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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’248Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Solo sepolcri ed ombre
nella loro macabra danza
Di notte tornano i sogni
all’alba nuovi itinerari
Corsi e ricorsi di storie
somiglianti per abusi ed errori
parlano per gesti
oppure con dinieghi
Istantanee sopperiscono alla penuria
di
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Nell’ombra opaca remota
si perde il ricordo.
Pagine di storia
scritte con il sangue innocente,
di povera gente,
senza colpa di niente.
Vagano ancor
nella foschia lugubre
scheletri relitti umani,
ancor si odono le grida,
i gemiti,
il pianto
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Tornasti dopo sei anni dalla guerra,
onorando la tua terra,
per raccontare la tua odissea
ai tuoi figli la sera.
Eri un giovane ragazzo
descrivevi il tuo sollazzo
nel battaglione San Marco,
paracadutista,
rischiando la tua vita.
L’Africa e le
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Nei suoi racconti
c’era la guerra
che attraversava i sogni,
una guerra fatta di silenzi
e di attese di detonazioni.
C’era il freddo di un cielo rosso
di pioggia.
Barche senza timone
si allontanavano
lasciando corpi miti a riva
a seppellir
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Dal Nord al Sud
di ogni Paese,
chi più chi meno,
ha gli stessi problemi
di crisi, povertà
e lente riprese
e non è facile
uscir dai mille temi,
se non si dà
una spinta a rialzare
il treno fermo,
da anni in panchina,
sarà un rischio
per tanti
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Quel bicchiere di cristallo pieno di rosso,
testimone di pensieri scuri,
è il compagno di fiducia
nelle sere di ogni stagione,
tappezziere di buonumore.
Non è una moda né un capriccio,
è fuoco pronto a dare soluzioni,
scintilla a sprigionare seti
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Sono solo foglie, dicevano.
Quelle che cadono in autunno,
dopo il primo freddo e forse qualche temporale,
Foglie,
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Eppur ora...
in questo appeso spazio
di malconce intimità
ove la memoria
ha rinunciato
a sguazzare,
ancor
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Se dovessi incontrarmi per strada
probabilmente non mi saluterei
anzi nemmeno mi guarderei negli occhi
per la
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Si spengono i colori
all’affacciarsi delle stelle
e miagolano i gatti
senza luna a cui cantare,
cercando
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La primavera non mi disturba
nemmeno la brezza
che mi entra nella camicia
cammino su boccioli appena aperti
invasi da
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| Stringimi ora, fallo perdutamente,
entrami nei pensieri, prendi tutto ciò che è tuo.
I sensi già lo sanno, che i nostri, saranno giorni a perdersi
nell’istante che ci sfugge.
Ora, che nella voce
sono del tuo battito e mi vedo occhi dai tuoi
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Che guardi, Vecchio...
Non c’è nulla oltre i confini del mare
che non hai già conosciuto,
che non hai già vissuto.
Questo futuro si mostra con nuove forme,
e nuovi pensieri,
ma lascia le stesse orme,
come le ombre di ieri
Figlio,
ogni
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La bellezza dei tuoi raggi che diradano le nuvole,
in quest’ultimi sprazzi di un sogno primordiale
il tuo viso si avvolge tra petali di gioia.
Iridescenza d’amore
sulle rosee labbra del tuo viso,
in questa notte di Luna piena
che non concede
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Non ho tempo,
è in me, la sua essenza,
ciò che non so si riversa nel sé
come acqua senza memoria,
senza semenza;
tempo e coscienza
si fondono,
mute astrazioni che nutrono il silenzio
di realtà;
vivo irreale,
perplesso,
a fianco del
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Penso alla mia vita,
al concentrato d’ emozioni
che lente scorrono
come le silenziose acque
nel grande lago dei
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padre che sei rimasto di me più giovane
consumato anzitempo
una vita sul mare e le brevi
soste col mal di terra
avevi la salsedine nel sangue
così presenti
mi restano le rare passeggiate
mattutine e mai che mi avessi preso
per la strada in
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Onde del mare, onde di possibile morte
su porti chiusi, e su anime sulla soglia di porte aperte.
Onde di reminiscenza, onde
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Sono sembianze
di corpi nudi in riva al mare
o solo passione
che stride tra i denti.
Scaltro desiderio s’accende...
Falò d’estate
tra queste dune deserte
dove solo la tua bocca mi parla
sublimando emozioni
sulla sensualità della
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| Ninna nanna, ninna nanna
chiudi gli occhi, che è ormai sera
ninna nanna, ninna nanna
ogni sogno non è un dramma
ninna nanna ninna è
ora sono qui con te
dormi tanto ed è silenzio
ninna nanna alle finestre
alla luna che ci guarda
ninna nanna al
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| Libera da ormeggi
nel silenzio assaporo la vita
che chiama a raccolta
forze di luce e di pace.
