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Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini
♦ Maurizio Spagna ♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Il giorno dopo
erano sbocciati i fiori di elleboro
ed i petali neri
coloravano di buio le rive
Lungo il fiume
erano rimasti i corvi
in attesa di qualche morte
tenuta segreta dalla primavera
Io ti avevo sussurrato un dubbio
ma tu non
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Ho ali di farfalla,
colori che incantano
libro leggera
tra le tue braccia volo.
Note voluttuose
intriganti
di un violino tzigano
sembrano intrecciare i palpiti dei nostri cuori
in un sensuale tango d‘amore.
Rosso fuoco il respiro del cielo
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Si scambiavano effusioni d’amore
quei due dentro il metrò,
come se fossero soli,
malgrado i 35 gradi
per la calura del sole.
Chissà se era vero amore!
O un gioco di vanità .
Come quando si fa la carità.
La carità e l’amore
si celano nel cuore
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Hai dato un’ emozione immensa
vederti piangere
per poi sorridere
cercando di nascondere
l’emozione che provavi
leggendo la sua vita.
Tutto scorreva bene
come un fiume in piena,
parole scritte in un momento in cui
lui mescolava amore
ed un po di
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Segnali di fumo
Le ho viste le tue parole.
Segnali di fumo
nell’azzurro del mattino,
intellegibili solo da me.
Raccontavano rimorsi,
tormentati sogni,
asincroni incontri,
fallaci speranze,
fatica di andare.
Tarde, le tue parole!
Reiette
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Scende pian piano il sole e bacia il mare,
or l’orizzonte tutto rosso accende
laggiù, sì come palla si distende;
è incanto di natura da ammirare,
coi suoi colori intensi pien di luce;
occhi puntati in fondo e tutt’intorno,
mentre scompare l’astro
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| Ammiro la rosa selvaggia
quando leggera danza al minimo refolo
sussurrato appena.
Petali d’infinita poesia si abbandonano,
immortali danze, sinfonia di fronde silenti,
fragranze d’ogni tempo,
fantasmi di dolce memoria,
in questo mondo che si
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| Si unn’avissi statu pu sciroccu
avissi parsu un ‘ngniornu coma tutti l’autri.
C’erunu tanti cosi ri fari
e a terra sula non s’insurcava
ma cu dd’aria ca tirava
era megghiu starisinni r’intra.
Du baddaturi si virevanu sulu
cimi ri liveri e u russu
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Lo sguardo nel blu
un giorno per amarti
basta guardare il cielo
Piovono
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Magia d’Estate
l’amore arriva sempre
è scritto nel destino
Calda passione
ha
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Julie |
05/07/2019 16:06 | 584 |
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Sospiri d’aria
nei miei dolci pensieri
le rose damascate
il cuore
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Ai confini del mare
sulla sabbia bagnata
lascio orme imperfette
come imperfetto è
il passo dell’uomo sulla terra.
Cerco un amore
che confidi i suoi tormenti
così da far amicizia
con tutti i miei.
Semino speranze
nel cielo e nelle valli,
nei
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Nelle calde cosce della mia città
arrossisco anche io
insieme ad un micio
che si rotola al sole
tra cocce di gerani freschi di serra.
Mattoni serbano calore,
rilasciando umori di tiglio e licheni antichi
custodi silenti di mortali facezie
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Nella pancia dell’orco Baldanza
il pasto caldo fa un giro di danza
di minestra la pancia ne è piena
lui riesce a respirare a malapena.
I pantaloni alle bretelle
sono agganciati
perché non cadano
sotto gli stivali.
All’orco Baldanza
non
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| Nostra Madre Terra
mistica natura del nostro Tempo
hai accolto nel tuo grembo il Grande Arcangelo
Lui misericordioso Principe del Divino
Regge la sorte del nostro mondo Spirituale!
Cieli infiniti apritevi al suo passare
venti soffiate melodie
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| Fu il capo dell’Impero e del Regime
nei suoi discorsi un mito, ognun lo dice,
con smorfie e pose da marpion severo.
Pomposo il Mascellone oltre ogni dire,
virale oggi sarebbe in navigato!
Sul suo operato qui non voglio entrare
del bene e male
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Oh ragion di esistere
magnifico alternar d’attimi sensoriali
se domani non ha certezza alcuna,
oggi l’impertinente presente vaga
a socchiuder la porta ma non chiuderla...
Oh ragion di vita incerta e rassicurante
ad alternar vaganti
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| Ieri i temporali hanno spazzato violentemente il bosco
ero immobile mentre si piegavano le cime
nello sforzo la loro resistenza, una curva
poi la resa improvvisa, liberatoria al vento
e il vento ebbe pietà di loro e di me che non lottavo
ero immobile
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| S’azzittisce il vento
su silenzio tombale di labbra.
Il ferro tagliente
ha mutilato l’effervescenza femminea
nel rito
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| Da piccoli dormiamo nella culla,
il nostro primo nido da virgulti,
ma poi ci serve un letto naturale
perché cresciamo e
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| Solo due lettere
un mondo di bene
mille colori
un solo sentimento.
