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Poesie pubblicate: 361’122Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Ho srotolato il filo di Arianna
che mi ha dato senza crampi
e senza ansie la via del ritorno.
Ho conosciuto l’esule
che sfuggì alle sirene
ed ho pagaiato a lungo
per evitare gli scongiuri.
Ora
del mio viaggio al termine
vedo un fluttuar
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De tendres aboiements
sur la partition de mon âme;
puis des myriades de joie
dansant dans les fibres Purkinje.
En véritable chienne joueuse,
tu hébergeais l’affection,
dans tes yeux de velours.
Tes petits bonds festifs,
comme des dentelles du
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Hai dimenticato
di portare via qualche stella
stesa ad asciugare
vicino al davanzale
Ed io le ho riposte
nel mio cielo d’inverno
dove la luce non arriva mai
a sporcare il respiro
Hai lasciato alcune favole
sui fogli bianchi
mentre le nuvole
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Or non ci sei oro nei giorni miei
ma le mani t’accarezzo
nel sentiero col pensiero
e l’istante diventa più vero
mentre il mare parla d’amore.
Mi sento ai confini del sole
sulle scale dell’eternità
orfano d’un sentimento,
smarritosi il
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| L’aria pregna di stelle
sapore di fiori lontani
tra le zagare
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Julie |
17/07/2019 20:50 | 603 |
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| Come è distante il mare
quando si va via e non si può
ritornare nell’addio .
Il tempo passa
e noi non siamo più
di un
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Mi ferì un giorno
la luna...
e le stelle...
ché tanta bellezza
non potei sopportare da sola,
mi strinsi in mè
mi
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Una sera sul mare
profumata dell’amore tuo
nelle mie calde
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È dolce questa primavera
che mi regala
un raggio d’amore
mentre la rondine torna
ad intrecciare
il suo nido.
In questa terra straniera
che ci accoglie
come suoi figli
mentre ci facciamo strada,
incuranti,
tra quei volti assenti
e le
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| Malattia complicata,
a ciascuno
una croce diversa è riservata.
Un’ eterna e ripida scalata .
E’ Lei la Regina della tua giornata.
Scorre lento il tempo,
avanza inesorabile la malattia,
mentre la vita
immersa nella nebbia
scivola via.
Il sole
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| Fa il gran salto
l’acqua della mia fontana,
fresca e limpida
mi canta la sua canzone,
ed è la mia storia,
la storia del mio colle.
Non posso io mancare
dal suo mistero,
dalla grande bellezza
madre e figlia
di questa sorgente.
Non ha misure
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| La strada asfaltata da sospiri
conduce a un ossario ben occultato.
Tra i rovi, a guardia
l’ombra di una sfinge .
Avida e notturna
ha spolpato curiosità
restando impunita da dolenti morali.
Il dolore trattenuto esplode improvviso
rimbalza sulla
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| Così sarai lì ad aspettarmi,
oltre la notte,
mentre folli parole,
e baci senza tregua
e senza scampo,
piovono tra noi.
Sublime, effimero piacere,
corrode e colma,
tra onde di assetati sguardi
e zampilli di vita.
Ingenua e pura gorgoglia
la
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| Io comprendo il dolore
per averlo conosciuto
lei, per averlo combattuto.
Una donna, una moglie, una mamma
che si è afferrata alla vita
nel momento atroce della malattia.
La sua mano nella mia,
la sua bocca al mio orecchio
ha
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| da stanza a stanza
sono oceani trascorsi
vaghi di neve.
al suo posto ogni linea
-perfezione del gesto o
primigenio
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Ho venduto la mia poesia
l’ho venduta alla noia e allo sconforto
l’ho venduta piano, giorno per giorno
si accendono le luci della strada
e io sono già li a trattare il prezzo
quanto mi dai per un altro sogno
e quale sarà il prezzo del
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Mi stan facendo diventare matto,
le donne son tantissime e son belle,
mi coccolano sempre come un gatto,
però non sanno che io son ribelle!
Ne devo sceglier una ..., come faccio?
Son molto affascinanti e seducenti,
capisco che son bello e che le
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Li ammucchio nel vaso. I fiori freschi
con quelli già appassiti come a sperare
ch’essi riprendano vigore dalla vicinanza
di più rigogliose corolle, né mi curo
dell’acqua, torbida e scarsa.
Sogno cose impossibili, sempre...
Ma è così che molti
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Tumultuoso come il mare
che abbraccia le sue onde
nulla resta fermo
per chi si abbandona a
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Occhi orientali
sguardo di velluto
in strette spire avviluppi
un autentico fiore dell’Etna
intriso del fuoco di vita primordiale
Figlia della grande Muraglia
il tuo olezzo effondi
la mente inebri
fino ad un amore universale
oltre ogni
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Il tempo
non spegne
il sorriso dei vecchi
ma rendi lenti i loro passi
sui tronchi lasciano
impronte di mani
che prima curavano rose.
