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Poesie pubblicate: 361’250Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Invisibile
impalpabile
mi segui
ogni dove
con me piangi
o sorridi
o mi spiani
la via.
So che ci sei
come uno
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Dietro quel muro grigio
circondato da filo spinato
e l’acre odor di morte,
nasce una rosa,
una rosa per ricordare,
una per non dimenticare.
Folle... folle... folle idea
di un belzebù incarnato.
Pazzia omicida!
Ha ucciso, trucidato,
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Strabiliante sognare
tra un pezzo di cielo
e barlume lunare!
Mentre la voce del vento
arroventa
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Del viaggio tra perdizione e malinconia
v’è debole traccia ormai nella memoria
E’ tempo di rinascita e del discorrere
_ in solitudine _ dei mali della vita
Ora io amo. Non più chimere.
E l’Anima sempre escogita mille acrobazie
per fuggir timori ed
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Un ansimare breve dietro l’angolo della vita,
uno scontrarsi di bottoni non sempre nelle asole,
uno stridio di freni deviati all’ arresto, un’alba scura e
un grido di dolore per una umanità defraudata,
un incontro di anime pronte alla sfida,
un mare
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Le peregrinazioni della mente
quand’ella vola libera da sola
a volte mi sorprendono talmente
che resto senza neanche una
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Stride il fiume di maschere, e la piazza
si gonfia di scintille e di profumi
intorno al fuoco il carnevale impazza
con
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| Guardo l’immenso infinito
passando da silenzio a silenzio.
Luccicar di rugiada,
stelle del mattino catturano
gli occhi
distratti da pensieri.
Mi incanta magica natura,
mandorli a gemme
sprizzano soave fragranza,
l’aria s’inebria di profumata
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| Affiatati in un volo d’amore che non teme ostacoli,
siamo parte di un infinito crescere tra i ramoscelli di una vite immortale.
Sfioriamo il tempo nello spazio di attimi conseguenti al nostro vivere,
un po’ zoppicante,
quando sopperiamo all’ala
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| Ho scritto di te, di noi,
gocce di musica e luce,
mentre la pioggia batte
sui vetri opachi.
Lenta nenia
che concilia il sonno,
mentre l’alba spunta
e una valigia mezza piena
attende il suo posto in treno.
Si innalzano uccelli in volo,
in cielo
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Corri per il bosco
lasciando tra gli alberi ricordi.
Senza voltarti neanche,
senza darti vinta,
scappi veloce, in silenzio
da ogni dolore.
Senza rallentare o riposare,
per trovare la pace ideale,
risanando ciò che s’era disfatto,
riacquistando
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Invecchia bene il tuo sorriso,
tiene ancora quel vizio di nascondersi
dentro una guancia,
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Un sussurro nell’anima
si posa sul cuore
mentre senti pian piano
lenire il dolore.
Non è un’ombra, che lascia la scia,
ma una voce nel silenzio,
una mano che consola
una presenza silenziosa, che fa compagnia.
Forte e sicuro
è il suo
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| Adesso tocca a voi giovani leve
l’ambiente triste e torvo a districare.
Aveste scarso il nostro patrocinio
negli anni in cui sfilammo presto innanzi.
Poi giunse intelligenza artificiale:
quell’artificio che recò la scienza
portava a ben sperare in
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| Cosa è rimasto di noi?
Ci siamo divisi i mobili, i piatti, le fotografie
Ti ho lasciato la trapunta
forse avrai freddo...
Mi hai lasciato l’auto
potrei raggiungerti velocemente se...
Non abbiamo separato i conti correnti,
lo erano già
come gli
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Venne quella notte
con leggiadria danzando
e gli occhi suoi
gareggiavan con le stelle
dalla sua bocca
un canto sì
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Circondami di gesti e di parole e
con le stelle scolpisci la mia fede,
di carezze intense profumami di te,
e con il vento in poppa naviga con me.
Raffina la fragranza e cantami una
nenia nella valle addormentata,
esulta per il privilegio
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Un tempo all’orizzonte scorgevi il tuo futuro,
che affrontavi con grinta e a muso duro.
Ora sulla linea del tramonto
vedi riemergere solo il tuo passato,
fatto di effimeri successi e cocenti delusioni.
Tutto è silenzio,
nemmeno il mattino,
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Attenti al tempo
stona di tanto in tanto
qualcuno muore
e gli si da un perché
per altri ancora
ci si chiede ...
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Occhi velati assenti non
vogliono vedere ciò che
accanto a loro sta per
avvenire.