La solitudine
ha
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| Sogno
labbra di cielo
senza nuvole,
senza pudori...
E non abbandoni
queste attese,
bagnate
da sprazzi di cielo,
incatenate
a forti emozioni...
Esplodono stelle:
la loro luce
abbaglierà verità
rendendole respirabili...
Ora
raccolgo
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| Non è rimasto che il fruscio
degli arti abbandonati sui sassi
sull’erba arresa ai tramonti,
mentre il vento
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| Se di te ho un pensiero
e anche un sorriso nascosto
dietro un falco appena posato
su un ramo e poi già volato
-di
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| Lasciarsi guidare da sentimenti
impulsi soggettivi spesso indefiniti
un immediato effetto sui sensi
come un turbamento d’animo
il sigillo del tuo sguardo
l’impronta delle tue labbra
l’accelerazione del tuo passo
ascoltare il tuo
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| Chissà se il mio pensiero
riesce ad arrivare a te
così com’è ...
semplice penetrante tenace e costante.
Nasce spontaneo in ogni dove
s’insinua timidamente nella mente
scivola al cuore e poi s’espande
s’intenerisce, illanguidisce
s’infiamma e ti
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| Ricordarti è come riportarti in vita,
rompere il sortilegio del sonno
che per sempre
t’addormentò.
Al risveglio d’un bacio
la quiete di eterno incantesimo
spezza il silenzio funereo.
Ti ritrovo nelle tempeste del cuore,
affannando per
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| D’ogni
conoscenza
che
la complessità di questa vita
arbitrariamente
pretenda di ridurre
per poterla
manipolare
ne ho piene le tasche
e la loro
grottesca presupponenza
ogni giorno di più
insopportabile
diventa.
Ad una
fanciullezza
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Piove solitudine
nella buia notte,
oscura più del freddo sguardo
dell’indifferenza.
Il domani attende
fuori dalla porta,
appena socchiusa,
su scarpe infangate e stanche.
La nostalgia incombe
come un dolore sordo,
su nuvole sbiadite
nel
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Spogli la mente
se vesto solo di
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Muto le forme
ma non la sostanza del tempo
e resto in attesa
di qualcosa d’antico
Trovo le parole
ma non i riti più oscuri
che mi permettevano di cogliere
l’ombra dei sogni al tramonto
Cambio le nuvole
al mio cielo di cenere
sperando in una
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Mi sentu vacanti
comu ‘na rasta senza sciuri
quannu ti vardu
e senza sciatu restu.
Si iapri u me cori
comu a vila janca ri ‘na varca
quannu ri ‘npuppa ammutta u maistrali
e ti vardu ancora cu st’occhi ruci
senza sciatu e senza uci.
Caminanu
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| Ogni mattino
L’aurora mi sorprende
ancora sveglia.
E mi domando
fino a quando...
fino a quando?
Perché questa agonia
mi consuma
piano piano
e vado lontano
si, vado lontano
Col mio pensiero
stanco di vagare
volo dentro a un imbuto
piango
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| Esco da me stesso,
seguo il fiume dei sentimenti
che scorrono nel mio mondo.
Prendo la valigia vuota,
vado ai desideri
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| Correva scalzo
un apostrofo gioioso
pensava ad elisa
di vocale gentile
quel gruppo speciale
che sempre cede
in
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C’era la primavera
nel tuo sguardo
colori d’emozioni
mi tremavano nel cuore .
Uno sguardo
colmo
di dolci
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Ti racconterò di come il vento
entra nelle tempie
e scivola sui vestiti spessi
mentre attraverso
crocevia di passi stanchi
e risalgo ipotetiche vite.
Ti racconterò di quando andai
incontro al mio presente
e senza paura alcuna
feci mille
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| Dipingo
un sogno nel soffitto
e rinserro
dentro il mio cuore gelido
brandelli di suasioni
e pezzi
di like e apologetica:
sospirini di plauso
e di ovazioni al miele,
oltre lusinghe
encomi
evanescenti spruzzi
di riverenze.
Tra osanna e
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| Giovani fiori di tenere spine,
freschi profumi della carne,
lancinanti ferite d’esistenza,
già vecchi nella speranza.
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| E’ l’alba di un nuovo giorno che muore.
Raffiche di vento gelido lacerano la neve.
Un esercito di foglie morte marcia
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| S’ammanta bianca la neve sugli occhi
e chiude pupille e mani fredde di colore.
