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Poesie pubblicate: 361’248Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Se in un mattino qualunque,
fra vent’anni o forse più,
ti guarderai allo specchio e
una ruga ti segnerà il viso,
passa
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Nella storia unica e irripetibile
dei miei occhi rivolti al sole nascente
soccombo alla luce dei miei pensieri
fotogrammi
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Solo la chiesa e il cimitero oggi
fan qui memoria del passato,
le cascine cancellate al suolo
rase, quella fatica nei campi
qui più non lascia a terra cadere
gocce di sudore, ville villette
questo mondo agricolo hanno tutto
cancellato, diversa è
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| Per questo che non è un giorno normale
voglio farti un augurio speciale
uno che parte dal mio più profondo
che avrei voluto sussurrarti guardando
quei tuoi occhi che mi hanno sorriso
quelle labbra che mi hanno rapito.
Vorrei tanto che
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| Sulla rete di misfatti
che invisibile ovunque s’estende
lentamente percola
poi si rapprende
il rosso sangue
di una trafittura
che langue.
Il compagno ancor caldo
che il bavero mi stringe
ha negli occhi
un ultimo anelito
poi nero
il gelo
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Lascia un’impronta sul mio corpo,
resuscitami d’inverno quando sono
ancora in letargo, fammi sentire
l’onda del tuo seno.
Senza allontanarti molto toccami,
le senti le corde, sono tese per te
come un arco, pronto a scoccare
il dardo per feriti
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Del vento
e in ogni sua brezza
gelido sguardo
e
il colore di una lacrima
si posa sul pendio di un bacio
appena respirato
contagiata carezza
asterisco in un tempo lento
asciuga il pianto
e
la fusione dei sensi
brama calore: colori
come
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wilson |
01/02/2019 14:49 | 1974 |
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Cumuli di cenere
l’illusione d’azzurro,
carezze nell’angolo del
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| È caduta,
dov’è la bellezza
se non negli occhi
di chi la cerca,
lei bianca
ed angelica,
io bisognoso di essa
come un
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Ecco l’autunno
Passano le
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| Scappo da questo tempo.
Cerco nell’anima l’approdo,
l’isola verde.
Spero nel vento
che gonfia la pancia della vela,
nel mare calmo senza singhiozzi,
nell’infallibilità della stella dei marinai.
E’ triste quest’era,
senza sussulti,
resa piatta
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| Dar voce al silenzio,
udire ciò che le vane parole,
non hanno saputo fare,
per anni eterni spesi, vestiti di ricordi
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| Come si incastra bene
lo zucchero filato
in convegni decentrati
mentre qualcuno
salta la corda
con l’enfasi di un bambino
alla recita scolastica.
Che il
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| Labbra in esubero
sedere in bella vista,
ci vuol tanto
a nascondere
lanci d’effimero
e vendite on line.
Ma l’occhio non tradisce
i recessi del
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| L’incertezza del vento
a dismisura in divenire
si muovono le conchiglie
nei fondali, lentamente
l’accaduto è costante
in movimento, disuguale
l’ordine delle cose
si disfa di se, in ogni istante.
Cosi silenziosa è la bellezza
e noi la nutriamo
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| Senza occhi
quei ritrovi clandestini
nella cattedrale
che si sposa a bacche rosse
Nell’aroma selvatico
di fogge
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| Gli amori nascono,
gli amori muoiono,
è tutto relativo nella vita.
Le bocche baciano,
i cuori illudono,
l’amore attira come calamita.
La donna è mobile,
pertanto è instabile,
perché ha paura d’essere ignorata
e cerca gli uomini
con tutta
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| Ti aspetto ancora,
anche con gli occhi
pieno di fumo e fantasie,
con queste attese senza fine,
con il pensiero rivolto a te...
E ti abbraccerò così forte
da annullare ogni dolore,
da ricucire strappi
in quest’anima lacerata
da inganni e
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| A volte una poesia può far del bene
soltanto con il suono della musica
di sue parole, come più conviene
scelte, ed immerse in buona e bella metrica.
Pur se dal contenuto assai s’astiene,
il lettore è cullato da dinamica
di termini che stanno bene
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- Isolamento sociale -
Da quel tempo
ho spento la luce
e non parlo con nessuno
qui fra queste mura
Manca l’aria
per lunghi giorni
e penso a cosa potrei fare
ma il mio cielo è vuoto
e il vento soffia ancora.