Cuori di madre doloranti
figli strappati dal loro
grembo, crudeltà umana
senza discernimento
Fiori recisi, bimbi innocenti
pianti sommessi,
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| Sulla collina, dormono
le greggi di viandanti
sorda la notte al suo silenzio
s’intravvede il sogno
come una pietra oscura
la terra s’addormenta
- quale scrigno è la memoria? -
dove ai pascoli c’è neve, più lieve
in questa fredda valle
è il
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| sarai o già sei musica e luce
se vivi per il bello
che ti fa vibrare le intime corde
pensi è un miracolo questo
fagottino che ti trovi in braccio
che dorme come un angioletto
nessuno potrà strapparti
il bello che hai già dentro
che ti
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| E adesso sei fra desiderate spine
nutrendoti di gocce di purpureo sangue
là incatenato
non più schiavo della tua
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Disse il leone all’asino
“Amico sei un cavallo!
Hai una voce magica
e io che sono franco
lo firmo e te lo avallo.”
Il ciuco abbindolato
cavallo si convinse
e fiero ed orgoglioso
gran nobile si finse
ma quando la consorte
somara per
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Già vecchio prossimo a partire
dove poggerò le mie residue forze
per affrontare questo ultimo viaggio:
su due piedi,
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Mi misi a letto un quarto a mezzanotte,
in preda a una terribile stanchezza,
però, non chiusi occhio, quella notte,
perché nel cuore c’era l’amarezza!
La sera stessa avevo litigato
con una donna, splendida, sincera,
che, con il tempo, ha sempre
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| Finita è la pioggia scrosciante, pervasa, si sente nell’aria
portare un fresco sentire, di chi, perso,
si aggrappa al cammino
porta le verdi speranze
posture di antiche tempeste
lasciate nel vento, parole di niente.
Assonnato, un timido sole
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| (amore che stupisce)
Sento
in me
qualcosa di forte
ma leggero e trasparente
come nuvola
che il vento trasporta
al di là
di ogni barriera...
E’ un mare che inonda,
rapisce,
stupisce,
ammalia le ore
che lente passano
in attesa di un
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Stanotte non dormi mamma
piangi e vegli la tua sorte.
Batti i piedi con violenza
che al mio orecchio giunge
come rullare di uccello d’acciaio
prima di innalzarsi in volo.
Non dormi perché scoraggiata
da oscure nebbie di dubbi
da verità
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| Shht! Ho sentito
ruminare gli antichi
lamenti tra i sospiri
degli astri infuocati.
Dal cosmo l’interazione
con il caos, le scintille
del contatto tra l’essere
e il suo esser - ci. La negazione
della positività, la materia
scura, vuota, pesante e
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| Poesïa è l’ansia, lo spasmo, la spina,
il vecchio curvo che nell’acre ascesa
sfidando il vespro esorcizza la resa,
è il grande gelso che non gemma più.
Poesïa è madre che senza più lacrime
afflitta fissa due sfuocate foto
dei figli spersi in un
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In un’epoca lontana,
nel tempo indefinita,
una giovane fanciulla
fu illusa e poi tradita
sedotta con l’inganno
dal supremo del Tridente,
Poseidone, Dio del Mare
irascibile e potente
La collera di Athena,
per natura bellicosa,
si rivelò
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E quella smemorata sarei io
eppure qualche cosa ricordo...
c’è qualche cosa nascosto, qualcosa qui dentro.
Voi lo negate
forse, non vi ricordate bene
ma io c’ero e ricordo
come chiamate la mia malattia...?
Pazzia?
La mia memoria va, la mia
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| E’ notte fonda, fischia il silenzio
nelle orecchie...
nient’altro... nessun rumore
mi avvicino ai vetri, sposto la tenda
ti vedo sul nero lenzuolo del cielo,
dove risalta il tuo profilo lattiginoso
e illumini il buio,
sei la regina e padrona della
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| È fuori il presente,
un legno bagnato dalla pioggia
si gonfia in movimenti millimetrici.
Il presente vorrebbe stendersi e
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| Cosa
pensare
di questa vita?
Che
come prigionieri
in un mondo alieno
alla deriva
andiamo
perduti in un viaggio
che mai
avremmo voluto intraprendere
oppure
che
come pellegrini
portatori
di un messaggio
che più non
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Non seguirmi vicino al pozzo
l’abisso ti guarderà
e potresti avere paura
di non poter tornare a casa
Per me ormai è tardi
ho attraversato troppi boschi
dove oscuri sentieri
mi hanno condotto lontano
Ed ora solo le profondità
della mia anima
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Seguimi nell’infinità
oltre ogni tempo
nel momento ch’è già ...
e pur controvento
-
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Non darò mai
la penna per scrivere
dei miei peccati mortali.
La nascondo nel bosco
di abeti in riva al mare
di casa
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| In un silenzio disarmante
fra chiari di luna e penombre;
una leggera brezza istantanea
si spande lievemente nell’aria
in
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| Ricordo il suono delle campane
e l’aria fredda
che a tratti entrava
dalla finestra aperta.