Calda, la coltre candida avvolge le fiaccole
di case assolate di luce e di pensieri.
Copre il cielo sereno
e racconta gesti di vita
che riconoscono il sole.
Silente il
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Io non so se
dentro quella ruga
all’angolo del viso
ci stanno tutte le sbucciature
alle ginocchia
di quando ero bambina
o le lacrime degli amori impossibili
nei giorni da ragazzina.
Quel primo abbraccio alla vita
filiale perpetuata e
la
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Spesso il tempo ci rende schiavi
nel crepitio di un’attesa
che allunga le sue ombre nel cortile di casa
e s’infrange sulle aiuole vermiglie
ai bordi del prato
posandosi poi sugli arbusti
di giovani agave, piantate in fila indiana.
Rimaniamo in
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Arde rosso il ciocco nel camino
di caldo tepor gode la stanza
ma freddo è l’animo del vecchio
lì vicino che sospira che non
vi è fuoco che lo possa
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| Se mi fermassi
e di questa ragione
riuscissi a trattener il tempo
forse il cuore mio per una volta
sarebbe libero di
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Ho abbandonato
quello che cuore era
ancora che pulsante
insisteva nell’esistere
ai margini estremi
della mia felicità
era il tempo
e lo spazio
attorno si torceva
ora nel rimpianto
del passato
che alla sera
volgeva
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| In anse mute d’estasi nascoste mi chino
a brancolar nel buio della vita, volteggiano
gli occhi a ritrovar la luce, in danze sensuali
e coinvolgenti
Do voce a ciò che tace, m’inoltro tra le corde
dei miei giorni a testa alta, cerco
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Tutto quello che devi fare è fingere
fingere di stare al gioco
fingere di essere vero, di porti le domande
fingere di amare e di odiare
fingere di partire e poi fingere di tornare
fingi di essere importante
fingi di fingere, continua instancabile a
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Discosto” gli scuri” della vita
dallo sguardo
reso impenetrabile
da un forse appena d’un ricordo
E nell’aritmia d’un
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“M’hai lasciato sull’altare
senza alcuna spiegazione,
ho subito in quel momento
la più grande umiliazione!
Dopo dieci
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(ti guardo e volo)
Mi basta
chiudere gli occhi
e vederti accanto
mentre cerchi le mie mani
disperse nel vuoto...
E abbracciarti,
legandoti a me,
con fili di luna
con i miei occhi
immersi nei tuoi...
Poi
sognare
infiniti di luce
e
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Drowning in chaos:
tutt’intorno l’infernale coacervo
di miliardi di atomi di elettroni
di protoni di voci di coglioni
che si scindono
s’incorporano
si riproducono
svampiscono, folli.
Un chiodo affisso nel tapis roulant
del tempo – metafora
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| Volavamo...
lasciando all’improvviso
la mia mano
mi avresti spiaccicata al suolo
e calpestata
come un insetto fastidioso,
ma le mie ali,
fortunatamente,
mi hanno salvata
spingendomi più in alto.
Ed ho capito che
fidarsi è bene,
ma non
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Quassù è tutto piccolo
il mondo e quella gente
e come su un trabiccolo
si sta precariamente
ma spero che la stella
sfiorata con le mani
sia finalmente quella
lucente del domani.
Tutto laggiù sul piano
tra alberi e cemento
scompare ed è
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Assurdo sienzio
in questi giorni d’estate
dove il coro della natura
fragoroso tiene compagnia
Poche, rare parole
tra noi
Diverse le origini
lontani i Continenti,
strane coincidenze
ci hanno dichiarato sposi
Sciolto l ‘intreccio di
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Piccola mia luna
fammi morire prima che sia vecchio
non voglio rughe
sul mio volto ancora bambino
Non farmi vedere le ombre
calare sullo sguardo
e il dolore dei miei cari
diventare una lunga triste notte
Piccole mie stelle
non chiudete le mie
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Presso un campo giochi passo
oggi così per caso e qui il mio
sguardo cade spingon a fatica
le carrozzine i nonni dormono
beati i bimbi e su una panchina
lì vicina con vigil occhi scrutano
e sorridono le mamme e pur io
al veder questo apro il mio
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Ni vu ni connu,
introduite dans ma vie,
naguère mon amie,
aujourd’hui dans la peau
d’un gourou hibou,
tu hulules tous tes bobos.
Nivèle tes véritables intentions,
insipides comme ton affection,
nichées sous tes actes manqués,
au profit de tes
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noi donne, che aspettiamo sulla soglia di casa il primo canto mattutino
i passi dello straniero che ci libererà dal
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334419 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28861 al n° 28920.
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