fregi e dolori?
Furfante di vita,
che cercavi?
Spiragli di cuore,
contro lembi d’anima?
Qualsiasi cosa,
rubata a scrocco,
ti rissucchierà l’anima,
ti spegnerà il volto.
E quando
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| Oscillo insieme
col ramo di ciliegio
e assecondo
zefiro da ponente
come d’aria che ondeggia.
Il canto
di cardellino ansioso
mi intriga oltre la pena
in questo inverno
che si gela nel petto
mentre con le ali tese
spicco il volo lassù
ove il
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| Discorrendo tra sé e sé,
nella plumbea sera
del dì di Giove.
Qual cupo soliloquio
nella soleggiata casa
de’ suoi
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| La tenerezza ha vie sconosciute
Intraducibili nella lingua dell’indifferenza.
Il capriolo guardingo
che dalla riva del fiume mi osserva
sospende il mio passo.
Un attimo e il mistero
della trama vitale
ci immobilizza.
Il mondo e la sua
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| Surplus di pace indotta
tra le mura stanche
di raccontare col silenzio
mentre fuori l’aria addormentata
lontana
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| Trasparenze di mare
che bagnano il cielo
nel primo chiarore
dell’estate,
lentamente oscurate
dal pudore di una
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| Nella penombra
della tua camera
nuda sfiori
in fiore
la luna
Sotto un lenzuolo
di petali di rose
scolpisci forme
come dolci d’amore
le mani e le
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Vi vedo correre e ciarlare
correre e ammazzare
correre e scemare
lentamente,
inesorabilmente.
Tutto è sotto gli occhi
di tutti
ma nessuno vuole vedere,
si assiste all’imbruttimento
impotenti
mentre le stesse facce
le stesse vite
le stesse
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Dove va il Sole
quando il cielo è vestito
da una bigia coltre di nubi
e s’irrigidisce l’aria opaca
incalzata dal gelo,
e la neve graziosa e leggiadra
riveste tutt’intorno
con il suo candido manto?
Ecco, il turbinio del vento avanza
e il
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Apri il cielo
ed apri il mare
nessuna goccia
può passare
Apri il vento
ed apri il fiume
qualche fiore
sboccerà nel sole
E se l’inverno
soffierà la neve
germogli di rovo
qui nel cuore
Le spine cadranno
sulle ferite aperte
di una
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Il seme della cattiveria germoglia senza sole,
non ha bisogno d’acqua e fertili concimi,
si nutre solo d’odio, rancori e facili vendette,
si drizza subito tenace soffocando tutto
e con grandi foglie sparge ombre nere essiccando rose.
Anche i
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Questa è la storia de ‘na famijola
che vive in de ìna casa un po ammuffita.
Checco, er marito, e la moje Lola
eppure quer
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Ricordi, dolori, passioni
vagano senza sosta e senza tempo
nella tua mente assente ai più
Parlano di un passato
andato,
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| Buia è la notte senza luna,
tutto tace,
regna la pace.
Silenzio ovattato dal manto di neve,
che copre le case,
alberi scheletrici,
piegano
le braccia al gelo.
All’albeggiare,
tutto riluce
di bianco candore,
nelle case
camini
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Sento solo pace dentro,
gli occhi s’inondano d’azzurro
in questo mare
che libera i desideri al vento.
Sono lì
onda accarezzata dai riflessi,
spuma che veste la rena,
bianca e gioiosa come sposa del mare.
Sono solo un granello di sabbia
che
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So di aver sbagliato
per un senso insensato
se per una folle notte
tutto ho tralasciato ...
forse per paura di cadere
sotto un cielo da inventare
in cui le stelle hanno lacrimato
il brillio d’un addio predestinato ...
ed il sole non è
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| Ci sono ombre dove ci appoggi l’anima
e te la dimentichi
fino a lasciare che la nebbia si spenga
sull’orlo della luna.
Frasi sussurrate al profilo del baratro
che compare sulle palpebre chiuse
dal peso della notte.
Un abbandono allo splendore
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| Cade la pioggia intensa
nel tempo avverso
e fa tremolare l’animo inquieto.
Nella flebile luce del mattino
uno strano
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Bello è l’amor mio agli occhi miei
quando sorride e nuovi verbi crea
con labbra mute e l’iride di luce
Della sua pelle direi che sprizza gioia
da ogni poro ma al suo sguardo no
tale espressione di certo non si addice
Bello è l’amor mio quando
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e, tu ieri
giovane speranzoso di un futuro migliore,
di un mare da bere senza idrocarburi,
di un cielo azzurro senza buco di ozono,
di un prato dove fiori non siano gia`morti,
di citta`con decente vivibilita`urbana, e
tu ieri,
democrazia popolare
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| Figlio,
chi darà luce
ai tuoi passi di vita
e sosterrà il peso
dell’imparar le cose del mondo?
Tuo padre.
Figlio,
chi ti rimboccherà
la coltre celeste su i
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| Matera, effluvio divino
città di tufo e di Sassi, parca e millenaria
conglomerato di fitte abitazioni
simile a un’immenso gruviera o un’alveare,
misticanza di antichi pastori
che percorrono da sempre
aggrovigliati tratturi
e polverosi
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| Non voglio essere poeta,
non si resuscita un morto
con la poesia;
adesso stammi ad ascoltare,
oh mia musa prediletta,
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Attimi di fugace malinconia,
voci assopite da sensazioni offuscate.
Parole sussurrate da echi lontani
si rincorrono nel vuoto di uno spazio.