Ricordo ogni parola
e i sorrisi complici,
in una stanza anonima,
il miele che colava
dalle labbra al mento.
Ricordo i tuoi occhi smarriti
nelle notti
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Nel bosco della fantasia
variopinte farfalle
si posano
su rami fogliati.
Cespugli verdeggianti,
bacche vermiglie
nascondono
il dolce capriolo.
Il sole
gioca a nascondino
fra i rami degli alberi frondosi
creando trine ricamate di
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Ascolta con me
il rumore dei tuoni
che rompe i silenzi
di questo pomeriggio.
Le gocce di pioggia
iniziano a
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Di grigio vestite,
col cuore sempre aperto,
il sorriso non le manca
alle donne della contrada.
La porta rimane aperta,
il fuoco acceso per compagnia,
l’acqua fresca della fontana,
pronte a ricevere visite.
Uno sguardo allo specchio,
un’altro
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Non fu la sirena dell’ambulanza
che lo fece tremare di paura,
furono le ruote della sua macchina
a superare quel suono,
fu quasi un tuono.
Tu non t’accorgesti,
si nascosero pure le stelle e la luna,
tanto fu la tremenda paura.
Gridarono:
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Ora devi pregare
se vuoi ancora amare,
perché Lui ti senta
e nel dubbio non ostentare
Sant’Ignazio ti sta ad ascoltare.
Con un filo di voce divulga la voce
cosi questo Santo tutti conosce,
liberandoti dalle angosce
togliendo tutte le croci
dei
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Questa sera la luna abita il cielo
da quaggiù mi pare così piccola
ma l’immenso volto d’angelo
emana fertile luce viola
nel notturno silenzio mi bacia
ogni volta che sollevo lo sguardo
di mistero si colora la guancia
dell’ombra soltanto un
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| Il mare blu notte, pacifico e dormiente
lei incauta e fiduciosa salì sulla barca
le sue gambe cedevano alla paura
il suo cuore ballava silenzioso!
Lui le diede la mano per aiutarla
le aveva mandato fiori bellissimi
lei ora lo amava...
Un salone
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Forse
la fragrante essenza di un fiore dei ricordi
apre lo scrigno
e il sentore della tua pelle si insinua
nella mia sopita memoria.
...Sento le tue mani percorrere
e scoprire con voluttà i sentieri del mio corpo
e le carezze indugiano
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Sotto l’imperversare della guerra
ho lasciato la mia martoriata terra
percorrendo valli e monti
mi nascondevo alla luce
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Se chiedi al cuore un suo desiderio
non puoi sbagliare vuol essere felice,
non è un regalo e neanche è deleterio,
non è sentimento da sognatrice.
È pura realtà e tanto impegno
nel quotidiano voler essere buono
non richiede studi o ingegno
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Ho preso dal mio nome l’imperialità
fintanto che ho sognato
e nulla sono stato
e lo sono ancor oggi nei miei risvegli
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Sempre a rispolverare i loro amori
contro questo presente nero e ingiusto,
mentre le cose di pessimo gusto
li aiutano a
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Sapessi luna i ricordi che
emana il tuo chiaror notturno,
stupore ad ammantar orizzonte.
Notte sonnambula, misteriosa,
notte di luna piena ad
apparir su trasparenti vetri,
magnifica, lungimirante,
effimera nostalgia.
Argentea brezza e,
sguardi
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Vi sono attimi di cieli ampi e di possenti ali
ed attimi che inchiodano i sogni ad una croce
dimodochè_ nel lungo cammino_ ad ogni passo
s’avverte tutto il peso e l’affanno del respiro
Vi sono attimi _reali_ sono saette
Ed attimi di piombo che
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Oscillano i pensieri
dondolano il silenzio
e gli occhi smarriti
che cercano di spiegare
quello che non si può dire
l’indicibile dolore
del consapevole nulla
che sento nel cuore
quando l’aprile apre le gemme
e le lascia al vento
e l’erba svanisce
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Sul collo indugia
scivolando con maestria
calda la bocca
il dolce palpitar asseconda
la mente cattura e l’istante colora
modellando
sulle curve nude
sospiri irruenti
con carezze attente di morbide dita ...
dita, complici e schiave, che
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Mi tocca quasi sempre d’essere
anche quando non vorrei
e mi tocca amare
per disperdermi nel vuoto
e colmare il vuoto
tra l’inizio e la mia fine.
E allora amami
per quel che non sono
per quello che oggi siamo
nell’attimo che resterà.
E allora
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Torniamo, dicesti
alle cose più vere
ai conflitti interiori della povera gente.
Snoccioliamo il patema dell’anima
le assenze private
sull’inventario dei natali Negati.
Eh no, amico mio caro
le cose più vere, si commuovono sulle sedie che
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334421 poesie trovate. In questa pagina dal n° 29161 al n° 29220.
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