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Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Cerco con lo sguardo
di vedere la fine del viaggio,
nelle lontananze ignote
là dove arriva solo la mente.
In momenti
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Lungo l’incontro
di fiducia d’amore
ninfea inerme scivolasti
nell’immensità marina.
La tua ferita mortale
lenita fu dal bacio
dell’onda amorevole.
Sull’ultima perla
di dolorose lacrime
viaggiò e, come per una figlia,
le fu culla fino
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Mi parli dei tuoi ricordi,
ti parlo.
Di capelli rossi tornati castani,
dei quindici anni che non ho veduto.
Raccontami
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Jim27 |
28/01/2019 18:25| 898 |
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Parca di parole quando il pensiero
colora immagini crea intese allontana dissapori
Così si è all’avvio di un nuovo giorno_ il primo_
se il viaggio aggiunge tappe e sposta la sua meta
Il mondo ha un’altra dimensione _se può averne_
soffiando via la
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| Immersi nella notte
come solchi di luce
scintillanti
e udendo tetri scricchiolii
nel silenzio
poggiamo le ali per terra
Il nero con l’occhio di luna
scruta come un padre.
Tutto è al suo posto
e il vento raccoglie
gli sguardi firmati
dei
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| Non è stato mai facile
vivere senza di te
anche un solo giorno
mia infinita amante.
Non so come ho fatto
a
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| Ombre estinte di cose
tormentate in gabbia,
tra cancelli socchiusi
inchiodati con rabbia.
In pensieri confusi,
di palpebre pesanti
bruciano
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| Sotto il rosso tramonto
quegl’occhi intensi
sono il rubino corallo
dentro il manto di seta
d’un mar.
Guardo il viso
e i lineamenti d’una mano
per scrutar il futuro,
candido e più puro,
e il desiderio suo più profondo.
Una visione s’accende
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| Resto in corsa verso il destino
al di qua dei vetri
che mi separano dai miei fantasmi
gocce di pioggia
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| Mai una lacrima di sudore che non ti avesse ascoltata
tra il sentire amaro e dolce d’ogni tuo sguardo distratto
come tutti
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| Adesso che da me il tuo cuor s’è allontanato
è solo il tuo ricordo che accende la mia luce
ogni stella è sbiadita, il mio
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| Sta, piccolo
nella valigia
al buio dei lamenti.
Laghi le palpebre
si svuotano delle carezze avute
e bambino
culla non
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Il cielo s’oscura ancora
la tempesta s’avvicina
e nulla abbiamo capito
della scorsa lunga notte.
Ora non spunta più l’alba
è perduta la memoria
d’un secolo alla deriva
con l’odio nei nostri cuori.
Ancora nulla è mutato
se restiamo
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| Note dell’Ave Maria
camminano l’aere trafugando
ogni spazio dell’anima e del cuore.
Rifiorisce mio sentiero ad ogni
rintocco del vetusto campanile,
e gli occhi incantati da quel fascino
antico,
perforano possenti mura
al sorgere di sensazioni
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| Etereo avvolgersi
dei nostri corpi
del nulla,
è bello incontrarti
dove trema il vento.
Quello che i tuoi
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Un giorno smise il vento
di salutare il mare
e il mare pianse
le lacrime...
le più amare
chiese aiuto al sole
che si potesse fermare
ma il sole potè solo
che scaldare
la piatta superficie
di tristi parole
chiese allora al fondo
di
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Piccola Anna fragile e forte
dalle domande immense
scritte fra righe di spine parallele
e incomprensibili confini:
Dove fuggì la ribellione
dove si nascose la dignità?
Fra condizionanti profezie, ingenuità furiose
nella folle paura di sfidare
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Avrei steso un tappeto di viole
addobbato il cielo di rondini in volo
un viale di rose a contornar la vita e
un tuffo dal trampolino di una piscina
ove colorate libellule danzavano la vita...
Avrei steso un tappeto per farti volare
come gabbiano
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Quei fogli bianchi hanno perso ogni sfumatura
inutile gettare barattoli di vernice
colori non riusciranno a detergere
impera il bitume accartocciando ogni vena
passione volontà coraggio
in discesa senza fine
risalire diventa alquanto
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Non si apprezza più la vita,
questo dono sacrosanto,
non riusciamo ad esser vivi,
né a sentirci più giulivi!
Siamo in cerca disperata
di arrivare sempre in cima,
ma una volta sulla vetta,
discendiamo in tutta fretta!
Desideri e sogni
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Sei bellezza,
puro candore,
occhi di cielo
nei quali mi ritrovo
e m’invento strade
su cui camminare
sicuro...