Amore tenerezza conforto
a macchia d’olio
effonde a dismisura
colmando appieno per uno o per cento.
E quando la chioma imbianca
e le rughe ricamano un volto senza
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| Ancora un giorno d’amore
sul davanzale una rosa profuma di te .
Si può parlare alla vita
attraversando i confini del tempo
toccare con fantasia
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Non so dove tu sia ora
e se fra le pieghe del mare
sia rimasto qualcosa
del tuo profumo di vaniglia
Non so se il vento
si sia dimenticato di portare via
le impronte dei nostri passi
sulla spiaggia dove ti stringevo
Ma qualche volta
mi scopro
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Acque chete appena increspate,
sul fondo un ribollir di tradimenti e inganni...
Chi implorava aiuto e anelava mutamenti
tra nonchalance e inettitudine assiste
all’avanzar del declino.
Inarrestabile...
Ognuno è artefice del proprio destino,
ma
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Credo nei voli
dipinti nel cielo
tra un battito d’ali
e un respiro d’onde profonde.
Credo nella pace dell’erba
che brilla al mattino
sulle labbra dell’alba.
Frugo nelle tasche
vuote di sole
mentre frenano parole
sulle corolle sfumate
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S’aprono gli occhi sul nuovo mattino.
Di luce piena esplode il giorno,
stanca la mano stringe una tazzina
nel muto buongiorno nella cucina.
E’ freddo intorno,
e piango.
Amaro caffè, amara vita
senza la dolcezza d’un bacio,
fra stanze
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Vola rondinella, vola...
Hai lasciato il tuo nido
in cerca di lidi solitari.
Ah, quel ramo dove annodasti
con fili d’erba e di speranza
il tuo cuore,
un ramo secco
che temeva il tempo,
un albero
che non affondava le sue radici.
Vola
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Sul bordo
d’una fragile emozione
sfoltisci l’irruenza della voce
nella cadenza d’un istante solenne.
Imprimi una dolce
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Canto al sole
e vivo all’ombra,
fresche le tue carezze
sul mio corpo bianco,
amo la sera come amo te
impazzisco per le stelle
e mi lascio andare
nei loro segreti sogni.
Ma, se tu mi sorridi
e mi inviti alla tua felicità,
allora: sole, luna,
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Tutto aumenta
dall’aria alla spazzatura,
da viaggi per terra,
cielo e mare,
dall’acqua corrente
alla fognatura
grazie a venti strani
che ci sanno fare.
La terra abbandonata
alla pioggia e al fuoco
in attesa
di un nuovo destino
e i centri
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l’avevo in mente
invitarlo a sgualcire la soglia.
era sutura imprecisa, intanto, un pianeta solitario
fuori dal raggio
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N’à lucertola cò er vitello d’oro
co’re beata mur’a muro all’alloro
menà la lunga coda,
se blocca.
Er micio agguattato addiètro ar cespujio
spuntò fòra de bòtto
pòra lucertola che zòmpacorè,
lesta sartò sur muretto drento er bùcio.
Er micio
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Ognuno dei ricordi nella mente:
impressi a fuoco, tagli nella pelle,
ferite sanguinanti dolcemente,
frammenti ormai indistinti, particelle
di un’onda tramutatasi in frangente,
d’evanescente polvere di stelle,
casuale irripetibile accidente,
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Respirar poesia d’istanti
trasportati dal mare
sulla calda scia del vento
profumato di sole.
Lei s’accarezza i capelli
e
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Lento assaporare,
con gli occhi socchiusi
e il capo morbidamente abbandonato,
gli echi del mondo
fra sfavillanti rincorse di un senso,
fra ricerche delicate nei ricordi intermittenti
Zaffate di profumi corporei
che contattano reconditi sapori
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Il vento si muove
tra nuvole bizzarre
si increspa
tra le fessure delle onde
con il ritmo cadenzato
come il cuore
rimuove
i pensieri capricciosi
La soave melodia
della sua canzone
m’investe
accarezzandomi
la pelle
con accordi
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Leggere le tue poesie mi entravano dentro,
come le foglie, entrano dalle porte rimaste aperte,
quando soffia il vento.
E io leggevo le parole recise dall’anima, ancora sanguinanti
si posavano sulla mia carne silenziose.
E restavo
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Il vento soffia gèlido sui tetti.
Le nuvole si addensano lontane.
Il cielo è scuro. Tutto intorno è pace.
Al centro della strada ... un cagnolino
va in cerca di un rifugio per dormire.
In piedi, proprio accanto alla finestra,
ammiro il panorama
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La penna che tu stringi nella mano,
la pioggia che ti scivola sul viso,
il vento che ti fende sì deciso
o quel ricordo lieto, pur lontano:
né mai esistette amor dolce e profano
che dalla gelosia venne diviso;
né mai per questo, amante fu
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La polvere era scesa all’improvviso
sui filari abbandonati
e sui desideri intrapresi
per durare una stagione d’amore
Aveva ricoperto ogni cosa
anche i nostri sorrisi
lasciati in un angolo a decantare
nuvole di cielo venute da fuori
Il silenzio
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| A veces no es fácil
hacer frente al sentimiento
de identificación,
como no es tan fácil
despejar el camino
hacia la libertad.
