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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’124Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Nel divenire del tempo
siamo come polvere in controluce
Semplici niente
tra le bellezze della vita.
Respiri unici
in balia del vento.
Immortali in
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Si frantuma la luce
nella seduzione della sera
quando il cielo sudato d’inferno
cede il passo
all’erotismo delle ombre
arrivi tu...
sospirata trasformazione
di linee accennate
in pelle calda e umida.
Sei eco limpida
dentro ogni angolo da
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| Tutto il tremore del vento
quando sfiorava le foglie
l’anelito silenzioso
scritto nelle sue mani
si scioglieva piano
come la
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La terra si concederà ancora
alla notte fino all’aurora
nel suo divino rituale
condiviso con il mare.
Si spoglierà nel tramonto
- dei colori - in mezzo mondo
per indossar l’abito da sera
quando ti sentirai più vera!
Una maschera hai cinto
per
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Se porgi attenzione c’è vita nella natura
qualsiasi cosa è germoglio d’amore
che profuma d’intorno come un fiore
e rasserena se tristezza perdura.
Spontaneo nasce un respiro profondo
che emana soavità e bellezza
in tutto ciò che ha certezza
e
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| Protesa
verso mete espressive di saggezza
dove un azzardo
muta un’astrazione di suoni e sguardi
muove un supporto
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| Un’altra donna da portare a letto
e senza provar mai dei sentimenti?
Un altro corpo senza alcun affetto,
soltanto giochi
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| La notte ha i suoi sogni
nel suo silenzio non chiede mai
di chi sono
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| Ricomincia ancora
proprio quando pareva
tutto finito
e la giostra gira
va talmente forte
non la puoi fermare.
Ricomincia il giro
ti perdi di respiro
proprio ora che l’aria
profumava il cielo.
E tanto vorresti cambiare
colorando il
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| Così t’ebbi a sognare
e bella come il sole venisti a me,
che nonno ancor non ero.
Ora sento che m’esplode in petto,
qualcosa d’insolito, ch’immenso mi sovrasta.
Sarò con te, sempre, anima mia,
anche quando non ci sarò,
perché tutto di me,
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La vita è un’autostrada, v’assicuro,
fatta de autovelox, curve, dossi,
de snodi, quarche ponte marsicuro
e de cavarcavia
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Quanti ricordi!
diciassette anni,
il tempo dello studio, del diploma,
e te, l’amore di una vita.
Mi brillavano gli occhi al vederti,
al sentirti una forte emozione.
Mi chiamavi con buffi soprannomi
ma ero la tua vita
e tu la mia .
son passati
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| Le radici del tuo astio son piantate
in un terreno franato, di riporto.
Quando ti accorgerai
del malinteso
sarà perché avrai visto sgretolarsi
la
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Sono stato l’amante delle ombre
quello che prendeva fiori
senza pagare mai
se non col sudore del buio
Ho regalato baci
lucidati di fronte a uno specchio
e frustato parole
dopo aver arrossato la pelle
Sono stato l’ombra che svanisce
prima del
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Hai udito il canto delle balene, stasera
libero, si dice, come il rumore del vento.
Volano senz’ali nelle frequenze che iplodono negli abissi,
un sibilo che scalfisce l’anima...
come un pianto di sirena.
Eppure cantano, come le cicale in
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Mi perdo nello scorrere del tempo,
dal ticchettio del pendolo scandito,
come eco che richiama l’infinito
amore, condannato già anzitempo.
Profonde rughe scavano i pensieri
sulla mia fronte; battono le tempie
sgretolando la forza che riempie
di
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Pianeta terra
che dai e dai
e più volte senza
mai pretese,
da l’uomo che non è
contento mai
e sta sempre allerta
e con la luce accesa.
in attesa di prendere
dall’alba al tramonto,
dall’etere al più
profondo abisso
e se potesse andare
oltre
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E mi raggiungi
dopo tanto serpeggiare
per anse e strette.
Come attraverso una botola.
Percorri vortici e a capofitto
scivoli sul fondo.
Tocchiamo l’apice convulsi
in un respiro febbrile
farfugliando sillabe di cui mai
abbiamo compreso il
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Seduta sulla prua di una barca
ancorata ai giorni morti
accumulo a poppa lividi e lacrime
Respiro ossigeno di vetro,
incatramando le parole
E gli altri restano a guardare indifferenti
da un’effimera panchina di sabbia
Era il canto di un
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È sera, ancora
l ‘aria stende con un soffio una serie di pause.
Gli alberi, frivoli d’ali
imbastiscono storie musicali.
Si potrebbe gioire, tanto...
mentre il sogno giace intontito
senza più un noi
il fiato scricchiola parole fibrose.
Tra le
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| Quante cose strane
passano a volte per la mente
cose che in quel momento
ti donano anche un brivido
che credevi non provare più.
Senti che l’universo
s’illumina di fantasia
senti che nel tuo cuore
qualcosa ancora vive
e vuoi continuare a
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| I fiori del trifoglio
trasportano il mio pensiero
che passa monti e valli
e si ferma in riva al lago.