- Apatia -
Mi alzo tardi
e
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| spògliati di questi abiti inutili, di questi denari ormai troppi
la neve scende pacata oggi, sembra non aver fretta
fiocchi
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Sono immagini distorte quel che vivo dentro me
figure sgualcite di un tempo creduto eterno
che invece la vita cancella col
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| Erano in tanti
di uno sterminato esercito
di cercatori...
e colti nell’essere
parevano eterni.
Sapevano di infinito
nelle parole usate
come un recintare
una verità che voleva fuggire
nel pantano di un suolo
ancora in attesa a bruciare
il
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Noi,
distanti come punti cardinali nella rosa dei venti...
La nostra storia traghettata in mille direzioni...
Talvolta siamo stelle in cielo
sorprese a godere della nostra stessa luce
talvolta sole e luna nel loro commiato breve
prima che esploda
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L’aveva trovato bene in vista
nella cassetta della posta
ed era ben protetto da una busta
il messaggio, che in effetti
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E’ l’inverno, fra tutte le stagioni
quella che, pur se fredda, io prediligo,
perché regala vivide emozioni
sebbene per
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Mai più visi contratti
occhi duri, parole forti
mani protese in evidenti minacce.
Mai più notti d’angoscia
giorni che
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Mi muovo col vento,
in modo quieto e impercettibile
silenzioso e sottile
tra cielo e terra.
Cerco il mio volto ridente,
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Nell’oceano del dubbio
nuova linfa scorre
sull’orlo del ludibrio
Nel profondo della mente
s’intravvedono i bagliori
del tramonto capovolto
Ma le profferte reiterate
non brillano di luce
ai bordi del perdono
Sol diradano le arsure
ed
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Scende agli abissi, al vortice infernale,
l’alma che gira, nella via celeste,
che orbita in rondò gloriante
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| Mi ritrovo scrittore
del tempo perso,
nostalgico detentore
di passate mestizie,
redivivo accentratore
di ossequi
verso
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E scoprire
nel piccolo suo
il mistero
del traboccare nettare
ora che come ginestra
del sole
prediletta figlia
è divenuta amante
rapita dalla luna
che bacia
la rugiada
del suo essere
dischiuso fiore
io vento
sfiorai
il suo risveglio
di
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Due chili di pomodori
tutti rossi e colori,
lui che è il re in cucina
vado a far spesa anche stamattina.
Alla regina dei fornelli
glieli porto tutti belli
e siccome è giornata
gli do anche la strofinata.
Poi riuscendo zitto zitto
ci vuol
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Ci dev’essere stupore
al di là dell’ignoranza,
che meravigli
oltre il tempo,
oltre la mente.
Ci dev’essere una rosa
nel vuoto cosmico
di petali e profumi disturbato,
oltre i veli ottenebranti.
In un’armonia di voci, sento,
pianta una
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Mi sento e forse
lo sono davvero
un vincente nostalgico
di malinconie remote
nelle mie giornate
lunghe
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Poi comprendi che la vita
la vita stessa è uno sforzo all’esistenza,
perché come in un film
la vita ci scorre davanti
scorre come la pellicola
ma esistere, esistere davvero
è come se con un grande salto
entrassimo dentro le immagini
diventassimo
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Ho consumato tanto inchiostro,
il calamaio è prosciugato.
Mi restano ruvidi fogli bianchi
abbandonati sul tavolo del poi.
Raucedine...
La voce dell’incontro
non scivola più come l’oro giallo nell’imbuto
che porta al profondo.
Ho smarrito la
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Pensier solerte a parlar d’amor si nutre
fin divenir memoria da posar sul cuore.
Inno di gloria aver amato
e d’amor ancor il cuor sospira.
Ad unanime sorriso Paradisiaco fioriscono i giardini.
Amor a turbine sincero ad espander nel cuore.
Pensier
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E’ tempo di comprendere
che siamo qui a dividerci il pane:
scendo per dirti
che sono capitato per caso
e non ho ancora un nome:
qui si parla di niente
e la sera si contano i topi
ma in compenso non si vive male,
la gente passeggia e
sorride, una
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Qui una piccola lanca del Ticino
un canneto salici e giunchi
lì attorno a far da protezione,
sulla riva da tempo abbandonato
un barcè la sua nudità alla
vista dona spogliato in parte
del fasciame quel fondo piatto
le aguzze punte dal
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‘A casa nosta è fatta pe chi torna
pe chi sape ca ‘a sciorta è na palomma
ca sbatte ‘nfaccia ‘e lastre
e vò trasi’.