Tampoco es tan fácil
aceptar los aciagos días
que desorientan tu equilibrio
hundiéndote,
en decadente
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| Quanti segreti nasconde una conchiglia
nella sua misera casetta delicata
cerchi concentrici di parole perdute
spirali di silenzi e spasmi di vento.
Raccolgono onde
quasi volessero contenere tutto il mare.
Come i tuoi piccoli occhi
quando
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| Nella nebulosa dell’estate
zoppicando come cieca
mi cerco fra scartoffie e ricordi
nel vento che porta via gli anni
i bagliori della giovinezza
in un’altalena che sembra rincorrere il tempo
stoltamente
ad un passo da ieri
sovrapponendo
in uno
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| Verdi colline di una fanciullezza sana
conobbero or liete e giochi d’innamorati,
magiche promesse si ripetevan all’unisono
le nostre mani nude toccavan insieme il cielo.
Poi il verme della gelosia divorò il bel passato
tutto si tramutò in odio, si
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Che ne sapete
di quel sibilo silente
serpeggiante di vicolo in vicolo
che mormora e in un baleno s’accresce
e il fuoco fa dilagare tra gli sterpi
che gorgogliando intorpidisce
acque limpide e brontola,
e fischia e in un boato rimbomba.
Che
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Estate pazzesca,
rivoglio i miei baci
che mi avevi promesso
ma poi te ne sei andata
lasciandomi solo
nelle notti
che fredde vanno a farsi
mille tiepidi ricordi
rivivo ad ogni tramonto
e mi porto in riva al mare,
mi par di sentire i tuoi
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Un pensiero, è una soffice carezza,
che nasce dal cuore,
dalla mano fiorisce un realismo,
che di quell’aria raccoglie la crudezza.
Un dinamismo d’anima e colori,
un mondo a tutto tondo
che gira intorno agli occhi, che si cibano d’ogni
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| Labirinti di odori e stupori
a mescolare
l’aria della Vucciria
un silenzio
che si è dimenticato di andare via
e resta nella sua strada
tra voci urlate di dialetto.
Pennellate decise di una Palermo
vogliosa della sua rappresentazione...
pezzi
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dolce speranza _
nuoterò sulle
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Non sono rari i gabbiani al mare,
qualche vota ho volato con loro,
come qella volta,
che fui al mare e ti pensai!
Lanciai un sasso in acqua
ed attesi il rumore di ritorno!
Fu un rumore cupo quel tonfo
come la solitudine quando trabocca.
I sogni
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Voglio restare su questa spiaggia
ad ascoltare la voce del mare
mi parla di cose lontane,
perse nei grovigli intricati della mente.
Cerco disperatamente
il bandolo della matassa,
capire il senso di ogni cosa
non è facile,
tutto si confonde
con
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Mi coglie l’infinito in cui mi sperdo,
nel contemplare all’orizzonte il mare,
che allarga le sue braccia e immenso pare,
mentre leggera brezza
scivola sulla pelle e placa l’ansia
che dentro mi pervade
e quel dolore immane
come urlo disperato
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Palummella, statte a casa,
nun cercarte n’ata via!
Ogge è morta ‘a fantasia:
statte ‘a casa e nun vula’!
Ccà se dorme,
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La notte abbellita dalla luna
festeggia la mostra di madre natura.
Nella quiete delle ore
la spiaggia deserta
è animata
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Tutto cambia nel divenire di una vita
che tanto ha dato, e che in parte ora rallenta
sino a quasi fermare il suo
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Pensier lascivo ad involar nel cielo
fluente vortice in verticale ad
obliar frangente spazio
in senso rilassante
ed abbandonarsi di fantasia.
Trasparente ed astratto soffio
in lieve ovattata enfasi un
divenir mistica e vital valenza...
Oblio
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| Davanti a un mare limpido,
sulle onde del pensiero
penso a te, parlo di te,
solo i gabbiani mi ascoltano
e il vento mi porta lontano
quando eravamo felici
quando l’amore per te
era un vulcano ardente,
e anche se ora non brucia
parlo ancora di
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Nobile Signora,
messaggera di musica e poesia
piange il cuore sotto funesto cielo
mentre le tue stellate ali
di centenario ardore
-da sapienti mani erette-
bruciano sotto attoniti occhi.
Fremono le adornate sponde
ove elevasti
d’eterna
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| In qualche modo, in qualche luogo
in qualche tempo o ragione
in qualche alba o dimensione
in qualche vita che non
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| Nel mondo siamo tanti,
ma non contiamo niente,
siam sei miliardi e mezzo
di piccole formiche
che tutti i santi giorni
si dannano a lottare
per provvedere al cibo
con grandi sacrifici!
A volte ci illudiamo
di essere immortali,
nel mentre
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334299 poesie trovate. In questa pagina dal n° 24241 al n° 24300.
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