In un mare in tempesta navigano
suoni e ricordi che,
cullandosi su un’onda,
si lasciano
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rivolti convenzioni
ti affidi all’inaspettato che
abita ogni tua cellula e sangue
rovesci il senso
del mondo:
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non parlano le parole
si guardano allo specchio
si dimenticano della bocca
e lasciano agli occhi
la fine interminabile di un respiro
non parlano le parole
si nascondono
dietro quella siepe di intrecci
dove vedere e sentire sono una trama sola
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Ti bacio con quell’amore che mi entra
nelle vene, bacio le labbra rosse e nella
mia anima prodigi fanno impazzire il cuore.
Amami con quella tenerezza che avevi
quando la tua vicinanza mi era indispensabile,
con la rugiada sensuale della tua
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Mi appaga il sogno
In lunghe notti senza luna.
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Amo l’odore della pioggia
prima e dopo il suo arrivo.
- E le nuvole leggere -
-
Le riporterà il vento? O il silenzio della neve
a coprire il mondo del suo candore
ogni cosa dorme di un sonno più
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E’ un filo sottile di malinconia
il miele d’acacia dei tuoi occhi
neri come la pelle in ebano
da dove mi mandi le tue foto
Al limite d’un deserto subtropicale
insidioso quanto il mio suburbano
i tuoi disegni raccontano luoghi
mai visti e
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| avrò un silente grido
cristallizzato attimo
al nugolo di sete che dissolvi
al punto cieco e sempre
sempre a sfiancare,
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Le note musicali
di una fisarmonica
si propagano
nel silenzio della notte.
Il sangue delle mie liriche
corre affannosamente
dietro alle parole d’amore.
Ti amerò
fino all’ultimo giorno
della mia vita.
Le note musicali
di una fisarmonica
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Ho l’immagine di te che sorridi
mi martella gli occhi e la mente
e scivola giù nel ventre
dove sento l’eco del tuo amore.
Ma adesso balla con me
questo Tango d’altri tempi
avvinghiati ai lembi
della mia pelle che trasuda di te.
Balla con
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Gli alberi spogli, da brina imbiancati
privi di vita, gelidi ricordano
torridi amori ormai accantonati,
che certo pur col
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Ha un posto d’onore
nei giorni di festa
e vien preso d’assalto
in un "Carpe Diem" inesorabile
dove ogni pena esce di mente
e tutte le bocche hanno un sorriso.
Durante le nozze intorno ai tavoli
si elevano calici, si associano sguardi
e si
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| A ritroso si muovono silenti
sospesi nel tempo a cui appartengono,
sognanti di bisogni inesistenti
avvolti da incertezze che li sostengono.
Incessante mutamento
camminando a piedi scalzi
a soffrir le piaghe
impazienti dell’arrivo...
Cos’è
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| Oltre la siepe, giace,
uno dei mondi incantati
lì risiede la pace,
sguardi di pianto velati.
Parlano i marmi incisi,
ritratti da vasi e fiori celati,
cori soavi di mimose e narcisi.
Onoranze per corpi murati.
Bronzi che s’ergono al
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| È pura curiosità
che sospinge
a pensare di trasferirci nel punto
ove finisce l’orizzonte
per vedere se la forza gravitazionale
fa vibrare i cuori
quando si resta sospesi.
Senza andare oltre
sostare
anche solo per il tempo che vive una
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| È bello quando gli altri
appezzano quello che fai
è un’emozione forte
veramente speciale
accorgerti come le
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| In mezzo alla neve
c’è una macchia rossa
la sua vita è breve
quella sarà la fossa
Ha conosciuto il gelo
e di freddo ha tremato
ora osservando il cielo
sa che tutto è terminato
Ricorda i giorni felici
quando il sole la scaldava
l’acqua nelle
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Cielo d’inverno
minacciose nuvole
tormentano l’anima
Vecchio barbone
ha
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Sul finire dell’estate
in una notte di plenilunio
Ti condurró in riva al mare.
Sul finire fell’estate
Ti regalerò una stella
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Fanny |
20/01/2019 10:05| 404 |
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Che nessun se la prenda a male
oggi ho gran voglia di celiare
e di Lucilio redivivo quel suo
calamo satirico in questa nuga
intendo usare: sì è un fatto
conclamato ma non ne son io
disperato che sol due o tre anime
buone del mio poetar si
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Al cambiamento rivolgo istanza
apostrofo il passaggio ad altro stato
...brado, affinché permanga
anche una diversa
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E’ certamente ultima
da giovane scienziato
ad essere un adulto
io sono condannato.
Non so se mi conviene
oppure la rimando
ma dentro queste vene
riposa il maturando
scudiero e cavaliere
del tempo ormai scaduto
e sopra un palco vergine
ancora
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| Ho trovato una porta segreta
sulla soglia del cuore
dove dentro avevo nascosto
i miei sogni e desideri più belli,
dove andavo ad accucciarmi la notte
con le ali dell’anima chiuse
a protezione ...
ma poi è giunta una voce
che mi trascinava
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| “Mi sono avvicinato alla tua bocca
per darti un bacio, ti sei rifiutata!
Ti chiedo scusa se ti sei offesa,
è stata
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| (ma ti sento sempre vicina...)
Passo
lunghe ore
in attesa
che taccia
questo silenzio...
Ho in mente solo te
e certe memorie
riaffiorano
come scogli appuntiti
a scarnificare speranze,
ad abbattere verità...
Mi basta
per ricordare
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334423 poesie trovate. In questa pagina dal n° 29221 al n° 29280.
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