‘A casa nosta è fatta pe chi sonna
pe chi crere ca ‘o core è nu pumpiere
ca va stutanno ‘o ffuoco
e po’ sbani’.
‘A casa nosta
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Scrivi poeta
magnifica tua rima
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| Ti sei assopita tra le mie braccia
felice e contenta
con il desiderio di cambiare questa vita
nella tua anima candida c’era la speranza:
un borgo sul cocuzzolo del poggio,
laddove in un cantuccio
costruire un mondo
d’affetti e predilezione al
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Riascoltare la tua voce
che mi risuona dentro
come un temporale
e poi restare incantata
ad ammirare
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Oh fango... oh terra... oh pozze di ombre... oh neve!...
Oh maledetto inverno! Oh inquieto e debile
sospir di raffreddate
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(e dirigere sogni)
Pervaso
dalla tua bellezza,
fluido vitale
nelle mie stanche vene,
rinvigorisci ardori
che non vogliono spegnersi...
Stupori
annientano ombre,
flebili fantasmi
di un passato
appena trascorso
e la voglia di scomparire
fra
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Al centro della pista circolare
il comico- pagliaccio intratteneva
il pubblico con giochi fantasiosi
ed ogni spettatore
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Puntiglioso rintocca il campanone
del paese, di un giorno che scorre
affaccendato nell’apparir sornione...
Quale salda mano ne cinge le corde,
le tende, le tira e si fa carico del tempo,
mi lacera quel suono, ce l’ho in grembo...
Scardina la mia
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Ricordi ferite aperte
dolore che langue.
Nella piazza del cuore
petali di rose sparse
e spine conficcate nelle mani
a sgretolare grani di preghiera
in memoria della donna amica
che mi ha sbocciata in grembo
come la terra al germoglio.
Di lei
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Non finirà
finché fra le stelle
cadranno gocce di rugiada
lasciate dalla notte
E poi raccolte al mattino
alle prime luci dell’alba
mentre il sole non sa
se sorgere o morire
Non finirà
finché il vento soffierà
i colori del tramonto
e ci
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Sono un onda del mare.
Libera dalle catene della terra.
Sospinta dal capriccio dei venti.
Inseguimi se ne hai voglia.
Sono l’incanto di una notte d’estate
quando la luna s’immerge tra le mie braccia.
Come la marea che s’abbassa e si alza,
nel mio
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Sulla porta socchiusa
della stanza
dove dorme il sorriso
di un bambino
mi affaccio e guardo,
forse sta sognando?
Il
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Oh inverno! Ancora duri molto in questa
Vita, che sempre è più scialba! E il silenzio
delle pozzanghere urla quand’è
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Manchi tra le parole non dette
e nei ritagli consumati
di forme plasmate da oracoli mutevoli,
manchi tra ore districate
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| Poi ci sono
quei passi distratti della gente,
quegli spasmi delusi
dell’anima insoluta,
allora cos’è che ci ostina
ad
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| Non ci resta
che tenerezza e sorriso
nell’attesa del tuo respiro assente
che ricordo accanto al mio
nel ricordo allo
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Anche nell’oscurità, può nascere un fiore.
Si legano i colori
come le anime
e rimescolano più mani
le tonalità che ispirano i pensieri.
Pensieri che sublimano l’opera,
che si realizzano,
con ventate d’emozioni
in un dipinto
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| E’ lei l’ultima
la più nostalgica
la più lenta
la più anziana
L’ultima rondine libra pesantemente in volo
sa che non tornerà
segue lo stormo
se ne sente attratta
Ma il suo cuore rimane lì
come il suo sguardo
dove il calore estivo è stato
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| Però quant’è vago il lago d’inverno
con l’ornatezza bianca della nebbia
stenebra pensieri sino al silenzio.
Non triste,
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| C’è un grande caos
sul nostro pianeta,
abbiamo smarrito
tutti la meta.
Alziamo muri,
chiudiamo porti,
facciamo
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334419 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28801 al n° 28860.
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