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il bambino col nasino all’insù
lo sguardo è un punto interrogativo
-i suoi perché
vagano nello spazio -alati- e
cristallizzano
altro l’Enigma
-racchiuso in una bolla-
altro i perché
dall’antichissima voce
alveo di siderali lontananze
-è
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| Vorrei ringraziarti per
ciò che mi hai donato
per avermi consolato,
per avermi tanto amato
Parole delicate come
gocce di cristallo ambrate,
che arrivavano diritte
al cuore solo per amore
Vorrei ringraziarti per la
vita che mi hai
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| Gemma del vento brilla Filicudi
sette vulcani cela fra le coste
-miscuglio d’aria e fuoco non t’illudi
d’essere vicino a
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Tra torpori di quotidiano andare
spietato spira il vento
mentre stridenti sogni
incessantemente s’eclissano
nell’infinita galassia di perenne universo
Talvolta ritornano all’indietro
sotto l’egida avvolgente d’argenteo chiarore
fino a rivestire i
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| Si muovono
morbidamente
spighe di capelli
lasciando sbirciare
nella fragilità del vento
suggestioni
e delineati
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| Nell’aria oggi in questo giorno
di febbraio volge il ricordo
altrove e tra i risvolti del
tempo andato già trascorso
quel profumo ancor vorrei
sentire e quella immagine
riflessa veder vorrei ancora:
delle viole il doce profumo
le rive di un
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Lo sento nelle ossa ripassare
coi suoi trascorsi miseri in rovina
col ticchettio da bella signorina
volendo il mio destino controllare.
Lo vedo sopra il muro calcolare
il tono colorato in cartolina
col volto di una pallida regina
decisamente a
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Il professore lo guardò stupìto ...,
gli aveva dato i compiti per casa,
tra cui un tema assai particolare:
“Narrate un’emozione suggestiva! ”
E lui l’aveva svolto descrivendo
l’allora disdicevole vicenda
di una bimba violentata in casa
dal nonno
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Sei
quel sogno che stordisce
quello che porta sopore
ai sensi e ai pensieri,
che fa dimenticare il giorno
quando inganna e tradisce,
che illumina chimere,
rinvigorisce illusioni...
E allora
dormi fra vapori di nuvole,
annichilendo
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Fievoli tracce
del mio cammino
lungo le balze del tempo
la vita appena sfiorata,
colma di timori
che ne hanno azzoppato
i desideri
cosicché da un vetro appannato
l’ho vista passare,
senza coglierne il senso
inerte astante di capriole di
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Se si sfiora il silenzio
nessun suono si sente
il cielo sembra favola.
Una notte serena
apre la porta ai sogni
tutto diventa magico.
È sublime il silenzio
l’assenza di rumore
è balsamo per l’anima.
È dono universale
guarisce dal
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| Perché sento
che è finita la mia vita
scrivo del buio avvolto
in ombra di dolore.
Nell’angoscia
che non lascia più il mio cuore,
rivedo un flash, il mio passato senz’amore.
Vago nel buio
senza meta e senza età
e nell’attesa imploro
grazia nel
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| Rileggere pagine scritte in tempi antichi
come gocce silenti
fiori in balia del vento impetuoso
ritti di fronte al mare in burrasca.
Pelle scurita e baciata da raggi amorevoli
fiamme avvolgono cuore che pulsa
risorge e sfama corpo
in un
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| E da te venni dal pudibondo desio chiamato,
che cotal forme di donzella
al morfeo ora si desta a me,
e ramingo mi veggo
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| Come un’ombra scura, immagini affollano la mia mente,
rumori, ticchetti
immagini inesistenti,
ricordi,
memorie ridotte a brandelli
cerco di fuggirli
ma il toc. toc.
lo sento ripetutamente.
sto male e nessuno mi sente
urlo ma nessuno mi
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Evoco il lamento di preda ferita
ululo lunare nella stanza
orfana dei tuoi respiri.
L’anima scuoteva muri d’impotenza
dilaniava il presente.
Premura di mani carezzavano capelli di seta
si chiudevano nelle tue stagioni
tali anelli da custodire
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(Siamo) avanzi di stelle
su nuvole capovolte,
attimi di
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Letizie mie nemiche...
disordine e scompiglio
che rode la mia psiche
trafitta da un artiglio
di cui la mente duole.
Un male iniquo e ingiusto...
assilli in grande mole
smarriti in un trambusto,
avverto un grande chiasso
nauseato da un
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Stagnano parole
pensieri ed ombre
nelle pieghe del tempo.
Conservo tutto
eppure non mi rimane niente
oltre i lividi delle nuvole
ferite dai silenzi.
Traspare la solitudine
tra le bacche secche di gelo
e un’altra primavera tarda ad
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| Quando nel tuo palazzo, principessa,
ho sentito il tuo spirito aleggiare,
nella mia mente sei rimasta impressa!
Ogni mio sguardo era una carezza
quasi m’è parso come vacillare
a quel ritratto di grande bellezza!