Tiepidi onde azzurre
lo prendono come petalo,
lo cullano e lo spingono
sui stesi raggi
dell’ultimo stanco sole,
aspettano abbracciati
le amiche
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| Respiro mare
tra fluide onde
e vento sbarazzino
un dialogo
fatto di silenzio
Misterioso
sparisce l’orizzonte
ricco di sfumature
negli occhi
in una luce trasparente
che si ammira
Solo cielo
color conchiglia
sopra di me,
acqua di
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| Come arte d’una perla
è l’adorno di quel fior sul viso
e indelebile sorriso
dentro la tela dell’anima.
Un delicato momento
impresso di inchiostro oro,
in pensier e canti,
dentro uno scrigno di diamante.
Come meraviglia del mondo
è il bacio
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| Scolora il cielo opaco
in coriandoli incandescenti
che bruciano
lasciando nella bocca un sentore amaro
di tempo che scorre via
irreversibilmente
e giorni che la vita deruba
senza pietà.
Sbiadisce l’estate
in un tempo che non dà pace e
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| Cofanetti di cipria bianca
sfondano le narici
di un PH positivo
E tu Bianca Neve ...
soddisfatta di me
ch’io catapultata
al capolinea dal cigolante bus
tuffata tra i sassi e la polvere
Apro gli occhi
una finestra aperta mi colpisce
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| aiuta la vecchia foto seppia
se non ti venisse in sogno lei:
si perdono i precisi contorni
non di rado nel labirinto interiore
ah ricreare di palpiti un vago
sentire
nel tempo caduco che mastica
sembianze e ricordi
come quando nell’ immobile
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Era ieri a viver in girotondi,
tenero fiore come giunco,
in sorridente viso di luci ed ombre e
risa a quaranta denti.
Era solo ieri oh gioventù dai
superbi e altezzosi seni come l’Himalaya
era ieri, oh sembra lontano eppur era solo ieri
a danzar di
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Ha un colore questa poesia
un tenue accento del mattino
e ne senti il profumo di bosco
dove il muschio nel segreto
raccoglie e beve la sua rugiada
e nella tenera estate, qui s’affaccia
l’alba di un verso nuovo,
di un dipinto acquarello
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Il mattino ingenuo
fece capolino
e, cortese ci alitò
il suo buonumore
che
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Forse tutto predestinato
quella sera - lì - vicino al lago
ove un evento festeggiavamo
pur se di chi fosse non sapevamo.
Ma come non accorgermi di Te
che hai acceso astri dentro me
con occhi celanti un mistero
così bello da non sembrar
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“M’hai detto di portare a spasso il cane
e sono andato al Parco Comunale,
lì c’era una ragazza col suo cane,
abbiam
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Sulla battigia assolata,
entro una bianca conchiglia,
il sussurro odi dell’onda
col suo lento rifluire
che con l’azzurro si fonde.
Ma, pur oltre l’orizzonte,
ove perdesi il tuo sguardo,
sentieri vedrai fioriti,
e ascoltare ancor potrai
del
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Sentirsi soli
seduti in riva al mare, a ricordar le onde
che lievi accarezzavano il cuore, ma il vento
a volte cambia direzione, e va su altre sponde
dove plumbei cavalieri il cuor suo confonde.
Sentirsi soli
con il buio nel cuore viaggiando
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Lacere sono le carni
del ventre,
reciso il cordone.
Una eco lontana.
Amara terra
oblio di dolore.
Imbrigliati
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Maestrale,
sferzi pungente la sera,
i vecchi
al rintocco delle campane
reclinano il capo,
per farsi coraggio,
r non sembrare una pecora
da portare al macello.
I pensieri dei vecchi,
son cavalli che scalpitano
nel fitto di ombre,
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Skyline velato
da grigia foschia di smog,
dov’è il cielo?
S’è perso nel buio
degli idrocarburi
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Sempre mi segui
a volte cigolando
scandendo e assecondando
i miei sempre più lenti ritmi.
Di semplice fattura
solo due rotelle, morbido il manico,
ampio però lo spazio
per contenere cibarie e detergenti compreso qualche sogno!
Nuovo compagno
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Potresti sai
far finta di non aver ascoltato
le mie parole di piombo,
esserti distratto
nel volo disperato delle rondini,
o fingere di non aver visto
questa lacrima fuggevole
lì, sul bordo dell’anima.
Potresti aver gettato
nelle macerie la
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Guardannete chist’uocchie ‘a vita è ccà
ogge è ‘o mumento pe’ l’accumincià
e essa ca è priata ‘e sta cu te
cunfessa ca se sente pinta ‘e rrè...