Non voglio altre stelle
ma il tuo sguardo
di lune impazzite
che danzano frenetiche
ad un tuo gesto...
Cerco nell’aria
il profumo
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| Scivola su me,
anche se fa male e pesa,
ma resiste il cuore
al temporale che distrugge
e lascia rovine in giro.
Così riprendo i miei colori ...
mescolo il giallo e il blu
e col verde ricavato
coloro la speranza,
poi con l’arancio
coloro il
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| A film più volte visto
assisto attonito
film d’orrore e sangue
ora nascosti
non più sparsi
per campi di
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| Sulle cataste di falò interminabili
colonne di anime frantumate nell’indifferenza,
sulle tradotte stipate come carne da macello
stelle disperate urlavano nel silenzio inutile.
Nel disegno di uno sterminio nato in un segno belluino,
nella paura di
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| E se scavi nel profondo degli occhi
trovi fiumi di emozioni inespresse,
brillio di notti feroci.
E se guardi nel cuore
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| Te ne si gghiuto
e je stongo ancora ccà.
Sto pazzianno
o forse è verità.
’O tiempo scorre
proprio comme primma
a vote
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Saranno forse i riflessi d’inverno
a rendere scura l’acqua
o la cenere
che si è mischiata alla terra
Saranno le gocce di buio
a gelare l’aria
o la neve che cade
rossa come il sangue di Dio
Le rive che piangono
la polvere grigia dei
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Tutte le fiabe raccontano sogni
rubando sorrisi, si nutrono di essi:
come la vela si nutre del vento.
Hai saputo trattenere il bambino che c’è in noi
che vive nei meandri dell’anima
e non cresce mai, proprio come te.
Rimane imprigionato
nel
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Istanti di luna e verità
nell’obliquità del pensiero,
si spezza il vento
sull’innocenza delle iridi
mentre gli occhi
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Zikkaron e parlate
voi, parlate per chi, caligine,
l’iniquità non vinse:
dal pollice a sinistra al poi
di cenere nei campi e nei fiumi.
Pulsate, da memoria rerum, riverberi
nel qui e ora di viscosa turbolenza
- dicotomia d’esistenza, d’anus mundi,
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Lia |
27/01/2019 20:21 | 907 |
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Ho raccolto
semi di soffici sentimenti
dopo aver seminato
tuoni e lampi
aver divelto manti
di lana nebulosa
in una distesa
spersa
rabbiosa
Ho coperto di rugiada
gemme di luce
nascosto
occhi di giada
Ho respirato
profumo di mango
perle di
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Quanto dolore
nella notte del male
e quanto è freddo il pianto
per i cuori di pietra.
Non ricerca fulgida luce
di albe migliori,
il male.
Si nutre dell’altrui dolo
non vi è martello che ne spacchi il suolo.
Scavi solchi nel mio
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La medaglia c’è.
Sei tu che all’appello manchi.
Ogni giorno è per tutti la convocazione.
E la tua presenza all’appello non risponde.
Dove sei?
Perché possa io correrti incontro
e per nome Fratello chiamarti
e nel mio abbraccio e nel mio
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Baciamoci ora
e pur la luna
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Risplende sul delta
quell’unghia di luna
e bianca sorride alla stella vicina.
Il cielo là in alto si fonde nel buio
trascolorando man mano
e specchiandosi attento
nell’acqua che vive al respiro
salmastro e profondo
della laguna che danza
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La cosa
più bella che c’è
or m’ispira
e fa parte di me
Questo cuore
non ama che te
col più sacro
dei pensieri
e il più bello
dei desideri
Quanto che soffre
se non ci sei
come reclama
il suo sogno d’amore
Primavera che
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Caro cuore tu sei folle,
vivi dentro sogni colorati da sentimenti
spesso irraggiungibili,
solo il destino che sa di caso conosce
il tuo tormento...
Canto che cerca calore in un sole
implosivo,
raggio che fa rinvenire brandelli
d’amore distratti
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Il racconto di una notte
con tante stelle spente
di lacrime perse...
in laghi di piccole anime disperse
come fumi ai venti
di sguardi e sorrisi infranti!
che speri ti porti via fra le illusioni
che in fondo, la morte
quella morte, si può
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Goccia a goccia
si scioglie la nebbia,
i fumi della notte
svaniscono
e nel respiro del giorno
l’ altezzosa tua bellezza
svetta dai lucidi tetti.
Con aria da turista
occhieggi le calli
gli umidi canali,
sospiri sui ponti
e quando il sole
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Julie |
27/01/2019 16:56 | 885| |
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| Abbandonato ed unto
un cuore rotto
il Cristo crocifisso sulla porta
chiusa da tempo
mentre le campane
non chiamano la gente
alla promessa
eternamente scritta nella messa.