Come alla sindrome che colpì
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| Spera la notte di instillare
nuove parole nella mente
simili ad ali spiegate
che affrettino il buio.
Cercano il silenzio ramingo
per un incontro così atteso
lungo la soglia di luce
che alla memoria appartiene.
Le ceneri rimestate
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Sei diversa o lo son io
se ormai più non ho
pazienza d’aspettare
chi ha deciso già
direzione di cambiare
senza far rumore ...
e pur se mi chiamerai
un altro vento - adesso -
ti trasporta dove vuole
mentre te ne vai
- con la mente -
lontano dal
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L’amore è n’à scintilla de foco
che accende er core,
n’à fiamma ardente
che nun se deve mai spejne.
Se deve alimentà
cò er sentiiniento,
basta dajie un po’ de legna
che er focòne divampa,
bello gajiardo
rosso incandescente,
te prenne er
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Non pensavo sarebbe arrivato
quel tramonto di collina,
l’inattesa telefonata,
le tue parole a metà, sottovoce,
per non farmi preoccupare;
la mia ansia che già ti contava
le ferite non confessate.
Forse hai sbagliato, figlio,
a non temere quel
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In this oasis of Egypt
I admire your greatness
immense strech of sand
and treasures of Aegis power.
The door to the
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Se scendessi dalle nuvole
sino a perderti tra il livore del cielo
e il solco della terra dove non batte più il sole,
vedrei la tua figura danzarmi attorno,
udrei lo squillo di campane al vento
scuotermi la testa ronzante
mille suoni indistinti;
la
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Qui nudo mi controlla
con le lancette nere
col tempo che mi fa
da vivandiere
negli occhi attenti
e vivi del momento
e corre a perdifiato
curioso e intraprendente
e il cuore non lo sente.
Qui sordo al mio richiamo
somiglia a un giorno
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Come fossi smarrito, adesso, vieni
nell’oscurità della mia stanchezza
per nutrirti di tutti i sereni
battiti di tremante
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| Ascolto,
fisso lungo interdetti
sentieri di versi e strofe
e di rime tranchantes,
lo sguardo chino
sui lembi di sole
che splendono
nelle pozzanghere
di un’idea underground.
E mentre
rattoppo la mia luna
a un cielo in cartapesta
sorrido
a un
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Esuli ricordi riecheggiano rarefatte immagini di noi
disperse nelle pieghe del tempo.
Brividi avvolgono sensazioni bagnate del più amaro rimpianto...
Seppur vero ch’io esisto
dove sfocia del tuo mancare il mio lacrimoso estenuante disicanto?
Ragione
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Ricordo tutto e anche di più
quando gli occhi sentivano i tuoi
e come una conchiglia lasciai
il mare per capire chi eri
Affogavo senza perdermi
Tra onde e luce mi dicevi che
non è la sabbia a volare nel vento
ma sono io che faccio parte di
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- Allegra la donzella
tutta sola nel bosco,
vispa e molto bella... -
Direi che la conosco!
- Fragile il cestino
con lamponi e more,
triste il suo destino
segnato dalle ore.
A breve l’imbrunire,
fischia il vento... piove,
l’è pronta a
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Gravosi pensieri,
colano dalla mente
illividiscono cuore e anima
e dimorano insoddisfatti
negli incerti segreti della
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Versi fuggenti
Mondo
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Ha un buon profumo l’amore.
Spogliati .
No, non devi restare nuda.
Spogliati e vola...
pensa d’essere un gabbiano
abbracciato al letto del mare
inchiodato
alla spiaggia e alle pieghe del tempo
fra le onde del cuore.
Il tempo...
le sere
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In questo domani senza
domani,
in un dolore muto
che annienta.
Ti parlo,
ma tu non puoi ascoltarmi,
in questo tempo sospeso
che frantuma cristalli di luce.
Tutto mi parla di te,
in un ricordo struggente,
in un rimpianto dall’amaro
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Eolo |
16/02/2019 21:37 | 1418 |
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Mi hai lasciata lì,
seduta a contemplare
i misteriosi alberi,
una veduta del parco
che ormai non mi appartiene più.
Abbiamo corso tra soffi di vento e risa,
ci credevo nei tuoi cieli azzurri,
nei tuoi pensieri della notte.
Incantata e
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Le piccole ferite
sono state rimarginate
ma c’è ancora
un segno sulla pelle
È un tramonto
inflitto al cuore
ed un fuoco in pieno petto
è una nuvola nel cielo
Le labbra aperte
si sono richiuse
ma c’è ancora
una parola sussurrata
È un
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Il tempo è come un arto che si spezza
e camminando non affondo il passo,
sento disagio a stare qui, dabbasso,
in questa
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| Quando guardo il mare
là dove il cielo
incontra l’orizzonte
penso al tempo
che viaggia chissà
per dove
e fa dimenticare
amori passati
occasioni perdute
instabili memorie
e improbabili futuri.