S’è miso ‘ncoppa ’o trono stu mumento
e aspetta chiena ‘e forza e sentimento
e guardannete penza ca
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Io resto qui
le porte sono aperte
nel buio della sera
e nel cielo solo ombre
Io respiro così
con il cuore
che batte i tramonti
rimasti alla notte
Non mi capirai
se parlerò d’amore
e se coglierò le viole
cresciute sulle tombe
Io vesto
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Sono i giorni a tessere il tempo
così diverso dal lustro dei cieli
quando al fuoco del vasaio cuoce la forma
e diventa corpo la terra intrisa di cenere
dove gli opposti si cercano.
Nella bottega degli spiriti
aleggiano le anime di un rosso
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Non piangete,
non versate inutili lacrime
suoi miei brandelli di carne
che, pellegrini nel viaggio della vita,
tornano alla terra.
Hanno fatto il loro corso.
Dal seme, al fiore, al frutto.
Mi riporrerete sul "necessario affare" di
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Hanno costruito i bambini
sulla battigia un grande castello
fatto con semplicità, è quello
in riva al mare con granellini
di sabbia tra loro ben assemblati
e precisi seguono il progetto
cosicché ti sentirai protetto
anche se son pensieri
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Ad aprir un canto in serena lode
è cuor che ama e ride, sogni a prolificare,
alveare a nutrir l’amore.
Ad aprir misture di bellezza son
grappoli di glicini a tappezzar la terra.
Aprir rinnovata voce son
tenere campanule in candor di pace
ed anima
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Se scrivo di muse o ritraggo profili famosi
o m’accosto a dipinti o sculture, amo farlo
con rispettoso silenzio. Un tratto di penna
sul foglio un pugno di note nell’aria.
E gli occhi che seguono il filo e l’innesto
ad un pensiero che sposo o su cui
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La neve sempre
un fiocco di cotone
non chiedo niente di più
Bianco sul
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Julie |
10/07/2019 16:21 | 642 |
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| Ricordo ancora, quel tuo abbraccio sincero,
che mi segnava il sereno
per raggiungere la pace.
Ricordo ancora, che vivevo e tremavo con te
in quelle tiepide sere di aprile
restavamo stretti in quell’abbraccio
l’anima sussultava accanto a te
godendo
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| Salivo festoso
sul colle mio rotondo
e da ragazzino parlavo
da là a tutto il mondo,
ero spinto leggermente
dalla luce dell’alba
che a fasci lunghi scendeva,
lì, dove mi trovavo io.
Vivevo nei castelli
che mi costruivo
con bianche e rotonde
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Rapennu l’occhi
nun attrovu a luci
a stidda cchiù ranni è luntana
lu scuru è patruni
nuttata longa longa
jetta cauci mittennumi sutta
rumurusa comu li trona
punci lu pettu e m’assicuta.
’Nta testa firrianu li pinseri
currunu narrè
fannu
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| Sono i nostri passi
che parlano
sui viali e nei corridoi
e nelle nostre stanze
quando siamo soli
sono il linguaggio
la parola non scritta
ci
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| È una cosa illuminata
la parola dietro il muro
l’incendio di gesti rituali
il caffè al banco perché da seduti pensi
Accendi la miccia
e l’inquietudine sorprende:
il vento sporca la strada
dell’odore forte del bacio
la mano non sa
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sì tu sei
"il mio tesoro"
tutta bionda
e tutta d’oro
occhi verdi
come il mare
e una bocca
da sognare
poi la voglia
prenda entrambi
siamo umani
e non dei santi
infatti se
rifletti giusto
anche l’amore
che sia onesto
va vissuto
in un
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| sono lì per essere il tempo stesso
stupendo il lato nord dal rigoglio di selva
che invita brezze a svelamenti d’ombra
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Mi chiedo quando tutto finirà
quando anche l’ultimo vento
mi porterà con sé
ora che seduta di spalle a questa terrazza
nella penombra della sera
lo sento arrivare dalla valle...
- Aspetta, ancora non è ora
adesso vivi per lei, come io ho
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E la pioggia bagna
l’ultimo barlume di luce
vecchi lampioni,
stretti dalla nebbia
come deboli fiammelle
nei
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Accesi la TV e in primo piano
m’apparve una ... “giunonica figliola”,
di quelle che risveglian l’uragano
dei sensi ...,
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In casa vacanza
o in villa al mare,
da solo o in allegra
compagnia,
quel che conta
è sapere navigare
e non uscir mai
fuori dalla scia.
Tenersi sempre pronto
ad ogni evento,
non lasciar fare
al mare in tempesta
o al gran fuoco
che
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Regalami il rosso di un tramonto estivo
quando, nudi,
ci appartiamo ai margini del lontano profilo
di occhi che si somigliano.
Imbevuti del sole vermiglio,
accarezziamo le sponde sommerse
nel cristallino etere
che in noi rifulge.
Planiamo in
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Ci sono terre lontane
isole sconosciute
amori e solitudini
dispersi dal vento.
E chi di una notte
conosce le stelle
il lento andare delle onde
nel silenzioso mormorio dei ricordi.
C’è chi si lascia alle spalle
il rumore della guerra
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334278 poesie trovate. In questa pagina dal n° 24061 al n° 24120.
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