La polvere le scale
in quel silenzio
mi parlano del tempo
ed i
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Sospeso
in una nuvola di pianto
ad ascoltare il cielo
con l’anima di vento
a raccogliere
foglie di rimpianto senza tregua.
Un tempo dell’infanzia rivive
dentro un suono ancestrale
in un ridente cortile
Dove i rintocchi
di un vecchio
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Il vecchio campanile
ospitava la famiglia
che la guerra voleva morta
nei forni crematori.
L’anziano prete ed il sacrestano
portano nel loro cuore:
gioia, paure e speranza,
in attesa di una felice fine.
Padre, madre e figli
uscivano ogni
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| Sono nata sulla superficie d’un vento
stracciato sipario
d’una troppa maestosa sofferenza.
La mia anima un ritaglio a loro misura
ed ho paura perché ardo senza fiamma.
Guardo come tutto è buio
come un occhio fra due palpebre stanche
non vuole
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| Vestirò colori di cielo,
di mare, scriverò poesie
d’amore, cercherò il tuo viso
negli
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| Olocausto di un popolo
un brivido scorre veloce
lo sguardo si oscura
il sorriso si spegne all’improvviso
Anime spogliate della loro individualità
sentimenti che urlano silenziosi
sofferenze che dilagano
speranze svanite per sempre
"Tu" che ti
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Quel tunnel in altezza, approda al Cielo
ed al rintocco che, se anche suona a morto
dà voce nuova all’Anima ed acquieta il pianto
Torna il Verbo
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Dall’altra parte dei colli di questa
facciata, un tempo batteva il mio
cuore. Con le ali della mente
vagavo su di loro, e
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La morte ha mille colori
variegati più di un arcobaleno
e mille i suoi odori
che ti confondono nel buio della notte.
Uno
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Oggi scrivo, domani non so
scrivere è pensare, immergersi
nelle parole, nei pensieri
scrivere mi rialza, mi placa la sete
oggi scrivo e sono vivo
domani non so,
domani è ancora silenzio
un libro ancora chiuso
una pagina bianca, un po
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| Sacralità rafferma in pane di sale
sfuma nel panorama stanco
d’ombrosi giardini chimici.
Il vento sfrangia le nuvole
e mischia la nebbia
con la rabbia che fa male.
Scale mentali usurate aiutano
vecchi gradini di un campanile
a protendersi
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| sapremo - io di te tu di me dei nostri
scheletri nell’armadio
di ciò che non ci siamo detti
delle ammutolite coscienze nell’ora
alta delle scelte
dove si curva
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| Cercami
dove i rifilessi
di una giornata morente
si abbracciano
cercando a mare
il meritato conforto
sfiorami
con un pensiero
d’amore
ogni qual volta
il tremore del freddo
ti farà vacillare
seguimi
lungo le vie
che portano
ad una pace
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| Chissà
se anche tu
guardavi al cielo,
bambino ebreo.
Ascoltavi
il pianto straziato
di tua madre,
ed eri
solo un numero.
Volasti
un mattino di Gennaio,
lassù, verso
le stelle.
Fosti
vento, e nulla più.
Tu sei
l’imperituro
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| Rintocchi nell’aria gioiosi e soavi
donavano al cuore speranza nel giorno
più terso e più vero di quello trascorso
sul buio del mondo che più all’orizzonte
non vede il chiarore di quelli passati.
Ma tornerà il tempo ed anche l’amore
sarà nuova era
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| Hai l’ansia
di erudite farfalle
che leggono Leopardi
di nascosto dal pappa,
e la mente che elabora il pattume
del giorno
andato sbieco
nella rincorsa al cielo.
Passi il tempo
a calcare
cento penne s’un foglio
a inseguire
mille incroci
per
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| Gocce di pianto fertile
cadono infelici sull’anima
a dar boccioli di poesia
germogliati tra rivoli d’amore
e
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| Mi disse ti amo,
un petto in tormento,
un sibilo sordo non può essere pianto.
Mi disse ti amo,
un volto disattento,
un giubilo tardo non può essere congiunto.
Mi disse ti amo,
all’orizzonte un tramonto,
allora scoprii di avere un’ombra
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| Visitare quei campi,
il filo spinato,
quei letti,
quel che resta.
Nell’aria,
gli sguardi
degli innocenti
parlano.
Il racconto
dei superstiti
conferma
quello che i parenti,
increduli di tanta malvagità,
rifiutano.
Solo la gioia del
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| Solea volger lo sguardo
ove il freddo sol decede.
Cielo cupo e vespertino
ne l’amaro borgo.
Il risuonar delle
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334419 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28921 al n° 28980.
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