A volte vaga
come una foglia
che passa
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| Dei tuoi princìpi
ho conosciuto l’ epitaffio
del tuo cuore
la desertificazione
della tua benevolenza
ho osservato il
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Attendo guardando l’orizzonte.
Un nugolo di falene mi sono compagne,
come i sogni di farfalla son emozioni
che vivo e sento accoccolata sullo scoglio.
Nulla mi distoglie se non il battito del cuore
sotto questo cielo plumbeo.
Una candela è il mio
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Quando appari al mio sentire
d’amor scintillano i miei occhi
mentre labbra taciturne
nome tuo esclamando
seducente risonanza scocca
tra le pendici del mio cuore
Tu dono di lacrime a gioia
sull’imbronciato mio viso
dolce è l’esistenza
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Lasciarsi andare
al sogno ad occhi aperti,
alle fantastiche memorie
arabescate di attimi di vita
mai vissuti in luoghi sconosciuti
in tempi mai incontrati...
Lasciarsi andare come un aquilone
che s’illudesse in volo
d’aver strappato il filo
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Nella piega di un’ampia lunga gonna
sono finiti i sassolini d’un impervio sentiero
Ricordi inperituri. Eco d’istanti magici.
Occhi ancora aperti per lo stupore
Tutto il resto... un’onda che s’innalza e si ritrae
e che m’investe.
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Non è un uragano
che mi spinge
nel punto d’unione
tra il cielo e la terra
e nei bagliori rivela
il colore dello
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Già temo l’ora che, arrivata sera
così da solo, per la notte intera,
accesa con cautela
la tremolante fiamma di
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Sul prato colorato
quello del mio vivere
ad ogni primavera
ho falciato i versi più belli
che nascevano davanti a me.
Ne ho fatto alte cataste
pronti per essere donati
a chi niente in cambio
mi avrebbe dato.
Ma, mi serviva un amico
con due
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| Riccioli spezzati dai nodi delle stagioni,
ombre arruffate nel groviglio del tempo,
ricordi ... dentro pieghe della vita.
Ferite che parlano...
cicatrici che raccontano...
paure che trangugiano
i rumori del silenzio e la luce
degli occhi
che mi
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Un presto mattino come tanti
innamorato della vita, dei suoi colori
scolpisce quel raggio il marcato viso,
non contano gli anni, non li spaventa.
Al sorgere di un nuovo dì, una carezza,
pargoli attorno festosi, è vero gaudio
non contano gli anni,
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M’imbevo del tempo
che non passa mai
blocco sulla soglia
gli ideali e mi lascio
abbandonare al vento
che muta per inciso
trasportandomi fuori
della gabbia nuda
di questa vita zoccola
e adescatrice
che mi ferisce la mente
senza lasciare
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Mattino pomeriggio e sera
notte mattino e pomeriggio
sera notte e mattino
-cicli e geografie
posture, intrecci
piume e
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Giammai m’adagio
allo scuro momento
che ingordo m’attende,
ma anticipo il tempo
con folle trasporto
e fiondo passione
nell’ arduo tragitto.
Or vivo mi sento
conscio del vero
che ‘gnuno è destro
all’inerte abbandono
nell’avverso mare
e nell’
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| Il mare sente il rumore dell’esistenza.
Anima imprigionata
dal divagare nelle tenebre
d’un sentire perso tra le
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| Capovolta, su un foglio bianco
non si raddrizza più, incapace.
Torce zampette sempre più deboli,
invano antenne sottili si muovono
cercando equilibrio.
È il silenzioso affanno
d’una formica lontana
estranea dal gruppo ordinato
in fila sulle
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| Sensazione allergica
ad allegria insensata
mai lievitata e votata
da una maggioranza
ormai relativizzata
e impudente
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| Non tutti guardano i fiori.
Eppure ne sono pieni i campi.
Per chi s’apre quella rosa
a chi saprà donare, il suo profumo?
L’uomo titubante si avvicina
si spaventa di una spina
passa oltre, disgustato
più povero di prima.
La rosa è una donna
un
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Profumo di terra ad espander con fragore,
delicatezza a sfiorar la terra,
è, musica che langue, melodia di umore,
quiete ad avanzare e cullar ogni particella vitale,
anima a congiungere anime,
gabbiano a sfiorare cresta di mare.
Mirabile bellezza
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E’ tutta qui nell’attimo scontato
a farmi da comare la versione
immacolata della mia ragione
in questo tempo a zonzo articolato.
E’ tutto qui l’istante caricato
dalla massima e sapida attenzione
dove governa la costellazione
dei savi capitati
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Addomestico sorrisi...
acrobazie del viso
che si ripara dagli sguardi...
sguardi ipocriti e falsi
di chi non può capire
unico modo
per allontanare tiepidi giudizi
frettolosi e sgangherati
come quelle mani tese
fredde e bugiarde.
Tristezza
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334408 poesie trovate. In questa pagina dal n° 28201 al n° 28260.
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