Stano svegli
tornano bimbi
osservando la luna
quando il cielo si tinge di rosa
verranno
nella tua
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Ritorni prepotente
spadroneggi la mia mente ...
Come farfalla nel petto
come vuoto che fa scemare il respiro
stordita
libro
in un’altalena di vento.
Emozione!
Mi passeggi dentro il cuore
spargi petali d’amore
e li baci ad uno ad uno
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Il fuoco avanza rombante nella boscaglia
avvampa rabbioso
ruggente è la sua voce,
avvolge con le sue lingue ardenti
la selva selvaggia.
Fumo nero si leva
bagliore rosso folgorante appare nel cielo.
Crepitio lamentoso,
gemito di
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| Nonostante che la
patrona sia sempre la Madonna
dell’Alemanna, Maria SS delle Grazie
ci lascia nel nostro profondo la sua
sollecitudine materna; tanto è l’amore
che ha potuto dare, in questa bella
città di mare.
La città è disorientata per
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Avevi accennato un discorso
uno sciame d’agosto
che costringeva
le sere d’estate al silenzio
E non comprendevo
fino in fondo
le parole sprecate al dolore
delle lunghe notti
Avevi costretto il buio
a divenire scrigno
di tutti i desideri
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Riportami ai tuoi giorni,
dal sapore di labbra che il cielo mi tende.
Riportami anche un solo attimo
sfuggito all’impronta del tempo.
Arrossisco più del tramonto
che guarda a questo mondo,
timidamente.
Non riconosco le mani grandi che stringono
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Sublime è l’estate sui colli
vestita di rosa
alla sera si infiamma,
mentre l’alba:
come una gran dama
che ritorna dal ballo,
luminosa mi sorride, mi invita
a prenderla per mano,
non sono impacciato,
mi lascio al suo fascino,
lentamente la
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Hai dita di piume e parole lievi
le tue carezze sono petali
che piovono col vento.
Illumini la mia bocca
col sorriso dei tuoi occhi
e fai cose folli, le più sublimi...
Chi può comprendere
cosa fa un matto
nei suoi momenti rari di
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Ho visto solo nuvole salire al cielo
per poi dissolversi ai confini di uno sguardo .
Sono i giorni lasciati al passo delle parole
quando la
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Lo sento afferrarmi violento
questo amore per te che si prepara
al congedo.
Avverto scolorirmi l’anima
da quel sentire protetto e dalla forza che tu mi davi.
Vago come un’anima senza dimora
nel mio tempo che non è più un tempo
da quando hai
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Ma i poeti
non riemergono mai dai loro sogni.
Ci sono mondi che si sfiorano, nei silenzi della notte
anche gli abissi si scambiano gli sguardi.
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Non si tratta di volare.
Si tratta di vedere il mondo dall’alto, da un’altra prospettiva.
Si tratta
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Reticoli
di rinsecchiti sguardi,
di lanterne
fioche di luce
e compagnia
stai vegliando la notte
oltre i tocchi
d’Avemaria.
Ritagli
liquido
un tempo mentitore
quello che ancora scrive
sul tuo corpo
disperate elegie
e dipinge
d’oltraggi
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| Vola dolce l’aria
tra spighe d’estate
fili d’erba,
fiori di campo
multicolori
pieni di vita
Stretto su di me
il tuo profumo
che va e che viene
come il ritorno
di primavera
quando Marzo
diviene una gemma
tutta da scoprire...
Cieli
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| Dormo e non riposo
assaporando appena
un barlume di quiete,
donato dalla tua forzata distanza.
Luccicanti frammenti di illusioni,
inondano la mia solitudine,
illuminando la tua
malinconica assenza.
Sottili tenebre
dividono la notte dal
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| Sgorga fresca sorgente
s’è fatta spazio tra rocce,
limpida essa gorgoglia
disseta solo al guardarla.
Altro lei non conosce
che lo scorrer veloce tra sassi
scende scroscia e zampilla
tra mille sprazzi di luce.
A tutto ella si adatta,
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| Una foto una soltanto
per comprendere quanto quegli occhi
sprizzavano amore e felicità
un ritorno a quel dì
quando intorno tutto scodinzolava
al suono di musica nostrana
come non seguire ancor oggi il passo
cadenzando ogni istante
onde
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| Stamane il sole non può proprio uscire,
le nuvole son basse e minacciose,
il clima è teso, un tempo da proibire
le
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| Parlerò di te,
dei tuoi spenti silenzi,
mentre il riverbero
e i bagliori della guerra
mettono in fuga le rondini
dei tuoi sguardi.
E il verde chiaro dei campi
e le allegre sponde del fiume,
si tingono di una pioggia
rosso sangue.
Parlerò di
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Frammenti di ricordi
bruciano l’anima di chi più non li vive,
lucide dimenticanze dell’io, sono...
Frammenti di vita
da
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Mentre riposo
sul tetto del modo,
due passi più in là
vedo l’infinito:
mi sento grandissimo,
poi una briciola,
uno spirito piccolo
in una luce potente,
non mi abbaglia,
mi nutro e ne godo.
La mia terra: ha confini,
cancelli, siepi e muri,
ne
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Momenti di solitudine
rincorsi e sognati,
con metodica sollecitudine
nell’arco dei tempi inseguiti
Una pacata assenza di visi
ad appianare le prime ore del mattino
quando i pensieri corrotti e lisi
sembrano far già capolino
E fuori il
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Al di là dell’orizzonte
diafano e sonnolento
racchiudo i miei sogni
pungenti e vivi.
Dentro questa luce
libera e mia
accolgo le carezze
di un nuovo giorno
desiderosa di camminare
senza guardare
ciò che lascio dietro di me.
Il mio bagaglio a
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uno strano profumo
non so cosa sia,
un silenzio saturo di malinconia
la rassegnazione
unica consolazione
inerme nel letto
spogliato di tutto
nessuna forza
nessuna reazione
tutto è lontano
tutto è sfuocato
resta solo quel sottile fiato
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Pallidi giorni
Guardar dalla finestra
Imbrigliati sospiri
Dolce
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Julie |
15/07/2019 21:00 | 605 |
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Sogni come farfalle
che per te volano ogni notte
sogni come
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Mare d’inverno
come l’amore per te
rete di meraviglia
Immenso
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Portami via
come l’ultima onda della sera
che cieca s’infrange contro il suo destino.
Non ha superficie il cielo
non sa mentire se lo guardi a lungo
diventa piccolo... chiuso nel suo effimero silenzio.
Ci sono echi ridondanti che mi
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Dimenticami
fra le lenzuola sottili
che dividono le tenebre
dalla luce dei sogni
Dimenticami
dopo le parole stanche
pronunciate in un respiro
soffiato via nel buio
E non voltarti mai
per vedere se le mie carezze
hanno lasciato un
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A ruota t’avvolge le spalle
sgargiante con frange sorprende
sul petto cadente lo scialle
a tutta la schiena sottende
di giallo rosso andaluso
la danza di Spagna riprende
anch’io ti osservo confuso
in camminata elegante
ove lo charme s’è
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Il suono d’un allarme lacera l’aria
ad intermittenze gracidii scandiscono il silenzio.
La strada, un deserto che si va popolando
di valigie rosse e nere ed autobus
che passano veloci. Un monopattino
si ribalta sull’asfalto, compiendo
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| Nella mesta malinconia
dell’anima,
un’immensa distesa in movimento
culla il vagare della mente.
Pervade l’animo
col suo
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| Ammirare una delle meraviglie del mondo,
restare per ore lì immobile
a meditare con animo nobile
dinanzi al silenzio profondo
com’è quel taglio del monte
che, trasversale, s’inchina alla vista
e, seppur lontano, sempre meno dista,
sembra quasi
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Scolpito nella roccia il Segno del tempo fa tremare l’Ignoto,
neppure la pioggia e il vento riescono a cancellarne la traccia.
Occorre la menzogna a ricoprire il vero di ridicola effigie,
così gli stendardi sono le nuove icone adorate dai popoli
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La pista e l’atterraggio
Il cuore nel cemento e le miserie
il volo inventariato e un altro in serie
la voglia del gabbiano al vecchio sole
con le più immaginifiche capriole
il tutto in una sfera di cobalto
tra il vivere lo stesso e il passo alto
in
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È muta la musa che ispira i versi
Intrisi di sentire e parole.
Come il cuore, la mente aggradano,
la mano trascrive.
È muta, afona, spenta,
al cospetto di due corpi, inermi.
Muta osserva il cullare mortale,
dell’acqua, ora nemica.
Supini
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Resterò libero,
nessun vincolo,
solo un proposito
quello di morire
come la mia mente vuole.
Lo rivendico
come un mio diritto
e so che è
il mio umano egoismo
che si ciba d’idealismo.
Tormentato dalla sete della verità
come un malato di
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scatole nere nel cuore sepolte
hanno banchettato i pesci nel ventre
del relitto ignari che la storia
abbia un sangue e una voce
sul fondale il salone
è un acquario dove sullo specchio
piace immaginare
resistita al tempo
una scritta
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Rondini in riva al mare
resti di meraviglie
i campanili, più soli
si schiantano sugli altari
sono un aquilone, verde e chiaro
sono legato ad un filo
quando il fiato in gola, più non basta
ti parlerò del vento
di ogni suo bisbiglio
di ogni
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| Le vie del cielo trasvolando è bello
con l’aeroplano o col pensier profondo
ma non ti sfiora l’aria, il sole, il vento.
L’airone era speranza d’Alemano
e a me leggero può bastare un corvo,
o comodo sarei pur su un gabbiano.
Di passerotta idea
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Poggiano talentuosi polpastrelli
su manto candido d’un pianoforte
ampliando la forma d’una nota
esalata negli occhi della
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334277 poesie trovate. In questa pagina dal n° 23941 al n° 24000.
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